domenica 19 giugno 2011

Arresti del 13 giugno 2011: comunicato dei CARC (Toscana)

15.06.11

Dalla segreteria federale toscana

Opponiamoci alla persecuzione del movimento studentesco e antagonista fiorentino da parte di Questura e polizia politica di Firenze.

Solidarietà e sostegno ai 16 compagni dei collettivi studenteschi, del CPA e di Villa Panico vittime della persecuzione poliziesca messa in atto dal Questore di Firenze: la loro “colpa” è stata quella di essere diventati un punto di riferimento nelle mobilitazioni degli ultimi anni.

Il 13 giugno la polizia politica (DIGOS) ha fatto irruzione nelle abitazioni di 16 persone accusate di aver preso parte alla mobilitazione in solidarietà con gli studenti arrestati a decine nel mese di maggio. Il risultato di questa operazione repressiva è stato di un ragazzo rinchiuso nel carcere di San Vittore, 6 agli arresti domiciliari e 9 con l’obbligo di firma. Quindi ad oggi (con le operazioni repressive di maggio e giugno) a Firenze ci sono più di 90 denunciati e indagati tra gli studenti universitari, medi e i compagni del CPA e di Villa Panico.
Questa imponente operazione repressiva è un grave attacco alla libertà di espressione e di manifestazione, è un attacco intollerabile a chi lotta con passione e determinazione per difendere una scuola pubblica decente, a chi lotta contro la guerra e le aggressioni imperialiste verso i popoli oppressi o contro la riabilitazione del fascismo nel nostro Paese.
Questa è la stessa repressione che ha colpito con arroganza i richiedenti asilo di origine somala, eritrea ed etiope, sgomberati con la forza mentre chiedevano pacificamente quello che era un loro diritto. Questo è il volto della città di Firenze retta dal sindaco antidemocratico Matteo Renzi! Gli studenti e le realtà di lotta fiorentine sono state colpite così duramente perché hanno fatto diventare un problema di ordine pubblico la protesta contro la Riforma Gelmini e l’attacco al diritto allo studio. La loro protesta ha colpito nel segno e ha messo in difficoltà un sistema che non è più in grado di dare risposte alle esigenze di lavoratori, studenti, precari e pensionati. Questa classe dirigente marcia e allo sbando non riesce a dare risposte diverse dalla repressione, il carcere e le manganellate.
Sosteniamo la giusta lotta dei collettivi studenteschi e di spazi sociali come il CPA e Villa Panico!!! I compagni che lottano per un mondo migliore devono essere un orgoglio per una città come Firenze, medaglia d’oro alla Resistenza!!!
Anche di fronte alla repressione bisogna essere all’attacco, con la convinzione di chi rappresenta il futuro, di chi rappresenta le aspirazioni migliori delle masse popolari italiane: cioè di chi lotta per un lavoro, un’assistenza sanitaria pubblica di buon livello, un’istruzione pubblica e accessibile a tutti, una pensione dignitosa, di chi vuole un mondo senza guerre e senza devastazione ambientale.
L’esperienza ci insegna che è possibile rovesciare la repressione contro chi l’ha orchestrata. Nell’ottobre del 2009 a Pistoia il Questore Maurizio Manzo creò una montatura per colpire quelle realtà (P-Carc, Movimento Antagonista Livornese, Anarchici pistoiesi e Brisop) che erano determinate a costituire un coordinamento contro le ronde razziste di Maroni. Questo procedimento portò allora all’arresto di 7 compagni, ma la battaglia determinata che si è sviluppata per la loro assoluzione ha inferto un duro colpo agli elementi reazionari e fascisti che hanno collaborato a sostenere la montatura del Questore Manzo. Il PM Luigi Boccia, accusatore dei compagni, ha dovuto abbandonare il caso perdendo ogni credibilità di fronte al Tribunale. Il fascista Massimo Dessì, che per accusare i compagni ha fatto una falsa testimonianza, è stato costretto a ritirarsi in Ungheria dal momento che a Pistoia ormai aveva terra bruciata intorno. Anche per gli altri due testimoni (Marco Lucarelli e Michele Romondia), fascisti di Casa Pound come il Dessì, le cose non sono andate bene: hanno dovuto chiudere la pizzeria in cui lavoravano a causa delle cattiva pubblicità che si sono fatti. La montatura di Manzo, colpito da infarto il mese scorso, si è rivoltata contro il Questore: forse credeva di poter fare a Pistoia lo stesso (e di più) di quello che ha fatto a Lucca, dove i nazisti dei Bulldog (tifoseria della Lucchese) e il loro capo Andrea Palmeri hanno svolto la loro azione criminale liberamente sotto il suo sguardo benevolo.
Allo stesso modo la mobilitazione che si è sviluppata in seguito all’arresto (nel luglio 2009) di un compagno del P-Carc e uno dell’ASP dopo la ronda popolare antifascista e antirazzista a Marina di Massa, ha portato all’allontanamento dal proprio incarico dell’Ispettore DIGOS Angelo Valentini, ormai smascherato come elemento provocatore e antidemocratico.
Gli insegnamenti che traiamo da queste esperienze concrete sono utili per tutti quelli che oggi si trovano a fronteggiare la repressione. Affrontiamo insieme questa battaglia e passiamo dalla difensiva all’attacco, trasformando la lotta contro la repressione in lotta per un governo di emergenza popolare: solo così potremo contrastare in modo efficace e duraturo la deriva reazionaria che sta imperversando a Firenze e in altre città d’Italia. Sfruttiamo il vento nuovo che sta soffiando nel nostro Paese (soprattutto in seguito ai risultati elettorali di Napoli e Milano e ai risultati del referendum) e che sta alimentando la fiducia nella masse popolari.
Vincere è possibile, è possibile trasformare la repressione in un’ulteriore spinta alla mobilitazione!!!
Alimentiamo con la nostra lotta l’ingovernabilità per chi è emanazione degli interessi della corte pontificia e dei padroni!
I Consiglieri e i soggetti istituzionali, che si rifanno ai valori di democrazia e di civiltà strappati ai padroni con la Resistenza antifascista devono portare nelle sedi istituzionali questa battaglia e sfruttare la propria posizione di eletti per difendere il diritto al dissenso, a manifestare.
Uniamo la mobilitazione contro gli arresti di questi ultimi due mesi a Firenze con quella contro la montatura del Questore manzo a Pistoia (il 9 luglio comincerà il processo contro i compagni che hanno portato la loro solidarietà davanti al carcere Santa Caterina di Pistoia: con l’accusa di presidio non autorizzato), con quella che colpisce da anni la carovana del nuovo PCI. Partecipiamo alla prossima udienza che si terrà al Tribunale di Bologna il 13 luglio!!! Firmiamo gli appelli “NO alla persecuzione dei comunisti” e “vigilanza democratica” che si possono trovare sul sito www.carc.it
Firmiamo l’appello per la libertà di dissenso che si trova sul sito del CPA!!!
Solidarietà e sostegno a Nuri Ahusain, ricercatore Libico presso l’università di scienze politiche a Pisa arrestato insieme ad altri 2 studenti Libici dalla Digos di Perugia per aver sostenuto l’illegittimità del governo ribelle di Bengasi e aver manifestato il suo sostegno a Gheddafi: questo è ciò che si chiama “reato di opinione”, usato ampiamente durante il fascismo!!!

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