Il 29 giugno del 2009 a Viareggio esplose un treno che causò 32 morti oltre a numerosi feriti ed alla distruzione di numerose abitazioni. Il tentativo portato avanti da più parti, Ferrovie in primis, di far passare quanto avvenuto come " un tragico incidente ", è stato contrastato in modo determinato da tanti abitanti di Viareggio, a partire dai familiari delle vittime e da alcune associazioni nate per dare verità e giustizia su quanto accaduto. Le Ferrovie non contente di essere in prima fila nel progetto TAV, nell'affossare il diritto alla mobilità per i pendolari ecc.. ora attacca anche chi è impegnato nel sostenere la battaglia che in tanti portano avanti a Viareggio. Riccardo Antonini, da tempo impegnato per la salvaguardia dei diritti dei ferrovieri, consulente dei familiari delle vittime, non solo è stato diffidato ma ha anche subito una contestazione disciplinare (anticamera di un quasi certo licenziamento ) con l'intento che lasci il proprio impegno.
Crediamo che un aspetto fondamentale della lotta quotidiana che in tanti ci troviamo ad affrontare contro il peggioramento delle condizioni di vita, consista nella solidarietà verso coloro che sono colpiti da intimidazioni, repressione e minacce:
- esprimiamo la più totale ed incondizionata solidarietà ad Antonini, estesa ovviamente ai familiari della vittime;
- riteniamo del tutto legittima la battaglia che viene portata avanti per la verità e giustizia su quanto accaduto il 29 giugno del 200;
- facciamo nostra la richiesta di dimissioni nei confronti dei vertici aziendali di Ferrovie a partire dall'ad Moretti e per la cessazione immediata di qualunque forma di pressione nei confronti di chi è impegnato in questa importante battaglia.
Crediamo che un aspetto fondamentale della lotta quotidiana che in tanti ci troviamo ad affrontare contro il peggioramento delle condizioni di vita, consista nella solidarietà verso coloro che sono colpiti da intimidazioni, repressione e minacce:
- esprimiamo la più totale ed incondizionata solidarietà ad Antonini, estesa ovviamente ai familiari della vittime;
- riteniamo del tutto legittima la battaglia che viene portata avanti per la verità e giustizia su quanto accaduto il 29 giugno del 200;
- facciamo nostra la richiesta di dimissioni nei confronti dei vertici aziendali di Ferrovie a partire dall'ad Moretti e per la cessazione immediata di qualunque forma di pressione nei confronti di chi è impegnato in questa importante battaglia.
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