mercoledì 30 marzo 2011

Concerto al Covo: Il Silenzio del Mare


Giovedi 31 marzo cena popolare ed a seguire Il Silenzio del Mare in concerto al Covo.
Canzoni a metà strada tra la musica d'autore, il jazz, la bossa e il pop. Sull'amore, le stagioni, l'astronomia amatoriale e il senso del tempo (perso).

Giovanni Del Giudice - chitarre, voce, armonica.
Riccardo Cardazzo - batteria, cori.
Alessandro Geri - contrabbasso.
Daniele Galanti - piano, cori.
Simone Morgantini - sax, clarinetto.

www.ilsilenziodelmare.it
www.myspace.com/ilsilenziodelmare

martedì 29 marzo 2011

30 marzo 2011 - Serata per UR Lebowski e proiezione "We love Lebowski"

Mercoledi 30 marzo 2011 Serata degli Ultimi Rimasti Lebowski con aperitivo, cena e proiezione di We love Lebowski.

19.00 Aperitivo
20.30 Cena popolare
22.00 Inizio proiezione

4 aprile 2011 - Per un trasporto pubblico, a fianco dei lavoratori ATAF


PER UN TRASPORTO PUBBLICO
A FIANCO DEI LAVORATORI ATAF

Rieccoli alla carica i signori delle privatizzazioni, coloro che di ogni bene e servizio pubblico fanno un'occasione di profitto. Acqua, energia, scuola e trasporti, beni e servizi essenziali per i “cittadini” solo quando serve per impedire scioperi, indebolire le lotte dei lavoratori che ne denunciano la svendita.
I tagli del governo hanno già falcidiato nella nostra città numerose linee del trasporto urbano, e la situazione sarebbe ancor più grave se la giusta protesta che si è espressa non avesse ottenuto dei risultati come il ripristino di alcune linee. Lavoratori che si trovano a non poter più disporre di mezzi pubblici, studenti costretti ad inventarsi come raggiungere scuole ed università, anziani impossibilitati a continuare a mantenere quelle abitudini difficili per loro da cambiare.

Tagli che hanno visto una drastica riduzione del trasporto extraurbano, essenziale per chi, a causa tra l'altro del caro affitti, è protagonista di un inesorabile trasferimento nelle zone limitrofe alla città.

Per non parlare del trasporto ferroviario dove i pendolari che ogni giorno dalla provincia devono giungere per lavoro e studio nel capoluogo, a fronte dei forti investimenti per lo scempio dell'Alta Velocità, si sono visti ridurre i treni creando una situazione che va ben oltre il semplice “disagio”.
Se da una parte tagliare i trasporti pubblici vuol dire obbligare ad utilizzare i mezzi privati con quello che ne consegue in termini di inquinamento, ogni giorno ognuno di noi è obbligato a farsi “rubare” quantità sempre maggiori di tempo dal lavoro, se mettiamo insieme quello “vivo” che passiamo in fabbrica, cantiere o ufficio, con quanto siamo costretti a “regalare” negli spostamenti casa-lavoro.
Certamente a loro tutto ciò non interessa, come non interessano le giuste rivendicazioni dei lavoratori dei trasporti, che ben lungi dal rappresentare una rivendicazione settoriale, pongono al centro del dibattito la necessità di mettere in discussione fin dalle sue basi le logiche attraverso le quali si operano scelte economiche e strategiche.
La gara europea per la vendita di Ataf a cui mirano i comuni “proprietari” va nella direzione opposta di quanto per noi è necessario. Non crediamo che la frammentazione del servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano possa essere la soluzione, che affidarlo alle multinazionali dei trasporti, ai privati, il cui unico interesse è il profitto, possa rappresentare una soluzione favorevole per studenti, lavoratori e pensionati che utilizzano i mezzi pubblici.

Riteniamo che la manifestazione convocata dalle RSU ATAF per il 4 di APRILE 2011 in Difesa del Trasporto Pubblico rappresenti qualcosa di più che l'occasione di portare la nostra solidarietà ai lavoratori ATAF: l'opportunità per iniziare a pensare un modo diverso con cui progettare il nostro futuro fuori dalle logiche del profitto a partire dallo stesso modello con cui sviluppare la mobilità nelle nostre città.

INVITIAMO TUTTI/E A PARTECIPARE
AL CORTEO DEL 4 APRILE 2011

con partenza alle ore 16.00 dalla Sede ATAF in viale dei Mille

Centro Popolare Autogestito fi-sud - Collettivo Politico di Scienze Politiche - Rete dei Collettivi Studenteschi fiorentini - Fondo Comunista - Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos

domenica 27 marzo 2011

26 marzo 2011: il ricordo dei Martiri di Campo di Marte (22 marzo 1944)

Firenze Antifascista ha ricordato il 26 marzo 2011 i sessantasette anni dalla fucilazione di Ottorino Quiti, Antonio Raddi, Adriano Santoni, Antonio Targetti e Leandro Corona, accusati di renitenza alla leva dall’esercito della Repubblica Sociale Italiana e fucilati il 22 Marzo del 1944 vicino alla torre di Maratona dello stadio di Firenze. Con l'esecuzione il potere di allora tentò di ammonire tutti i potenziali disertori.
Sergio Doretti era tra le reclute che furono costrette ad assistere alla scena.

"Mi chiamo Sergio Doretti, e sono nato a Collesalvetti nel 1925. Io ed altri quando ci chiamarono di leva ci si dette dapprincipio alla macchia; mi arrestarono la mamma per costringermi a presentarmi al distretto, e mi mandarono a Firenze alla caserma di via Tripoli.
Una mattina ci svegliarono, ci fecero salire sui camion e ci portarono allo stadio. Tra di noi si scherzava, mica si sapeva della fucilazione per mònito. Quando si videro quei cinque ragazzi legati alle sedie tutti urlarono assassini: e arrivò un sottufficiale che passava tra le file pestandoci i piedi per farci stare zitti.
Il plotone sparò a casaccio, chi in aria, chi in terra... perché a fucilarli avevano messo dei richiamati delle ultimissime leve, come eravamo noi che si doveva assistere. All'ufficiale che comandava tremavano le mani, non riusciva con la pistola a dare i colpi di grazia. Ad un certo punto arrivò Mario Carità che lo spinse da parte, e gli ultimi colpi di grazia li dette lui.
Si piangeva come bambini piccini e a questo punto svenni, come svennero tanti. E' stata una tragedia, una di quelle cose che si ricordano tutta la vita. La cosa ci levò ogni possibilità di parlare sulla via del ritorno: non mi ricordo il tragitto, come se quella oscenità avesse cancellato tutto.
Era un ventidue marzo luminoso, primavera da un giorno. Ma fu come se il terrore e la morte fossero venuti a soffocare la stagione e a mettere al suo posto una che non portava né amore né vita.
I prati vicino allo stadio erano pieni di fiori quando si arrivo. Poi erano tutti calpestati. Come lo furono i cinque fiori del Mugello."

Firenca, 26 ožujak 2011. Zastava Jugoslavije blizu borova u Firenci, u Alberti trgu; je koja je bila blizu borova u Istra I Dalmacija, u Pula i Dubrovniku, i u gradovima na Jadranu.
Koper. Izola. Piran. Portorož, Savudrija. Umag. Novigrad. Poreč. Vrsar. Rovinj. Fazana. Medulin. Labin. Rabac. Lovran. Opatija. Rijeka. Crikvenica. Novi Vindoloski. Senj. Krk. Rab. Veli i Mali Lošinj...
Naši gradovi, gradovi jedinstve i slobodne Jugoslavije!

Le Officine Cinematografiche presentano la rassegna ''Oltre il guado''

le Officine Cinematografiche presentano la rassegna Oltre il guado.

lunedì 28 marzo – Eva contro Eva di J.L. Mankievicz
lunedì 4 aprile – Thelma & Louise di Ridley Scott
lunedì 11 aprile – Magdalene di Peter Mullan
lunedì 18 aprile – Frida di Julie Taymor
lunedì 2 maggio – Il canto di Paloma di Claudia Llosa
lunedì 9 maggio – Il canto delle spose di Karin Albou
lunedì 16 maggio – Le balene d’agosto di Lindsay Anderson

Le proiezioni si tengono nella sala cinema Enrico Signori e sono rigorosamente in pellicola. Ciascuna è accompagnata da un piatto a tema e da una scheda critica. I due euro dell'ingresso servono a coprire le spese di noleggio e di spedizione delle pellicole proiettate.

Due giorni noise

Il 25 ed il 26 marzo 2011 sono stati al CPAFiSud occasione per una delle solite prove di competenza organizzativa e logistica: una due giorni noise don 10 (dieci) gruppi, e la realizzazione insieme a Firenze Antifascista dell'iniziativa di piazza Alberti, in ricordo dei cinque ragazzi fucilati a Campo di Marte il 22 marzo 1944.

venerdì 25 marzo 2011

Due articoli sulla guerra in Libia (marzo 2011)

Si presentano due articoli sulla situazione, entrambi dotati di corposi riferimenti bibliografici.

Libia. Dalla guerra civile alla guerra del petrolio
- Redazione di Contropiano

Le potenze imperialiste e la Libia - Michel Chossudovsky






mercoledì 23 marzo 2011

25-26 marzo 2011 - Firenze odia. The noise is back in town!

Sostenete l'autoproduzione: 25 e 26 marzo 2011 due giorni noise al CPAFiSud.

Venerdi 25
Was (noise Firenze)
Topsy the Great (noise Prato)
Butcher Mind Collapse (noise Ancona)
Obo (noise Firenze)
Plasme Expander (noise Catanzaro)

Sabato 26
The Cruels (noise Lucca)
Les Spritz (noise Messina)
Karl Marx was a broker (noise Pistoia)
Miranda (noise Firenze)
Don Vito (noise Leipzig - Germania)

martedì 22 marzo 2011

24 marzo 2011 - Serata per Abel

Giovedì 24 marzo serata in memoria di Abdel.
Cena ore 21, a seguire concerto degli Alz Heimer.

domenica 20 marzo 2011

22 marzo ore 18.00 - Presidio contro la guerra in Libia

L’intervento umanitario è guerra imperialista

Da tempo si poteva intuire, e negli ultimi giorni è diventato chiaro: nel tardo pomeriggio di sabato 19 marzo, con il primo attacco aereo, la guerra contro la Libia è iniziata ufficialmente.
Quello che ci si presenta davanti è uno scenario che conosciamo bene. A chi negli anni si è opposto alle guerre che hanno insanguinato il pianeta, è chiaro che quella delle guerre umanitarie è solo retorica. La strategia degli attacchi mirati e delle bombe intelligenti in nome della salvaguardia dei diritti umani, altro non è che un modo per giustificare agli occhi dell’opinione pubblica la difesa di interessi economici e geopolitici.
v Gli stessi interessi che hanno fatto cadere un silenzio assordante sulle vicende di Egitto e Tunisia quando è entrata in scena la Libia. Nei due paesi del Maghreb lavoratori, studenti e disoccupati hanno rivendicato un proprio protagonismo riuscendo a far cadere regimi filo-occidentali in piedi da decenni e scatenando una sorta di “effetto domino” negli altri paesi arabi. Benché al vertice ci sia stato un semplice cambiamento di facciata, la composizione delle proteste era molto diversa da quella libica.

Se le prime manifestazioni contro Gheddafi avevano un approccio condizionato dall’influenza degli esempi di Tunisia e Egitto, nonostante la differente situazione economica e sociale del Paese, gli sviluppi successivi hanno rapidamente cambiato lo scenario. Come dimostrato dalla compromissione del Consiglio Nazionale Transitorio Libico con le scelte francesi e da alcune prese di posizione dello stesso in merito alla “No fly-zone”, ad oggi sembra configurarsi più uno scontro tra due fazioni etniche e territoriali che una rivolta popolare.

Schierarsi contro la guerra in Libia non vuol dire appoggiare Gheddafi, ma allo stesso tempo sarebbe superficiale fare proprie le posizioni di chi oggi sta fornendo una sponda all’ingerenza dell’imperialismo americano e europeo nel Maghreb.

Dal canto suo il governo italiano, dopo qualche tentennamento iniziale, ha dichiarato di voler condurre questa guerra da protagonista. Ha messo numerose basi a disposizione della “coalizione dei volenterosi” armando i propri stormi, facendo salpare le proprie navi e offrendo Napoli come luogo di direzione per le operazioni militari NATO. Il capitale italiano, intimorito dalle possibili conseguenze della crisi libica a causa dei forti interessi e legami, ha spinto sul governo per imporre una presa di posizione decisa. Il dinamismo di Francia, Inghilterra e USA ha obbligato il governo italiano a partecipare per non venire esclusa da una futura spartizione della torta.

La questione libica è riuscita anche ad offrici una ottima dimostrazione di “unità italiana”: in continuità con l’impegno nella guerra in Jugoslavia il Partito Democratico ha scelto di sostenere con convinzione le scelte belliche del governo Berlusconi. Ancora una volta ci ritroviamo a fare i conti con la realtà: in Italia non esiste una forza politica capace di rappresentare un’alternativa allo sfruttamento e alla guerra, se non quella, tutta da costruire, di chi si vuole opporre in modo determinato allo stato attuale delle cose.

Presidio contro la guerra in Libia
Martedì 22 marzo alle ore 18.00
sotto la prefettura in Via Cavour


Centro Popolare Autogestito Firenze Sud - Collettivo Politico Scienze Politiche - Rete Collettivi Studenteschi Fiorentini - Unione degli Studenti di Firenze - Fondo Comunista

Un concerto per Antonio

Il diciannove marzo un concerto heavy metal con i Mad at breakfast e i Defenders ha ricordato Antonio u'Impikkét. Uno di quelli che ci ha insegnato a non mollare mai.

mercoledì 16 marzo 2011

18 marzo - Concerto Oi! e ricordo di Davide ''Dax'' Cesare

Il 16 marzo del 2003, alcuni compagni usciti dal pub Tipona vengono vigliaccamente aggrediti da tre neofascisti armati di coltello che li colpiscono ripetutamente, ferendone due gravemente. Uno sarà operato d'urgenza mentre Davide "Dax" non arriverà vivo in ospedale.
Sul luogo sopraggiungono invece numerose pattuglie di carabinieri e polizia che, ostruendo la circolazione stradale, contribuiscono a ritardare i soccorsi. Poco dopo la partenza delle ambulanze arriva anche un reparto di celere con caschi e manganelli, respinte subito dalle grida dei presenti...un avvertimento...
All'ospedale S.Paolo, già militarizzato dalle forze dell'ordine, i medici comunicano la morte di Dax. Disperazione, incredulità, rabbia...
I compagni e gli amici presenti rispondono alle provocazioni di Polizia e Carabinieri che danno il via a feroci cariche dentro e fuori l'ospedale.

"Volevano portare via la salma dell'amico": così il giorno dopo il questore Boncoraglio legittima l'operato delle forze dell'ordine il cui bilancio per i pestaggi contro chi era presente è di decine di punti di sutura sul viso, denti e braccia rotte, teste aperte, facce sfigurate e sangue dappertutto.

Sui "fatti del S.Paolo" si aprirà poi un processo con imputati un carabiniere e due poliziotti, accusati di porto d'arma impropria e abuso d'ufficio, e 4 compagni alla sbarra per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Questo processo si è concluso in Cassazione nel 2009 con da un lato la piena assoluzione delle forze dell'ordine e dall'altro la condanna di due compagni ad un totale di 3 anni e 4 mesi di carcere più 100mila euro di multa.

Lo Stato si è assolto, la magistratura ha legittimato e consacrato l'operato dei suoi servi in divisa.

Nessuno stupore, nessun lamento. La stessa cosa è accaduta per i processi del G8 di Genova.
Nessuno stupore nessun lamento ma rabbia, odio e determinazione nel continuare a lottare, ricordare e raccontare. Una storia che continua perchè fascisti e polizia continuano ad uccidere nelle carceri e nelle strade.

Continua con il nome di Renato Biagetti, Ivan Khutorskoy, Carlos Palomino, Nicola Tommasoli, Stefano Cucchi, Jua Kucera, Alexis Grigoropoulos, Federico Aldrovandi, Carlo Giuliani e molti altri.

Un elenco che non volgiamo vedersi allungare, una storia di sangue che deve essere fermata costruendo solidarietà, resistenza, lotta antifascista e anticapitalista.

Venerdi 18 marzo serata Oi! con RPG-7 (Madrid), Bomber 80 (Firenze) e Trade Unions (Livorno).
Inizio concerti ore 22.30.
Dopo la cena popolare, proiezione del video Viva Dax libero e ribelle.

Milano, diciassette marzo 2003.
Davide "Dax" Cesare.

sabato 12 marzo 2011

Firenze. Il CPAFiSud alla manifestazione del 12 marzo 2011

L'appello lanciato in occasione della manifestazione fiorentina del dodici marzo 2011 da CPAFiSud insieme al Fondo Comunista, alla Rete degli studenti fiorentini, al Collettivo Politico di Scienze Politiche ed all'Unione degli Studenti ha ricevuto degnissima accoglienza, e dietro lo striscione che invitava senza tanti giri di parole a cacciarli tutti si sono raccolte moltissime persone e pochissime bandiere.
Quelle che c'erano bastavano.
Uh, se bastavano.


Differenze.
Grosse.
Le differenze tra le bandiere per le strade e quelle su certi balconi.
Le differenze tra le bandiere che sono sempre le stesse e quelle che cambiano ogni poco insieme ai nomi, e lasciamo perdere le facce.
Non sappiamo che cosa un giorno sventolerà da balconi come quello, dopo le bandiere con le querce e le bandiere con gli ulivi e le bandiere con le rose e via via da scriverci un trattato di botanica. Sappiamo che la bandiera per la strada sarà sempre la stessa.

¡ QUE SE VAYAN TODOS !

venerdì 11 marzo 2011

12 marzo 2011 - Presentazione di ''Nuova Panda schiavi in mano''

Sabato 12 marzo ore 21

Presentazione di Nuova Panda schiavi in mano - La strategia Fiat di distruzione della forza operaia

alla presenza degli autori e di alcuni operai degli stabilimenti Fiat.
La ristrutturazione del sito produttivo della Fiat a Pomigliano d’Arco costituisce un importante «laboratorio» per la riorganizzazione della produzione e del lavoro e soprattutto per la forma delle relazioni industriali. Qui l’impresa è all’opera per completare il processo di integrazione della forza lavoro nel regime di dominio del capitale. A beneficiarne direttamente sarà la multinazionale sul piano globale; avrà un’enorme rilevanza negli altri settori produttivi non necessariamente manifatturieri. I dispositivi dello sfruttamento del lavoro sono destinati a intensificarsi, dentro e fuori la fabbrica. Dentro e oltre la crisi globale. Questa è sinteticamente la tesi sostenuta dagli autori del libro. Una storia di trasformazione produttiva vista dal lato del lavoro e delle sue possibili forme di organizzazione.
Con un saggio conclusivo di Mario Tronti.

lunedì 7 marzo 2011

26 marzo 2011 - Giornata antifascista in memoria dei martiri di Campo di Marte

Il 22 marzo 2011 cade il sessantasettesimo anniversario dell’eccidio di Campo Marte.
Quel giorno del 1944, 5 ragazzi del Mugello, Raddi Antonio, Targetti Guido, Corona Leandro, Quiti Ottorino e Santoni Adriano, poco più che ventenni, vennero fucilati perché accusati dal regime fascista di aver disertato la chiamata di leva. I 5 furono arrestati e condotti nella zona popolare di Campo Marte dove ad attenderli trovarono il plotone d’esecuzione ed alcune centinaia di loro coetanei costretti dal regime fascista ad assistere affinché l’evento fosse per loro un monito indelebile.
L’esecuzione fu terribile tanto che addirittura alcuni soldati del plotone esitarono mancando i ragazzi condannati oppure ferendoli senza ucciderli: fu allora Mario Carità, il torturatore fascista di Villa Triste, a freddarli con un colpo alla testa.

Da venti anni ormai un revisionismo storico portato avanti da partiti, mass media ed istituzioni, in nome di una falsa pacificazione nazionale, tenta di concedere la riabilitazione del fascismo, recuperando in chiave nazionalista i falsi miti delle foibe, equiparando repubblichini e partigiani, screditando figure simboliche della Resistenza come per esempio i Gappisti fiorentini.
Un quadro all’interno del quale vengono attaccati i valori ed il significato della Resistenza Antifascista quanto mai attuali in questa fase di crisi sociale, politica ed economica, in cui gli attacchi ai diritti dei lavoratori e degli studenti e la propaganda razzista sono le risposte autoritarie che il capitalismo ha già messo in atto in altre fasi della storia.
Un quadro in cui vecchi e nuovi fascisti vengono finanziati ed appoggiati dalle destre proprio in chiave autoritaria e repressiva, come alcuni avvenimenti dimostrano anche in Toscana.

Come Firenze Antifascista siamo impegnati da tempo nell’organizzazione di iniziative, dibattiti, cortei e momenti di socialità, per riaffermare i valori della resistenza e dell’antifascismo in tutta la loro attualità, rivendicando la scelta di quei giovani che non chinarono la testa e scelsero di entrare a far parte delle brigate partigiane sulle montagne e di coloro che combatterono il fascismo nelle città, come fecero i GAP, oppure collaborarono alle azioni partigiane come avvenne in San Frediano quando all’indomani dell’11 agosto del 1944, giorno della liberazione di Firenze, lasciarono le porte dei condomini aperte per permettere ai partigiani di neutralizzare i franchi tiratori.

Ricordare l’eccidio di Campo Marte significa proprio non relegare la memoria di questi giovani ad un momento puramente commemorativo, ma restituirli ad una memoria collettiva viva nella quotidianità di quei compagni e di quelle compagne che continuano a portare avanti la stessa lotta contro il fascismo di oggi e lo sfruttamento.

Per tutto questo invitiamo coloro che si riconoscono nei valori dell’antifascismo a promuovere e partecipare all’iniziativa organizzata da Firenze Antifascista per rendere omaggio ai Martiri di Campo Marte sabato 26 marzo nei giardini adiacenti a piazza Alberti a partire dalle ore 16.00

Firenze Antifascista

12marzo 2011: ''Se non ora, quando?'' ...Ma per fare cosa?


E' passato quasi un ventennio, e ancora dobbiamo fare i conti con un governo Berlusconi.
Studenti, operai, lavoratori, le donne, ognuno a suo modo ha qualcosa da recriminare a questo governo, ognuno ha la percezione chiara che così non si può continuare. Lontani dal ritenere “Lui” l'unico responsabile delle nostre disgrazie, ma con l'idea che così come Ben Ali, Mubarak e quelli che li seguiranno, se ne deve andare. Ugualmente convinti che questo compito non deve essere lasciato agli inciuci parlamentari e di palazzo, ma che sia nostro dovere assumerne la responsabilità.
Ma nostro di chi? E' arrivata l'ora di fare del passato realmente un patrimonio. Già nel '94 la piazza fece si che il primo governo Berlusconi trovasse con facilità la strada per la sua disfatta, ma nello stesso tempo lasciammo che il successivo governo tecnico portasse a compimento quello che lo stesso Silvio si proponeva.
E negli anni successivi tra un Berlusca ed un altro la situazione non è stata poi diversa.
Allora che fare? Lottare per lasciare il nostro futuro in mano di chi non farà altro che rimettersi a servizio dei soliti banchieri, del “progressista” Marchionne, dei fautori della flessibilità, della guerra come necessità contingente, della TAV, dei CPT con la Turco-Napolitano, della riforma Berlinguer madre naturale della Gelmini, delle privatizzazioni di Bersani? E ancora potremmo continuare.
La risposta non può che essere NO, SE NE VADANO TUTTI.
Ci troviamo in una situazione come quella delle centinaia di migliaia di giovani e non che hanno deciso di lottare colpiti dalle conseguenze della crisi del sistema capitalista, dalle politiche economiche di rapina che hanno messo con il culo per terra interi paesi. Come loro abbiamo il problema di trovare una prospettiva diversa, definire un altro modo di ritenere lo sviluppo, il progresso, definire altre relazioni sociali, superare il berlusconismo ma senza dimenticare che questo è solo uno dei volti del capitalismo nostrano.
E' questo che deve animare giorno per giorno la nostra lotta, questo deve essere il messaggio che in ogni momento particolare deve essere ben evidenziato, questo deve essere il dibattito che deve attraversare ogni momento di ricomposizione di piazza o altro.

Invitiamo tutti quelli che parteciperanno alla manifestazione del dodici marzo ad unirsi dietro lo striscione "CACCIAMOLI TUTTI" per affermare con chiarezza che l'alternativa al governo Berlusconi non potrà che essere una fase nuova, una fase che non può che rappresentare il superamento del sistema del profitto, dello sfruttamento e delle diseguaglianze.

Dalle 13.00 - Pranzo popolare in Piazza d'Azeglio
Ore 13.30 - Concentramento per raggiungere Piazza Annigoni, da dove partirà il corteo

Centro Popolare Autogestito Firenze Sud - Fondo Comunista - Rete degli studenti fiorentini - Collettivo Politico di Scienze Politiche - Unione degli Studenti (UDS) Firenze

domenica 6 marzo 2011

Il carnevale dei bambini

Firenze, via Villamagna. Al ventiduesimo anno di politica e di socialità comincia ad affacciarsi sulla scena la generazione 3.0; domenica sei marzo è stata organizzata -e partecipato mica poco- una festa per il carnevale dei bambini.

venerdì 4 marzo 2011

6 marzo 2011 - Carnevale al CPAFiSud

Domenica 6 marzo dalle 15.oo Festa di Carnevale.
Pentolaccia, caccia al tesoro, giocoleria, tanti altri giochi e merenda per tutti!