domenica 3 ottobre 2010

Walter, Gabi, Unai, Itxaso, Lekuona, Ruben David e Aritz liberi subito!


EHL Italia comunica quanto segue.

La polizia nazionale spagnola all’alba di martedì 28 settembre ha dato il via ad un’operazione repressiva arrestando 7 militanti dell’Organizzazione Internazionalista Basca Askpapena.
Come Euskal Herriaren Lagunak – Comitati di Amicizia con il Paese Basco – vogliamo esprimere anzitutto la nostra solidarietà ai compagni arrestati, ai loro amici e familiari.
Proprio con l’organizzazione Askapena ormai da anni stiamo portando avanti un lavoro di informazione e sostegno alla lotta del popolo basco per la propria indipendenza; di denuncia sulle decine e decine di arresti di militanti baschi, sull’illegalizzazione e chiusura dei partiti, delle organizzazioni, delle radio e dei giornali della sinistra indipendentista; di solidarietà ai prigionieri politici e ai loro familiari.
Ormai da diverso tempo Askapena era stata fatto oggetto di una campagna di criminalizzazione per mezzo di diversi quotidiani e periodici che la indicavano come l’organizzazione impegnata nei rapporti internazionali per conto di ETA: proprio il capo d’accusa con cui il giudice Pablo Ruz – degno erede di Garzon, il padre del teorema “todo es ETA” – ha ordinato il loro arresto.
In questo momento i 7 compagni sono stati trasferiti a Madrid dove si trovano in regime di “incomunicazione”: una fase che ci desta molta preoccupazione poiché il detenuto non può avere contatti con nessuno, neanche con il proprio avvocato, ed è il momento in cui avvengono i numerosissimi casi di tortura denunciati anche in una delle ultime retate che vide l’arresto di 34 militanti dell’organizzazione giovanile SEGI.
Ciò che vogliamo denunciare è anche il significato e la fase politica in cui è avvenuta questa retata: “questa operazione – come riportato nel comunicato diffuso da Askapena - non è altro che l'ennesimo attacco contro il processo che si sta ponendo in marcia nei Paesi Baschi. Lo Stato spagnolo invece di offrire una soluzione politica e democratica, utilizza unicamente i mezzi repressivi e sta provando a sabotare il cammino intrapreso. In tal senso, l'implicazione e la solidarietà esistente per il raggiungimento di una soluzione democratica si sono convertite in un problema per lo Stato spagnolo che vuole fermarle.”
Infine vogliamo sottolineare che il nostro cammino a fianco di Euskal Herria non si ferma certo qui, ma anzi, andrà avanti con più impegno e determinazione di prima proseguendo nell’organizzazione di incontri, dibattiti, presidi e manifestazioni di solidarietà con il popolo basco: le stesse iniziative che hanno portato molti di noi a conoscere alcuni dei compagni che sono stati arrestati durante questa retata.

Libertà per i e le detenute!
Viva Euskal Herria internazionalista!
Tanti popoli, un'unica lotta!
Herriak independentzia!


Euskal Herriaren Lagunak
Bologna, Torino, Milano, Firenze, Friuli, Roma, Livorno, Apuo-Versiliese

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