domenica 27 marzo 2011

26 marzo 2011: il ricordo dei Martiri di Campo di Marte (22 marzo 1944)

Firenze Antifascista ha ricordato il 26 marzo 2011 i sessantasette anni dalla fucilazione di Ottorino Quiti, Antonio Raddi, Adriano Santoni, Antonio Targetti e Leandro Corona, accusati di renitenza alla leva dall’esercito della Repubblica Sociale Italiana e fucilati il 22 Marzo del 1944 vicino alla torre di Maratona dello stadio di Firenze. Con l'esecuzione il potere di allora tentò di ammonire tutti i potenziali disertori.
Sergio Doretti era tra le reclute che furono costrette ad assistere alla scena.

"Mi chiamo Sergio Doretti, e sono nato a Collesalvetti nel 1925. Io ed altri quando ci chiamarono di leva ci si dette dapprincipio alla macchia; mi arrestarono la mamma per costringermi a presentarmi al distretto, e mi mandarono a Firenze alla caserma di via Tripoli.
Una mattina ci svegliarono, ci fecero salire sui camion e ci portarono allo stadio. Tra di noi si scherzava, mica si sapeva della fucilazione per mònito. Quando si videro quei cinque ragazzi legati alle sedie tutti urlarono assassini: e arrivò un sottufficiale che passava tra le file pestandoci i piedi per farci stare zitti.
Il plotone sparò a casaccio, chi in aria, chi in terra... perché a fucilarli avevano messo dei richiamati delle ultimissime leve, come eravamo noi che si doveva assistere. All'ufficiale che comandava tremavano le mani, non riusciva con la pistola a dare i colpi di grazia. Ad un certo punto arrivò Mario Carità che lo spinse da parte, e gli ultimi colpi di grazia li dette lui.
Si piangeva come bambini piccini e a questo punto svenni, come svennero tanti. E' stata una tragedia, una di quelle cose che si ricordano tutta la vita. La cosa ci levò ogni possibilità di parlare sulla via del ritorno: non mi ricordo il tragitto, come se quella oscenità avesse cancellato tutto.
Era un ventidue marzo luminoso, primavera da un giorno. Ma fu come se il terrore e la morte fossero venuti a soffocare la stagione e a mettere al suo posto una che non portava né amore né vita.
I prati vicino allo stadio erano pieni di fiori quando si arrivo. Poi erano tutti calpestati. Come lo furono i cinque fiori del Mugello."

Firenca, 26 ožujak 2011. Zastava Jugoslavije blizu borova u Firenci, u Alberti trgu; je koja je bila blizu borova u Istra I Dalmacija, u Pula i Dubrovniku, i u gradovima na Jadranu.
Koper. Izola. Piran. Portorož, Savudrija. Umag. Novigrad. Poreč. Vrsar. Rovinj. Fazana. Medulin. Labin. Rabac. Lovran. Opatija. Rijeka. Crikvenica. Novi Vindoloski. Senj. Krk. Rab. Veli i Mali Lošinj...
Naši gradovi, gradovi jedinstve i slobodne Jugoslavije!

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