domenica 11 marzo 2012

Vogliono farci fuori? Matteo, inventane un'altra...!

Una scena estiva di ordinaria dismissione in via Villamagna.


"...Bona Matte, ci si...!"

Ora tocca a noi dire la nostra. Ma su che cosa? Ma come non la sai l'ultima di Renzino...
Dodici immobili di proprietà comunale saranno messi in vendita per dare così un pò di soldi alle magre casse dell'amministrazione fiorentina. Da quanto emerso da alcuni articoli dei quotidiani locali, oltre alla ex scuola di Via Villamagna, occupata ed autogestita dal CPA Fi-sud dal 2001 in seguito allo sgombero dell'area ex Longinotti in viale Giannotti, nella lista compaiono anche l' area Mercafir, per fare posto al nuovo stadio ed invogliare Della Valle ad allestire una squadra che faccia un pò meno pena dell'attuale, l' ex Meccanotessile e l' ex Teatro Comunale oltre alle macerie dell'ex ristorante Le Rampe e di Villa di Rusciano.
Queste eventuali vendite, con annesse varianti per il loro possibile riutilizzo, potranno essere fatte grazie al decreto " Salva Italia " del governo Monti. La valutazione dell' attuale amministrazione ci ricorda quella della scorsa. Infatti, se quella presieduta da Domenici considerava l'area occupata dal CPA un 'area dismessa (eludendo la realtà che invece vedeva l'area ex-Longinotti in piena attività), quella presieduta da Renzino, ci mette in compagnia di luoghi realmente abbandonati e/o fatiscenti.
Abbiamo sicuramente due idee opposte su cosa vuol dire riqualificazione. Per quanto ci riguarda una scuola lasciata abbandonata da anni, dove attualmente per l'impegno di un gruppo di giovani e meno giovani sono presenti un cinema, un teatro, una sala concerti, una sala prove, dove si svolgono decine di iniziative politiche e culturali di solidarietà concreta con chi è colpito da questa crisi, dove si svolgono corsi gratuiti di lingua italiana per stranieri, corsi di musica, è RIQUALIFICAZIONE. Non lo sono sicuramente le svendite del patrimonio pubblico ai privati, le devastazioni del TAV, le iniziative-immagine del caro sindaco. Ovviamente non ci stupiamo affatto. Anzi, la notizia di questi giorni è la conferma di quanto il sindaco si proponeva fin dai tempi del suo programma elettorale: mettere fine all'esperienza politica e aggregativa del CPA (esperienza che, è bene ricordarlo, va avanti dal 1989). Ma siccome il "rottamatore" non è ancora riuscito a trovare un motivo a cui attaccarsi per giustificare uno sgombero, ha pensato bene di poter scaricare la patata bollente ad un fantomatico acquirente.
In tutta questa vicenda non poteva poi mancare il ritrovamento di una scritta "minacciosa" nei confronti del sindaco, peraltro presente da mesi, rispolverata, chissà da chi, e ben utilizzata per confezionare una bella storiella ad uso e consumo di una stampa compiacente, che non riuscirà in nessun modo a rendere questo sindaco "vittima di niente", al di là della strumentale solidarietà bipartisan.

Quanto avvenuto con la vendita di Via dè Conciatori, (cogliamo l' occasione per rinnovare la nosta solidarietà agli occupanti sgomberati) ci impone di non sottovalutare affatto quanto passa per la testa del sindaco. Ma ... se lui ritiene che all'interno dello stabile di Via Villamagna 27a non ci sia vita, noi invece sappiamo riconoscere le responsabilità politiche di proposte e decisioni ed ovviamente non mancheremo di far sentire la nostra voce in tutte quelle occasioni che valuteremo opportune per contrastare le smattate dell'amministrazione.
Ringraziamo, fin da ora, quanti hanno già espresso la loro solidarietà.

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