martedì 22 maggio 2012

Acqua bene comune: il CPA aderisce alla campagna di obbedienza civile

Il CPAFiSud aderisce alla campagna di obbedienza civile per l'acqua bene comune.
Lo sportello per la campagna organizzato dal CPAFiSud è in funzione ogni martedi dalle ore 19.30 alle ore 22.30, in via Villamagna 27A.


Perché una campagna di obbedienza civile?

Con la vittoria del 2° quesito referendario del 12 giugno 2011 è stata abrogata la norma che prevede la “remunerazione del capitale”, pari al 7% del capitale investito. Il referendum è stato proposto per far valere un principio chiaro: nella gestione dell’acqua non si devono fare profitti. E la risposta dei cittadini (95,8% a favore della cancellazione del profitto) non può lasciare alcun dubbio sull’opinione, praticamente unanime, del popolo italiano.

Quanto incide la “remunerazione” sulle nostre bollette?

Tale cifra, indicata nei piani d’ambito, è calcolata sulla base degli investimenti realizzati e di quelli previsti nell’anno solare di riferimento. Essa incide sulle bollette per una percentuale che oscilla, a seconda del Piano d’Ambito e del Piano degli Investimenti in esso contenuto, fra il 10% e il 25%, variando da un anno all’altro.

Qual è stato l’effetto del referendum sulla “remunerazione”?

L’effetto del voto di giugno è scritto molto chiaramente nella sentenza di ammissibilità del 2° quesito referendario (26/2011), nella quale La Corte costituzionale afferma che “la normativa residua è immediatamente applicabile” e “non presenta elementi di contraddittorietà”. Quindi i gestori avrebbero dovuto, dal 21 luglio 2011, data di abrogazione delle leggi oggetto di referendum, adeguare le tariffe all’esito referendario. Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, tramite i Comitati territoriali locali, ha già inviato a diverse AATO (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale) d’Italia e per copia conoscenza ai relativi Sindaci, la diffida ad applicare con tempestività l’esito del referendum abrogativo, eliminando dalla tariffa idrica la quota di remunerazione del capitale investito.

Dal 21 luglio a oggi sono passati più di 6 mesi e tutti i gestori del servizio idrico italiano hanno ignorato con pretestuose argomentazioni l’esito referendario.

Ignorano la volontà popolare

Può essere accettato che un istituto di rango Costituzionale come il referendum abrogativo, elemento fondamentale del nostro sistema democratico, possa essere ignorato e umiliato (ignorando e umiliando un intero popolo) in modo così plateale?
Secondo noi non può essere accettato.
Per questo chiediamo a tutti i cittadini italiani, utenti del servizio idrico, di aderire alla campagna di “obbedienza civile”.

In cosa consiste la campagna di “obbedienza civile”?

La campagna di “obbedienza civile” è semplice; essa consiste nel pagare le bollette dell’acqua applicando una riduzione pari alla componente di costo della “remunerazione del capitale investito”, chiedendo contestualmente il rimborso della relativa quota per le fatture pagate a partire dal 21 luglio 2011.
Eliminando la voce “remunerazione” non si mette a rischio il servizio idrico.
La stessa Corte Costituzionale ha chiarito questo punto, scrivendo nella sentenza di ammissione del secondo referendum che: “[…] mediante l’eliminazione del riferimento al criterio della «adeguatezza della remunerazione del capitale investito», si persegue, chiaramente, la finalità di rendere estraneo alle logiche del profitto il governo e la gestione dell’acqua.[…] persistendo la nozione di tariffa come corrispettivo, determinata in modo tale da assicurare «la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio[...]”
Quindi eliminare la quota di remunerazione equivale ad eliminare il profitto garantito al gestore, continuando a pagare una tariffa in grado di coprire i costi operativi e gli investimenti necessari.

Come si attua la campagna di “obbedienza civile”?

Gli utenti che intendono aderire alla campagna di “obbedienza civile” devono, anzitutto, far pervenire al gestore e all’ATO competente una “dichiarazione/reclamo”, nella quale informano che provvederanno a decurtare le bollette del servizio idrico della componente “remunerazione del capitale investito” e contestualmente richiedono il rimborso della percentuale eventualmente già versata per i periodi successivi al 20 luglio 2011. Così facendo avranno “tutte le carte in regola” per pagare la bolletta in forma ridotta (sottraendo il costo della remunerazione).

Elenco Sportelli Campagna di “Obbedienza civile” Firenze e Provincia

Firenze
Q1:
Lunedi e venerdì dalle 17.00 alle 18:00 via dei pilastri 41/r presso Cobas Scuola – 055241659
Mercoledì dalle 17.30 alle 19.30 via dei Pepi 36/r presso Cobas

Q2:
Venerdi dalle 17:00 alle 19:30 via Roccateddalda 277 presso Fondo Comunista

Q3:
Martedì dalle 16:00 alle 17:30 via marsuppini 7 presso GAS Ricorboli Solidale
Martedi dalle ore 19.30 alle ore 22.30 in via Villamagna presso CPA FiSud

Q5:
Lunedì dalle 17:30 alle 19:00 via ragazzi del'99 n° 44 presso Confederazione Cobas

Figline val d’Arno:
Venerdì dalle ore 17.00 alle ore 19.00 via Egisto Sarri 19 presso fondo privato
Reggello:
Mercoledì dalle ore 18.00 alle ore 19.30 via Gramsci 13 presso Associazione Terra Libera Tutti
sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00 via Gramsci 13 presso Associazione Terra Libera Tutti
Incisa:
Venerdì dalle ore 15.30 alle 17.30 via Olimpia 43 (dietro Coop) presso Associazione Circuito Corto
Rignano:
Giovedì dalle ore 16.00 alle 18.00 piazza dei Martiri presso Circolo Arci (sopra Coop)

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