martedì 16 marzo 2010

Ciao Anto', ciao 'u impikkét...

Antonio LaGuercia è morto a Firenze dopo un ultimo, lungo ricovero.
Arrendersi nemmeno per sogno, ma alla fine la caterva di problemi di salute con cui faceva a coltellate da almeno dieci anni è riuscita a fregarlo una volta per tutte. E la Signora con la corona e la falce cui era riuscito a fare lo sgambetto tanto a lungo si è presa un'altra di quelle soddisfazioni che derivano da un lavoro ben fatto.
La terza in meno di un anno, alle nostre spalle.

Antonio era -diciamo così- famoso anche tra coloro che lo conoscevano solo di sfuggita perché un episodio di gioventù lo ha consegnato, se non proprio alla storia dell'arte contemporanea, almeno alla sua aneddotica.

Nel 1981 Andrea Pazienza disegnò Pacco - Un'avventura estiva di Zanardi; Paz adottava spesso le fattezze di amici e conoscenti (riconoscibilissimi a tutti i partecipanti di un giro di conoscenze enorme per quantità e varietà) per dare un volto ai suoi personaggi, ed Antonio ebbe la seccantissima sorpresa di aprire il numero di ottobre di Frigidaire... e di trovarsi raffigurato come un tale, soprannominato 'u impikkét, che non soltanto nella storia ha un ruolo poco lodevole, ma che alla fine viene anche colpito da Massimo Zanardi con un mattone sulla testa!
Raccontandolo Antonio si strozzava dalle risate tutte le volte, con tutto quello che c'era stato in mezzo, di tempo e di vicende e di persone e di cambiamenti e di gioie e di guai, tra quell'estate e lui che ne parlava; diceva di aver letteralmente RINCORSO Andrea Pazienza in giro per mezza Puglia, pur di dirgliene quattro!

C'è chi dice che in fondo Paz non si è perso niente.
E può anche darsi.
Ma può anche darsi che si sia perso parecchio, e che Antonio glielo farà anche presente, ovunque sia o non sia.


Abbiamo salutato Antonio il 19 marzo 2010, presso le Cappelle del Commiato a Careggi.


Per Anto', un Amico di lotta

Trasportati dal vento
mai arrivando ai propri desideri
Ambizioni lasciate per strada
tra le difficoltà presenti o inventate
messe in conto per cambiarci

Il volare alto di un impegno di lotta
l'arrancare in terra
un misura voglie quotidiano
e cozza-intenzione implacabile
di risultato & prova

Solo il sacrificio estremo
è pagina conosciuta
tra il giudizio pesante
e la considerazione altra

E' quasi impossibile tirarsi indietro,
rinunciare ad ogni immagine salvata
perché in fondo nessuno accetta
una vita banale anche se importante

Ti sia lieve la terra

walter