domenica 19 giugno 2011

Arresti del 13 giugno 2011: comunicato di Arbeschida Sarda

Lo scorso 13 giugno, a Firenze, sedici tra compagni e compagne italiani hanno visto il loro sonno turbato dall'arroganza e dalla prepotenza della macchina repressiva dello stato.

Alle 6 di mattina la DIGOS è irrotta nei loro appartamenti e oggi, mentre scriviamo, sei di loro sono obbligati agli arresti domicilari, senza la possibilità di comunicare con nessuno. Ad altri nove è stato invece notificato l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria: ovvero la costrizione di firmare in un commissariato più volte a settimana. Lo stesso giorno, a Milano, un compagno è stato incarcerato a S. Vittore.

Per uno stato ipocrita come quello italiano, dove mafiosi, massoni e fascisti muovono indisturbati le redini dei settori strategici dell'economia e della politica, i "nemici delle istituzioni" sono ancora una volta quelle persone che ogni giorno, con tenacia e coerenza, cercano di sradicare le contraddizioni di questa società malata, smascherandone le ingiustizie e combattendone i mille fascismi che si annidano in essa.

Arbeschida Sarda è vicina ad ogni compagno fermato e, condannando fermamente questo attacco, esprime massima solidarietà nei confronti del CPA, una delle poche realtà italiane sempre pronte a sostenere senza sconti nè condizioni la causa del popolo sardo e di tutti popoli in lotta per la propria autodeterminazione.

Contr'a·i cust'istadu de meres e fascistas...libertade pro sos cumpanzos italianos!

Arbeschida Sarda - Circoli degli emigrati sardi anticolonialisti

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