ARRESTI A FIRENZE.
LA REPRESSIONE NON FERMERÁ LA LOTTA.
La mattina di lunedì 13 ci é arrivata la notizia di una nuova operazione contro il movimento studentesco e antagonista fiorentino e milanese: sono state inquisite 16 persone di cui uno è in carcere, 7 agli arresti domociliari e altri 9 hanno l'obbligo di firma. Così, tra maggio e giugno, più di 100 persone sono state indagate e 35 hanno limitata, in un modo o nell'altro, la propria libertà.
Dai Paesi Baschi, l'organizzazione internazionalista Askapena e il collettivo studentesco nazionale Ikasle Abertzaleak, vogliamo, prima di tutto, esprimere la nostra solidarietà alle compagne e compagni indagati in queste operazioni repressive. Compagne e compagni che nei loro luoghi di studio, di lavoro,nei quartieri, centri sociali e paesi lottano e combattono a fianco dei settori popolari contro il sistema oppressore e sfruttatore.
In più vogliamo dennunciare l'ondata repressiva che negli ultimi mesi ha coinvolto numerosi compagni e compagne in tutta Italia. Osserviamo con preoccupazione come lo stato italiano stia applicando una legislazione repressiva di carattere preventivo contro i movimenti popolari che esprimono il proprio dissenso e propongono alternative di classe; con misure sproporzionate e retate di massa.
Così, la “democrazia” italiana, come tante altre “democrazie” occidentali che attaccano altri paesi con la scusa di difendere dei diritti civili e democratici, li nega sistematicamente nel proprio territorio. Arrestando e reprimendo con varie misure i settori piu attivi della propria società, e in particolar modo, il movimento studentesco, ovvero, coloro che costruiranno un futuro diverso.
Da Euskal Herria, in nome del movimento popolare basco, va il nostro abbraccio rivoluzionario alle compagne e compagni indagate/i, e ai loro amici e famigliari, fratelli e sorelle di lotta con i quali abbiamo avuto l'opportunità di lottare e con i quali continueremo a lottare.
Askapena e Ikasle Abertzaleak.
14 giugno 2011.
LA REPRESSIONE NON FERMERÁ LA LOTTA.
La mattina di lunedì 13 ci é arrivata la notizia di una nuova operazione contro il movimento studentesco e antagonista fiorentino e milanese: sono state inquisite 16 persone di cui uno è in carcere, 7 agli arresti domociliari e altri 9 hanno l'obbligo di firma. Così, tra maggio e giugno, più di 100 persone sono state indagate e 35 hanno limitata, in un modo o nell'altro, la propria libertà.
Dai Paesi Baschi, l'organizzazione internazionalista Askapena e il collettivo studentesco nazionale Ikasle Abertzaleak, vogliamo, prima di tutto, esprimere la nostra solidarietà alle compagne e compagni indagati in queste operazioni repressive. Compagne e compagni che nei loro luoghi di studio, di lavoro,nei quartieri, centri sociali e paesi lottano e combattono a fianco dei settori popolari contro il sistema oppressore e sfruttatore.
In più vogliamo dennunciare l'ondata repressiva che negli ultimi mesi ha coinvolto numerosi compagni e compagne in tutta Italia. Osserviamo con preoccupazione come lo stato italiano stia applicando una legislazione repressiva di carattere preventivo contro i movimenti popolari che esprimono il proprio dissenso e propongono alternative di classe; con misure sproporzionate e retate di massa.
Così, la “democrazia” italiana, come tante altre “democrazie” occidentali che attaccano altri paesi con la scusa di difendere dei diritti civili e democratici, li nega sistematicamente nel proprio territorio. Arrestando e reprimendo con varie misure i settori piu attivi della propria società, e in particolar modo, il movimento studentesco, ovvero, coloro che costruiranno un futuro diverso.
Da Euskal Herria, in nome del movimento popolare basco, va il nostro abbraccio rivoluzionario alle compagne e compagni indagate/i, e ai loro amici e famigliari, fratelli e sorelle di lotta con i quali abbiamo avuto l'opportunità di lottare e con i quali continueremo a lottare.
Askapena e Ikasle Abertzaleak.
14 giugno 2011.
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