Solidarietà alle e ai compagni arrestati a Firenze e Milano
Lo scorso 13 giugno, la polizia italiana ha eseguito un'operazione a Firenze e Milano, il cui risultato sono una carcerazione, 6 arresti domiciliari, e 9 obblighi di firma, per motivazioni riconducibili alla solidarietà espressa per l'ondata di arresti avvenuta il 4 maggio scorso: le nuove misure cautelari rappresentano l'allargamento della stessa inchiesta per associazione a delinquere, che a oggi vede indagati circa 100 compagni.
Non ci occorre nemmeno sapere quale siano formalmente le accuse pretestuose mosse contro i compagni arrestati: risulta chiaro e lampante che si tratta dell'ennesimo tentativo di sancire che non ci devono più essere spazi possibili per alcuna forma di dissenso.
Ci sentiamo doppiamente colpiti: perchè, come molti altri, siamo i bersagli di queste operazioni repressive che lo stato italiano inscena per convincerci che l'unica alternativa al silenzio è la galera; e inoltre perchè alcuni fra i compagni arrestati condividono con noi il percorso di solidarietà col Paese Basco e con la rete Euskal Herriaren Lagunak.
Questi arresti sono un attacco diretto alla pratica della solidarietà: ebbene, non ci lasceremo zittire; la solidarietà è la nostra arma, e la useremo fino in fondo contro il regime totalitario che oggi pretende di prosperare su questa repressione.
Solidarietà alle e ai compagni arrestati !
Tutti liberi ! Tutte libere !
17 giugno 2011
Rete Euskal Herriaren Lagunak
(Amici e Amiche del Paese Basco) - Italia
Lo scorso 13 giugno, la polizia italiana ha eseguito un'operazione a Firenze e Milano, il cui risultato sono una carcerazione, 6 arresti domiciliari, e 9 obblighi di firma, per motivazioni riconducibili alla solidarietà espressa per l'ondata di arresti avvenuta il 4 maggio scorso: le nuove misure cautelari rappresentano l'allargamento della stessa inchiesta per associazione a delinquere, che a oggi vede indagati circa 100 compagni.
Non ci occorre nemmeno sapere quale siano formalmente le accuse pretestuose mosse contro i compagni arrestati: risulta chiaro e lampante che si tratta dell'ennesimo tentativo di sancire che non ci devono più essere spazi possibili per alcuna forma di dissenso.
Ci sentiamo doppiamente colpiti: perchè, come molti altri, siamo i bersagli di queste operazioni repressive che lo stato italiano inscena per convincerci che l'unica alternativa al silenzio è la galera; e inoltre perchè alcuni fra i compagni arrestati condividono con noi il percorso di solidarietà col Paese Basco e con la rete Euskal Herriaren Lagunak.
Questi arresti sono un attacco diretto alla pratica della solidarietà: ebbene, non ci lasceremo zittire; la solidarietà è la nostra arma, e la useremo fino in fondo contro il regime totalitario che oggi pretende di prosperare su questa repressione.
Solidarietà alle e ai compagni arrestati !
Tutti liberi ! Tutte libere !
17 giugno 2011
Rete Euskal Herriaren Lagunak
(Amici e Amiche del Paese Basco) - Italia
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