mercoledì 18 agosto 2010

Francesco Cossiga

Il 17 agosto in via Villamagna si è brindato.
Di sprecar tempo e fiato in ponderate analisi, piagnistei, necrologi e onoridellearmi a un elemento del genere non s'è trovato né la voglia né il perché.
SI è brindato perché questo qui era uno che faceva pestare la gente e te lo veniva a dire alla televisione, tra i sorrisi compiacenti della peggior feccia in cravatta che questo paese abbia mai prodotto.
Si è brindato perché questo qui era uno che s'alzava la mattina e ti diceva pari pari che c'era il suo bell'esercito parastatale di mercenari pronto a qualsiasi evenienza perché fosse chiaro a chiunque avesse la minima obiezione che ci avrebbe pensato lui a mettere le cose a posto. A mettere le cose a posto con quei sistemi che son tanto piaciuti a quello che parla bene, che a Genova stava in cabina di regia e che ora invece fa i dispettini al regista.
Si è brindato perché questo qui ha rappresentato l'entrata nella società dello spettacolo del Corpo di Ballo dei Celerini Robotizzati, dei Mercenari Patriottici e degli Stragisti Pragmatici. Un corpo di ballo ad Ammirazione Obbligatoria altrimenti passi da "compartecipatore psichico", che si è trasformato in qualcosa visto a Genova ed a Napoli, rivisto con gli studenti e i No-Tav, in Campania e coi terremotati dell'Aquila.
Si è brindato, qualcuno, con la speranza che in una qualche piazza da qualche parte chissà dove, ci sia una ragazza che lo vede arrivare tronfio e con la feluca, e che gli faccia uno sgambetto da fargli prendere una musata in terra. E gli dica, poi: Vieni un po' qui a dirmelo in faccia "abbbbiammmo le arrrmmmi"; vieni, vieni che se ne ragiona un po' come dico io.

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