lunedì 27 febbraio 2012

27 febbraio ore 17.30 - NO TAV: presidio alla Prefettura di Firenze

La mattina del 27 febbraio 2012 un imponente schieramento di Carabinieri e Polizia ha effettuato un violento attacco alla Baita Clarea, in Val di Susa, per imporre l’inizio dei lavori del tunnel Torino Lione.
I giovani del presidio hanno risposto con la resistenza passiva e l’intervento delle Forze dell’Ordine ha messo in serio pericolo la vita di Luca, militante No Tav da sempre, e tuttora ricoverato al CTO a Torino in gravi condizioni.
Vogliamo innanzitutto esprimere tutta la nostra solidarietà a Luca, che abbiamo imparato a conoscere e stimare anche a Firenze durante diversi dei suoi interventi nella nostra città, e a tutto il movimento NOTAV che sta resistendo all’ennesimo tentativo di occupazione militare del territorio, e si sta mobilitando in queste ore in tutta Italia.
Denunciamo sia il comportamento delle istituzioni e delle FFOO che, come troppe volte è successo, utilizzano la violenza per reprimere la legittima resistenza della popolazione della valle, sia la criminalizzazione del movimento, come dimostrano gli arresti avvenuti poche settimane fa.
Ma dobbiamo anche denunciare la classificazione del territorio intorno ai fantomatici cantieri come “strategico”, cosa che permette una occupazione militare e una diretta cancellazione di tutti i diritti di una popolazione sulla propria valle, con conseguenze pesantissime anche sul piano penale.
Così come denunciamo le parole del capo della polizia Manganelli che in una audizione non ha perso occasione per innalzare il livello di tensione prefigurando scenari di scontri e attaccando frontalmente il movimento.
E ricordiamo come da una parte ci sia una popolazione che difende il proprio territorio come bene comune e patrimonio di tutti, dall’altra la violenza di istituzioni che non hanno altro riferimento che i profitti dei grandi investitori e dei poteri forti, disposti a intervenire con sempre magior uso della forza contro la volontà dei valligiani e di tanti che li sostengono.
Ringraziamo il movimento NOTAV piemontese e Luca perché per primi e con forza hanno denunciato la truffa che esiste dietro le “grandi opere inutili” di cui la Torino-Lione è solo un tassello: nel pieno di una crisi che colpisce i più deboli, solo con la “Legge Obiettivo” si autorizzano più di 370 miliardi di opere che non hanno nessuna utilità per le persone, ma rispondono solo alle esigenze dei pochi gruppi economico/politico/finanziari.

venerdì 17 febbraio 2012

Solidarietà agli antifascisti di Massa per i fatti dell'11 febbraio


Come Centro Popolare Autogestito Firenze Sud esprimiamo la nostra completa solidarietà agli antifascisti di Massa per i fatti del 11 febbraio. Riteniamo infatti tanto inaccettabile quanto classico l’atteggiamento delle forze dell’ordine che come sempre (appunto) sono intervenute per proteggere le carogne fasciste colpendo e criminalizzando i compagni.Siamo e saremo solidali con tutte quelle iniziative che tendono a negare spazi di agibilità politica a qualsiasi tipo di fascismo, vicini e complici di tutti quei compagni che si organizzano scegliendo le pratiche che più ritengono idonee per tale azione politica e militante.

Centro Popolare Autogestito Firenze Sud

venerdì 10 febbraio 2012

Comunicato di Firenze Antifascista sul presidio del 9 febbraio 2012


Oggi un centinaio di compagni hanno risposto all'appello lanciato da Firenze Antifascista in occasione dell'apertura del processo contro gli antifascisti per i fatti di via della Scala del 2009: visto il giorno feriale e l'ora cui era fissata l'udienza e quindi anche il presidio, un risultato sicuramente positivo.
"Antifascismo militante", "Studenti e operai uniti nella lotta, fasciti e padroni uniti nella repressione", "L'Antifascismo non si processa, ora e sempre resistenza!". Questi gli striscioni appesi sulle cancellate del nuovo tribunale fiorentino e ben visibili da Viale Guidoni dove sono stati distribuiti centinaia di volantini. Un momento di solidarietà significativo, che sicuramente segna solo il primo passaggio nella solidarietà nei confronti di chi è sotto processo e che accompagnerà gli imputati anche in occasione delle prossime udienze fissate per il 4 aprile, il 7 giugno fino al giorno della sentenza fissata per il 28 dello stesso mese.
La mobilitazione antifascista continua...
ORA e SEMPRE Resistenza!

Firenze Antifascista
9 febbraio 2012

giovedì 9 febbraio 2012

16 febbraio 2012 - Iniziativa No TAV

Giovedi 16 febbraio al CPAFiSud, alle 20.30 cena popolare.
Alle 21.30 iniziativa e dibattito con un rappresentante di AHT Gelditu!, movimento basco contro il TAV, ed un rappresentante dei Comitati No TAV della Val di Susa.
L'iniziativa è organizzata da EHL Firenze e CPAFiSud in occasione della settimana di solidarietà internazionale con il popolo basco. In solidarietà con il Movimento No TAV e tutti i compagni colpiti dall'operazione repressiva del 26 gennaio scorso. Verso il corteo nazionale del 25 febbraio in Val di Susa.

mercoledì 8 febbraio 2012

10 febbraio 2012 -Serata per Euskal Herriaren Lagunak Firenze

In preparazione della Settimana di Solidarietà Internazionale con il Popolo Basco Euskal Herriaren Lagunak Firenze organizza con il CPA fi-sud una serata di autofinanziamento.

Venerdì 10 febbraio al CPAFiSUd alle ore 21.30 cena popolare; a seguire concerto con JAGUARIBE (samba-raggae dalla Val di Pesa) e CANTINERO (ska da Lecco).

9 febbraio 2012: presidio di solidarietà ai processati


23 maggio 2009, 9 febbraio 2012.
Al via il processo per i fatti di via della scala del 2009, fatti che portarono a 11 perquisizioni in casa di altrettanti compagni e all'arresto di uno di essi.
I fatti: dopo un'iniziativa elettorale organizzata da FN, dalla Destra, e Fiamma tricolore un gruppo di fascisti gira indisturbato per il centro di Firenze, compiendo aggressioni e intimidazioni ai danni di immigrati e di un gruppo di ragazzi che si recavano al concerto della Banda Bassotti alla Fortezza; seguono e aspettano fuori da un pub una compagna che telefona per chiedere aiuto. Quella sera a Firenze erano molti gli appuntamenti: solo il concerto della Banda Bassotti e la tre giorni di musica popolare al CPA Fi-Sud coinvolgevano centinaia di compagni e antifascisti. Normale che le scorribande dei camerati non sarebbero state tollerate a lungo in una città che ancora esprime un radicato antifascismo. E' così che un gruppo di compagni che si era recato in centro per verificare le continue voci di aggressioni è stato fermato e identificato dalla polizia.
Questi undici compagni, perquisiti poi il 6 Novembre con esito negativo, sono imputati di tentate lesioni aggravate dalla premeditazione e dalla finalità di terrorismo, accusa evidentemente pretestuosa che vuole giudicarli per il solo fatto di essere antifascisti.
Questo processo cade in un momento sicuramente molto particolare, a quasi due mesi dall’omicidio di Samb Modou e Diop Mor per mano di un neofascista appartenente a Casa Pound, ma più in generale durante una fase in cui sempre più chiaramente emergono le coperture e gli appoggi che hanno consentito lo sdoganamento di gruppi come Casa Pound, appunto, Forza Nuova e affini. Emergono però anche contatti e relazioni che si muovono su livelli differenti: ciò che in questi mesi sta accadendo a Roma rende l’idea di quanto sia grave la situazione che abbiamo davanti. Si tratta di un intreccio tra istituzioni, ambienti malavitosi ed estrema destra che ha visto diversi ex-Nar esser chiamati ad occupare cariche pubbliche dalla Giunta Alemanno e l’innalzamento del livello dello scontro per il controllo del territorio che vede protagonisti diversi neofascisti che tra l’altro stanno dimostrando una certa facilità nel reperire armi. Inquietante e preoccupante allo stesso tempo è la gambizzazione del neofascista Bianco ad opera di Giannotta, altro noto esponente neofascista e responsabile della sede ex-MSI di Acca Larentia dove, poche settimane fa ha presenziato tra gli altri, l’ex Ministro PdL Meloni. A fronte di questa situazione, crediamo che chiunque si riconosca nei valori dell’antifascismo debba necessariamente farsi carico di pratiche quotidiane che si esprimano giorno per giorno, strada per strada, sostenendo poi attraverso la solidarietà tutti quei compagni che per il loro impegno antifascista hanno subito e continuano a subire processi e repressione.
Invitiamo quindi tutte le realtà politiche, sociali e sindacali, a dare la propria adesione a questo testo sottoscrivendolo e facendosi carico di divulgarlo il più possibile. Invitiamo poi tutti a partecipare al presidio di solidarietà con gli undici antifascisti sotto processo in occasione dell'apertura del processo,
Giovedì 9 febbraio 2012 alle ore 11.00 di fronte al Tribunale di Firenze in viale Guidoni a Novoli

L'antifascismo non si processa! Ora e sempre Resistenza!

Firenze Antifascista


Per adesioni: processoantifa.fi@libero.it

domenica 5 febbraio 2012

Firenze Antifascista sulla manifestazione del 4 febbraio 2012

Zastava Jugoslavije
na trgu Dalmacije protiv fašizma!


Oggi circa un migliaio di persone hanno risposto all'appello lanciato da Firenze Antifascista.
Il corteo è partito, non a caso, da Piazza Dalmazia proprio per ricordare Samb Modou e Diop Mour uccisi dal neofascista Casseri di Casa Pound e tutte le vittime della violenza fascista.
Al corteo hanno preso parte centri sociali, collettivi studenteschi, sindacati di base e molte sezioni dell'ANPI, nonostante qualcuno avesse voluto sminuirne il ruolo storico e politico che rappresentano, tutti uniti per ribadire la necessità di togliere gli spazi di agibilità politica ai gruppi neofascisti e di chiudere le loro sedi.

In giornate come questa non può poi non scatenarsi la cosiddetta “guerra dei numeri”. Non ci interessa stare qua a ragionare troppo di questo ma crediamo che sia significativo quanto riportato dalla pagina de La Repubblica on-line che durante gli aggiornamenti in diretta parlava di una settantina di partecipanti al corteo neofascista che poi sono diventati magicamente cinquecento “arrivati alla spicciolata in Largo Martiri delle foibe”: forse la telefonata di un qualche senatore ha fatto ravvedere questi solerti pennivendoli?
Chiaro che i neofascisti, non avendo argomentazioni politiche e storiche se non revisionismo e populismo, non avendo i numeri per potersi legittimare agli occhi della città non possano che ricorrere a questi mezzi per mascherare il loro fallimento.

Ciò su cui però vogliamo soffermarci sono i dati politici che ci restituisce questa giornata.
Da una parte la sua costruzione, la sua organizzazione e ciò che ci lascia in mano: sempre più singoli antifascisti e nuovi gruppi che si coordinano nella logica di allargare la mobilitazione e proseguirla nei prossimi prossimi mesi, che rivendicano l'attualità dell'antifascismo in questo periodo di forte crisi e contestualizzano il ruolo di questi gruppuscoli di estrema destra fortemente finanziati e protetti. Un appoggio che ricevono dai partiti del centro-destra e dalle istituzioni cittadine al punto che addirittura l'assessore Di Giorgi del PD in occasione dell'ultimo Consiglio Comunale si è espressa avvallando il corteo neofascista e spendendo parole di condanna nei confronti di Firenze Antifascista.
Una costruzione politica che ha costretto anche quella parte della sinistra, che negli anni aveva sempre taciuto di fronte a queste manifestazioni, a prendere posizione contro il corteo neofascista.
Non è quindi un caso che per la prima volta anche la destra, messa all'angolo, si sia spaccata con defezioni e prese di distanza.
Dall'altro il ruolo della Questura che fino all'ultimo avrebbe voluto vietare il corteo trasformandolo in un presidio in piazza Dalmazia. Un divieto davanti al quale non potevamo abbassare la testa. Il corteo infatti c'è stato a fronte però di un imponente militarizzazione della città: centinaia di poliziotti, finanzieri e carabinieri in assetto antisommossa, blindati e camionette ad ogni angolo di strada, transenne a sbarrare ogni via d'accesso isolando completamente per un raggio ci centinaia di metri la zona in cui i neofascisti hanno sfilato tagliando praticamente in due la città, mentre dall'alto un elicottero dirigeva le operazioni.
Solo in questo modo poteva esser garantita l'agibilità politica ai neofascisti: chiudendoli in recinto in cui anche gli stessi residenti della zona hanno fatto fatica ad accedere.

Un atteggiamento sicuramente in linea con il progressivo inasprimento del livello repressivo che in questi anni e in questi mesi è costretto a subire chi si impegna e si espone nelle lotte sociali e politiche in questa città come altrove.

In quest'ottica Firenze Antifascista rilancia il presidio di giovedì 9 febbraio in Viale Guidoni sotto il Tribunale di Firenze alle ore 11.00 in occasione del processo agli antifascisti per i fatti di Via della Scala del 2009 ritenendo la Solidarietà un elemento centrale nel proseguimento della mobilitazione (l'appuntamento inizialmente fissato per le 9.30 è stato posticipato visto lo slittamento dell'udienza a quell'ora).

Per la Chiusura dei covi fascisti
Per ricordare Samb Modou, Diop Mour e tutte le vittime della violenza fascista
Ora e sempre resistenza!

Firenze Antifascista
4 febbraio 2012