martedì 31 gennaio 2012

Firenze: 4 febbraio 2012 manifestazione antifascista

" Pred rasom kao što je slavenska, inferiorna i barbarska, ne treba slijediti politiku mrkve, nego politiku batine. Granice Italije moraju biti Brenner, Snježnik i dinarske Alpe: vjerujem da se može žrtvovati 500.000 slavenskih barbara za 50.000 Talijana."


“Di fronte a una razza come la slava, inferiore e barbara, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. Le frontiere d'Italia devono essere il Brennero, il Monte Nevoso e le Alpi Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani.”

Benito Mussolini
Discorso al Politeama Ciscutti di Pula, settembre 1920.


23 maggio 2009 - 9 febbraio 2012: solidarietà agli antifascisti sotto processo.
La convocazione di Firenze Antifascista.
L'assemblea cittadina di Firenze Antifascista del 1 febbraio.

RINVIATO - 4 febbraio 2012: Mr T-Bone and the Young Lions


Per motivi legati al maltempo il concerto è rinviato a data da definire.


Uno dei più importanti eventi ska dell'anno: il CPAFiSud ospita il 4 febbraio 2012 la seconda tappa del tour del nuovo disco, nothing to lose, del grande Mr T-bone e della sua band, the Young Lions!
Un concerto imperdibile!

lunedì 30 gennaio 2012

23 maggio 2009 - 9 febbraio 2012: solidarietà agli antifascisti sotto processo

Spot audio.

Al via il processo per i fatti di via della scala del 2009, fatti che portarono a 11 perquisizioni in casa di altrettanti compagni e all'arresto di uno di essi.
I fatti: dopo un'iniziativa elettorale organizzata da FN, dalla Destra, e Fiamma tricolore un gruppo di fascisti gira indisturbato per il centro di Firenze, compiendo aggressioni e intimidazioni ai danni di immigrati e di un gruppo di ragazzi che si recavano al concerto della Banda Bassotti alla Fortezza; seguono e aspettano fuori da un pub una compagna che telefona per chiedere aiuto. Quella sera a Firenze erano molti gli appuntamenti: solo il concerto della Banda Bassotti e la tre giorni di musica popolare al CPA Fi-Sud coinvolgevano centinaia di compagni e antifascisti. Normale che le scorribande dei camerati non sarebbero state tollerate a lungo in una città che ancora esprime un radicato antifascismo. E' così che un gruppo di compagni che si era recato in centro per verificare le continue voci di aggressioni è stato fermato e identificato dalla polizia.
Questi undici compagni, perquisiti poi il 6 Novembre con esito negativo, sono imputati di tentate lesioni aggravate dalla premeditazione e dalla finalità di terrorismo, accusa evidentemente pretestuosa che vuole giudicarli per il solo fatto di essere antifascisti.
Questo processo cade in un momento sicuramente molto particolare, a quasi due mesi dall’omicidio di Samb Modou e Diop Mor per mano di un neofascista appartenente a Casa Pound, ma più in generale durante una fase in cui sempre più chiaramente emergono le coperture e gli appoggi che hanno consentito lo sdoganamento di gruppi come Casa Pound, appunto, Forza Nuova e affini.
Emergono però anche contatti e relazioni che si muovono su livelli differenti: ciò che in questi mesi sta accadendo a Roma rende l’idea di quanto sia grave la situazione che abbiamo davanti.
Si tratta di un intreccio tra istituzioni, ambienti malavitosi ed estrema destra che ha visto diversi ex-Nar esser chiamati ad occupare cariche pubbliche dalla Giunta Alemanno e l’innalzamento del livello dello scontro per il controllo del territorio che vede protagonisti diversi neofascisti che tra l’altro stanno dimostrando una certa facilità nel reperire armi.
Inquietante e preoccupante allo stesso tempo è la gambizzazione del neofascista Bianco ad opera di Giannotta, altro noto esponente neofascista e responsabile della sede ex-MSI di Acca Larentia dove, poche settimane fa ha presenziato tra gli altri, l’ex Ministro PdL Meloni.
A fronte di questa situazione, crediamo che chiunque si riconosca nei valori dell’antifascismo debba necessariamente farsi carico di pratiche quotidiane che si esprimano giorno per giorno, strada per strada, sostenendo poi attraverso la solidarietà tutti quei compagni che per il loro impegno antifascista hanno subito e continuano a subire processi e repressione.
Invitiamo quindi tutte le realtà politiche, sociali e sindacali, a dare la propria adesione a questo testo sottoscrivendolo e facendosi carico di divulgarlo il più possibile.
Invitiamo poi tutti a partecipare al presidio di solidarietà con gli undici antifascisti sotto processo in occasione dell'apertura del processo.

Giovedì 9 febbraio 2012 alle ore 9.30
di fronte al Tribunale di Firenze
in viale Guidoni a Novoli

L'antifascismo non si processa!
Ora e sempre Resistenza!


Firenze Antifascista

Per adesioni: processoantifa.fi@libero.it

domenica 29 gennaio 2012

2 febbraio 2012: arance di Rosarno, Mala Polizia e musica jazz

Alle 21.30 dopo la cena popolare Adriano Chiarelli presente Mala Polizia, un'inchiesta-verità sulle morti non chiarite, che svela tutti i retroscena degli abusi di potere delle forze dell'ordine.

“Gli interrogativi sollevati dalle vicende di Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva e degli altri venti casi, più noti e meno noti, trattati da Chiarelli nelle pagine di “Malapolizia”, sono tanti: come può un normale intervento di polizia trasformarsi in un omicidio di gruppo? Chi è l’uomo che sceglie di indossare la divisa? Chi sono le vittime? Che modello di polizia ci offre lo Stato al tempo della tolleranza zero e al tempo delle fiction sui bravi poliziotti?”


Dalle 22.30 in Sala Concerti.
Jam session di musica jazz. Il ricavato servirà per la costruzione di una sala prove per tutti all'interno del CPA Fi-Sud.

venerdì 27 gennaio 2012

La solidarietà del CPAFiSud per gli attivisti NoTav arrestati il 26 gennaio

Il CPAFiSud esprime tutta la propria solidarietà ai comitati di resistenza della Val Susa e ai compagni arrestati la mattina del 26 gennaio 2012 in varie città d'Italia.

Nel caso in cui non ci basti lo scempio della Val Susa, la militarizzazione di quel territorio, l'esasperazione e la repressione a cui da anni resistono i suoi abitanti, ancora una volta le forze repressive ci ricordano cos'altro possono mettere in campo. 26 arresti, in relazione all'assedio alle reti del cantiere TAV di Chiomonte del 3 luglio 2011, il tutto corredato della solita accusa per associazione a delinquere, metodo sempre più usato dalle questure per colpire ogni tipo di azione e rivendicazione collettiva come accaduto già in altre città d'Italia.
Sappiamo bene che quello di questa mattina è solo uno degli episodi della repressione che da anni va avanti contro il movimento NO TAV e contro tutti coloro che si oppongono alla costruzione di opere inutili e dannose per il nostro territorio come la linea Torino-Lione; innumerevoli infatti i compagni colpiti prima dai lacrimogeni e poi da fogli di via e divieti di dimora in valle mentre portavano la propria solidarietà e il proprio appoggio agli abitanti delle valli scempiate dalla TAV.
Per continuare a difendere gli interessi degli speculatori, dei mafiosi e dei padroni imprenditori sulle grandi opere, non si esita: 26 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 1 persona ai domiciliari, 15 obblighi di dimora da Torino a Palermo, per tentare ancora di spegnere la resistenza, quella resistenza che si è palesata il 3 luglio nell'assedio del cantiere della Torino Lione per gridare che di queste "grandi opere" sulla nostra pelle ne abbiamo piene le scatole e che continueremo a buttare giù tutte le reti e le sbarre che ci metteranno davanti, perché così sarà finché non saremo liberi dal controllo e liberi di vivere una vita al di fuori delle logiche del mercato e dello sfruttamento.

LA SOLIDARIETA' NON SI ARRESTA!!!
SOLIDARIETA' AI COMPAGNI ARRESTATI!
SOLIDARIETA' ALLA VALLE CHE RESISTE!

Centro Popolare Autogestito Firenze Sud

28 gennaio 2012 - From ska to stepper

martedì 24 gennaio 2012

1 febbraio 2012 - Assemblea cittadina di Firenze Antifascista

Dopo l’uccisione di Samb Modou e Diop Mor e il grave ferimento di altri tre senegalesi dei quali uno rischia di rimanere paralizzato per mano del neofascista Casseri appartenente a Casa Pound Pistoia.
In vista del Corteo Antifascista del 4 febbraio con partenza alle ore 16.00 da Piazza Dalmazia organizzato per ricordare le vittime della violenza fascista, per la chiusura di Casa Pound e tutti i covi fascisti, per negare agibilità politica a questi gruppi che proprio quel giorno sfileranno per le strade di Firenze.
In vista del presidio del 9 febbraio in solidarietà con gli 11 antifascisti sotto processo per i fatti di Via della Scala con appuntamento alle ore 9.30 in viale Guidoni a Novoli sotto il Tribunale di Firenze.

Firenze Antifascista organizza una assemblea cittadina per mercoledi 1 febbraio alle 21.30 presso la Casa del Popolo "Il Progresso", in Via Vittorio Emanuele II 131.

Per dar vita ad un momento di discussione fra tutte le realtà fiorentine che si riconoscono nei valori dell’antifascismo e di discussione tra le varie proprie proposte e posizioni che in queste settimane di iniziativa e mobilitazione stanno emergendo.
Un momento di avvicinamento alle date del 4 e del 9 febbraio con l’idea e l‘obiettivo di andare oltre queste scadenze e proseguire questo lavoro nei prossimi mesi.

sabato 21 gennaio 2012

4 febbraio 2012 - Manifestazione antifascista


MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA

Sabato 4 febbraio 2012 ore 16.00 Piazza Dalmazia

Il 4 febbraio, a poco più di un mese e mezzo dall’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, Firenze sarà costretta ad assistere allo svolgimento di una marcia neofascista.
Casaggi, Casa Pound e affini, gli stessi che hanno commemorato i franchi tiratori e festeggiato l’anniversario della marcia su Roma, scenderanno in piazza per ricordare i cosiddetti “martiri delle foibe” definendo come tali coloro che occuparono le terre slave, gli uomini della X MAS, i fedelissimi della Repubblica Sociale e i collaborazionisti nazisti.
L’ennesima manifestazione di revisionismo storico attraverso il quale i fascisti cercano continuamente di legittimarsi.
Il personaggio di spicco della giornata sarà l’ex Ministro del PDL Meloni, vecchia militante del Fronte della Gioventù: reduce dal “saluto romano” ai “camerati caduti” di Acca Larentia, la Meloni si appresta ancora una volta a scendere in piazza con quelle organizzazioni neofasciste che lei stessa, con il DDL sulle Comunità Giovanili, ha fatto in modo fossero lautamente finanziate.
Stiamo parlando di diversi milioni di euro di soldi pubblici che ogni anno finiscono nelle casse dei gruppi di estrema destra: forse ora sarà anche più facile capire come sia possibile che gruppi così piccoli riescano a permettersi un affitto in via Lorenzo il Magnifico (la vecchia sede di Casa Pound), un mutuo in banca per ristrutturare alcuni locali (via Frusa 27, la sede di Casaggi) o la stampa a colori di decine di migliaia di volantini come Casaggi ha fatto per organizzare questo corteo.
Un modo come un altro per dire che i fascisti, anche in tempi di crisi, non vanno affatto in crisi ma anzi, vengono protetti e finanziati perché chi ci governa sa benissimo quale compito e quale ruolo possano svolgere in una fase come quella attuale.
A loro è affidato il compito di dare seguito alla propaganda anticomunista, razzista e xenofoba con il fine di alimentare la “guerra tra poveri”, mettere gli uni contro gli altri lavoratori italiani e immigrati cercando di indebolire le rivendicazioni di chi lotta pensando che sia possibile uscire dalla crisi solo creando una società nuova, capace di superare la logica delle disuguaglianze, della guerra e dello sfruttamento.
Un compito che purtroppo non rimane sola pura teoria ma che si traduce nel ruolo dei provocatori o dei veri e propri squadristi nei confronti degli studenti che difendono il diritto allo studio e l’istruzione pubblica, nei confronti dei lavoratori in lotta per la difesa dei propri diritti e del proprio posto di lavoro e nei confronti degli immigrati come abbiamo visto accadere a Lucca, a Prato e anche a Firenze: ultima in ordine di tempo l’uccisione di Samb Modou e Diop Mor e il ferimento di altri tre senegalesi per mano del neofascista Casseri, militante di Casa Pound Pistoia.
Le istituzioni cittadine, sindaco Renzi, Questore e Prefetto, in questi anni non hanno fatto altro che contribuire a che questo clima razzista, autoritario e securitario si rafforzasse aprendo spazi di agibilità ai fascisti, reprimendo chi in città cerca di contrastarli come sta li a dimostrare il processo per i fatti di via della Scala che vede imputati 11 antifascisti, legittimando la caccia all’immigrato come “capro espiatorio” dei mali di questa società, criminalizzando tutti coloro che non si rendono consenzienti verso il progetto di devastazione della città e dei beni comuni.
Oggi, dopo le belle parole spese in seguito ai fatti del 13 dicembre, finita la kermesse politica, si apprestano ancora una volta ad autorizzare e avvallare l’iniziativa dei neofascisti: i responsabili politici della strage di piazza Dalmazia.

Proprio per questo rivolgiamo un appello a tutti coloro che credono che l’uccisione di Samb Modou e Diop Mor oltre ad essere stato un grave lutto, possa però rappresentare anche l’occasione per aprire finalmente gli occhi, e li invitiamo a scendere in piazza il 4 febbraio quando, partendo proprio da piazza Dalmazia, le strade di Firenze saranno attraversate da un grande corteo per ribadire che per i neofascisti di spazio non ce n’è e non ce ne dovrà più essere.

PER LA CHIUSURA DI CASA POUND E DI TUTTI I COVI FASCISTI
PER RICORDARE LE VITTIME DELLA VIOLENZA FASCISTA



Firenze Antifascista

venerdì 20 gennaio 2012

25 gennaio 2012 - Incontro con Saverio Ferrari

Firenze, 13 dicembre 2011. Samb Modou e Diop Mor vengono assassinati da un appartenente a Casapound.
Firenze, 4 febbraio 2012. Organizzazioni neofasciste promuovono nella nostra citta' un corteo.
Per cercare di capire dove e come si forma e si organizza l'aggregazione neofascista.



Mercoledi 25 gennaio



Ore 20.00 cena sociale

ORE 21.00 Incontro con Saverio Ferrari dell'Osservatorio sulle Nuove Destre, autore di Fascisti a Milano e Le nuove camicie brune.



giovedì 19 gennaio 2012

28 gennaio 2012 - Corteo contro la repressione

CONTRO LA REPRESSIONE SOLIDARIETÀ AI PRIGIONIERI E AI COMPAGNI DETENUTI PER MOTIVI POLITICI

Tortura, isolamento e pestaggi. Sono alcune delle pratiche che è costretto ad affrontare in ogni parte del mondo chi subisce la prigionia politica.
Il sistema carcerario si ristruttura in funzione di una sua sempre maggiore efficienza nel tentativo di distruzione della identità politica del prigioniero, di estendere la sofferenza ai familiari, di impedire o limitare la solidarietà esterna in una cinica e fredda visione della vendetta politica.
Si definiscono nuovi sistemi di differenziazione, si ridefiniscono circuiti speciali, si allargano ulteriormente i casi in cui è previsto il totale isolamento e si specializzano intere carceri a tale scopo.
Il “miglioramento” delle propria condizione passa attraverso una attenta valutazione dei propri comportamenti, va di pari passo con l'esaudire le richieste della controparte e vale a dire l'abbandono della propria identità politica, l'abiura, la dissociazione, la collaborazione.
Si allargano i casi in cui è prevista la carcerazione preventiva, aumenta a dismisura il ricorso a forme di carcerazione amministrativa e la realizzazione di strutture adibite a tale scopo e lo stesso ordine pubblico assume caratteristiche sempre più vicina ad una guerra interna sia nelle forme sia nel tipo di forze utilizzate.
Misure il cui fine è quello di far tacere la lotta e la resistenza dei popoli, dei lavoratori e degli studenti, di chi si ribella all'occupazione militare, allo sfruttamento e al modo di produzione capitalista, di chi attraversa i mari per un futuro migliore, di chi si oppone ai rigurgiti del fascismo.

Misure frutto della logica dell'emergenza entrate strutturalmente nell'ordinamento ordinario, troppo spesso accettate a fronte dello stato emotivo creatosi a seguito di specifici accadimenti o frutto delle esperienze nella gestione dell'ordine pubblico nelle aree di guerra. Dalle coste del Nord Africa all'Irlanda, dagli Usa alla Turchia, dall'America Latina all'Italia, dalla Palestina al Paese Basco la realtà non cambia. Nello stesso modo nessuno può dirsi ad oggi estraneo a tutto ciò, nessuno di coloro che lotta indipendentemente dalle forme assunte, in una fase in cui è sempre più evidente che le rivendicazioni di ampie fette di popolazione trovano una risposta unicamente nella repressione. Ogni comportamento è sempre più frequentemente etichettato come “eversivo” o “terrorista” e così anche la repressione assume le caratteristiche necessarie.
Per questi motivi lanciamo la data del 28 gennaio a Firenze come un momento di piazza nel quale aprire uno spazio a tutti i compagni, le realtà e le strutture che lavorano e si impegnano sul piano della solidarietà a livello internazionale, nazionale e locale. Uno spazio all’interno del quale portare la propria voce perché davanti alla repressione, alla detenzione e alla prigionia politica si rompa il silenzio.

SABATO 28 GENNAIO CORTEO
CONCENTRAMENTO ALLE ORE 15.30
IN PIAZZA SS. ANNUNZIATA

Comitato d’Amicizia con il Paese Basco, CPA fi-sud, Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos, Collettivo Politico di Scienze Politiche, Coordinamento Antifascista e Antirazzista Toscano, Associazione Amicizia Italo-Palestinese, Nuova Unità, PCL Toscana, Circolo “26 julio” dell’Ass. Naz. Di Amicizia Italia-Cuba, Federazione Toscana Partito dei CARC

per adesioni: ehlfirenze@autistici.org

martedì 17 gennaio 2012

20 gennaio 2012 - Serata di solidarietà per i fatti di Rignano

Venerdì 20 Gennaio al CPAFiSud, serata di solidarietà ed autofinanziamento per le spese legali degli otto compagni che scacciarono i fascisti di Forza Nuova da Rignano durante un loro attacchinaggio per le elezioni regionali del 2009.

Alle 21:00 Cena popolare
Dalle 22:30 Concerti reggae con Rastaboots, Jaguaribe, Ghettoblasta

Rilanciare la solidarietà!
Praticare l'antifascismo!

lunedì 16 gennaio 2012

Officine Cinematografiche: rassegna "Solo per i tuoi occhi" (16 gennaio - 25 giugno 2012)

Presso la >Sala Cinematografica Enrico Signori, ogni lunedì.
Unica proiezione ore 22.30, ingresso a sottoscrizione di 2 euro.

16 gennaio. Viaggio nella Luna (G. Melies), Un cane andaluso (L. Bunuel), L'astronave atomica del dottor Quatermass (V. Guest)
23 gennaio. L'uomo con la macchina da presa (D. Vertov)
30 gennaio. Una notte a Casablanca (A. Mayo): nel corso della serata festa con sfilata di bassa moda.
6 febbraio. Il terzo uomo (C. Reed)
13 febbraio. Lo straniero (O. Welles)
20 febbraio. Lo sconosciuto (T. Browning)
27 febbraio. Io ti salverò (A. Hitchkock)
5 marzo. Ultimatum alla Terra (R. Wise)
12 marzo. La cosa di un altro mondo (H. Hawks)
19 marzo. 2001 odissea nello spazio (S. Kubrick)
26 marzo. Il buco (J. Becker)
2 aprile. Un condannato a morte è fuggito (R. Bresson)
9 aprile. Profondo rosso (D. Argento)
16 aprile. La mosca (D. Cornenberg)
23 aprile. L'esperimento del Dott. K (K. Neumann)
30 aprile. Arancia meccanica (S. Kubrick)
7 maggio. Repulsion (R. Polanski)
14 maggio. 1975: Occhi bianchi sul pianeta terra (B. segal)
21 maggio. L'inquilino del terzo piano (R. Polanski)
28 maggio. Blade Runner (prima versione) (R. Scott)
4 giugno. Il fantasma del palcoscenico (B. De Palma)
11 giugno. Gli occhi di Laura Mars (I. Kershner)
18 giugno. Carrie, lo sguardo di Satana (B. De Palma)
25 giugno. L'occhio che uccide (M. Powell)

mercoledì 11 gennaio 2012

14 gennaio 2012 - Solidarietà con la guerra popolare in India

Ore 18.30 - Video intervista a Arundhati Roy, la nota scrittrice antimperialista, e un video sulla guerra popolare in India fino agli ultimi avvenimenti - l'assassinio del leader maoista Kishenji, responsabile dell'esercito popolare, i suoi funerali, lo sciopero generale realizzato il 3-4 dicembre.
Mostra fotografica e altro materiale informativo diretto in italiano e in altre lingue sulla lotta di liberazione guidata dai naxaliti indiani.

Ore 19.30 - Intervento di un esponente del comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India.
Nel corso dell'assemblea sarà letto un messaggio ai partecipanti del Partito Comunista Indiano maoista.

A segure cena popolare e concerto tributo a Bob Marley.

domenica 8 gennaio 2012

Fuori i fascisti da Firenze!

Il 17 dicembre, se pur con l’amarezza e la rabbia per l'uccisione di Samb Modou e Diop Mor, è stata per Firenze una giornata indubbiamente importante. Più di 20mila persone hanno sfilato in corteo da Piazza Dalmazia al centro di Firenze mostrando la propria solidarietà alla Comunità Senegalese e ai familiari delle vittime della violenza fascista. Ma se la presenza dei fascisti nella nostra città si è concretizzata in un modo così drammatico è anche importante sottolineare come proprio i fascisti rappresentano per molti un problema che non nasceva certo quel giorno: altre volte in passato hanno aggredito immigrati, ma lo hanno fatto anche ai danni degli studenti durante le occupazioni e le iniziative nelle scuole e nelle università, lo fanno contro i lavoratori che scioperano o occupano la propria fabbrica per salvare il proprio posto di lavoro e rivendicare i propri diritti.

Negli ultimi anni i fascisti avevano già ucciso: Davide Cesare, 26enne, ucciso a Milano nella notte tra il 16 e il 17 marzo del 2003, Renato Biagetti, stessa età, ucciso all'alba del 27 agosto del 2006 all'uscita da una festa vicino a Roma, Nicola Tommasoli, 29enne, ucciso a Verona il 5 maggio 2008. Uccisi perché ANTIFASCISTI.
Il 17 dicembre all’interno del corteo non si contavano gli striscioni, i cartelli e gli slogan contro il razzismo, contro il fascismo e per la CHIUSURA di Casa Pound e degli spazi all’interno dei quali i fascisti si ritrovano e si organizzano.
Oggi però è lecito chiedersi cosa sia realmente cambiato e domandarsi come fare in modo che quello slogan non rimanga tale ma riempirlo di contenuti e tradurlo nella pratica.

Per quanto ci riguarda chiudere le sedi dei fascisti vuol dire non concedere loro alcuno spazio di agibilità politica ed escluderli da qualsiasi tipo di iniziativa o dibattito che per loro rappresentano sempre una vetrina dove far propaganda delle proprie idee e aprire invece questi spazi a chi è portatore dei valori dell’antifascismo e in questa direzione vuole proseguire il proprio lavoro anche in termini culturali.
CHIUDERE le sedi fasciste vuol dire quindi creare in città e attorno alle sedi stesse un clima tale che spinga anche quei pochi che oggi le frequentano a non andarci più e fare in modo che le iniziative che i fascisti organizzano vadano deserte.

In questi anni la Firenze Antifascista non è stata certo a guardare: proprio a Firenze infatti, il 9 Febbraio si terrà l'udienza di primo grado contro alcuni compagni che nel maggio del 2009 furono fermati in Via della Scala dalla polizia e accusati di voler impedire ad una squadraccia di fascisti di scorrazzare indisturbati per la città, armati di spranghe e manganelli, pronti a consumare l'ennesima vigliacca aggressione nel centro di Firenze dopo che già avevano spaccato la testa ad un ragazzo che usciva dal concerto della Banda Bassotti.
Ai compagni che andranno a processo il 9 Febbraio e a tutti coloro che ancora pagano la propria opposizione al fascismo con perquisizioni, arresti e denunce porteremo la nostra solidarietà così come l'abbiamo portata in piazza il 17 Dicembre alla Comunità Senegalese, una solidarietà che, sappiamo bene, non possiamo aspettarci dalle istituzioni che da sempre finanziano e favoriscono i gruppi di estrema destra e condannano chi, chiaramente, combatte la violenza fascista.

Abbiamo visto poi come Questura e Prefettura si dimostrano efficienti nel condannare antifascisti e immigrati, mentre quando si tratta dei fascisti questi possono fare parate di revisionismo e mistificazione della storia, inneggiando ai franchi tiratori e ai repubblichini, come la destra fiorentina si appresta a fare il 4 febbraio, giorno di un'infame manifestazione in ricordo delle foibe, ennesima vetrina di mera propaganda fascista. Manifestazione organizzata da quegli stessi gruppi, Casapound, Casaggi e quant'altro, che continuano a diffondere l'odio razzista nelle nostre città.
Per non dimenticare Samb Modou e Diop Mor e tutte le vittime della violenza fascista.

Firenze Antifascista

venerdì 6 gennaio 2012

Il Cinema Universale d'essai (1974-1989): una rassegna in tema

Si dice che il Cinema Universale d'essai, attivo a Firenze in via Pisana dal 1974 al 1989, sia stato un locale cinematografico unico nel suo genere.
Unico nel suo genere per diverse ragioni. Tra le quali, il fatto che lo spettacolo era il pubblico...
Sul Cinema Universale sono stati scritti libri e girati documentari: le proiezioni venivano scelte dagli spettatori e il calendario fissato di mese in mese.
Al CPAFiSud inizia l'otto gennaio 2012, ogni domenica con aperitivo alle 20.00 ed inizio proiezioni alle 22, una rassegna cinematografica di cui faranno parte le pellicole più richieste dai frequentatori dell'Universale.
Si inizia l'otto con Taxi driver e si prosegue il quindici con Easy rider.
A seguire Fragole e sangue, The Blues Brothers, Cane di paglia, Shining, Sid e Nancy, Full metal jacket, Zabriskie point, The warriors, 900, Berlinguer ti voglio bene, Tommy, Stati di allucinazione, Miranda, Harlot e Maude, Pat Garrett e Billy the Kid, Il cacciatore, Viaggio allucinante.

La cronologia la scegliete voi.

domenica 1 gennaio 2012

2012

...Sì, il dolce c'era.
C'erano anche centoquaranta e più persone, a salutare un duemila e dodici più che mai all'insegna del più assoluto DEGRADO e della più completa INSICUREZZA.

...O provateci voi, se vi riesce.