Martedì 20 novembre 2012, dalle ore 17:30 alle 20:00 a Firenze in Piazza della Repubblica.
Per rivendicare il diritto alla vita del popolo di Gaza, contro l’operazione militare israeliana “Pilastro di Sicurezza” che, con continui bombardamenti dal cielo, da terra e dal mare, sta distruggendo le strutture e infrastrutture palestinesi dell’area, e si rende responsabile di un lungo elenco di morti – bambini, donne e civili innocenti –vittime extra-giudiziarie di “assassini mirati” o di “effetti collaterali.”Ci opponiamo a che una competizione elettorale interna allo Stato di Israele si traduca in una tragedia immane per il popolo palestinese.Affermiamo il fatto che il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza su località israeliane è la logica conseguenza del disumano e illegittimo blocco imposto da Israele a Gaza, della rovina di ogni attività produttiva, dell’immiserimento della popolazione e dell’incubo connesso alle sistematiche aggressioni omicide delle forze militari israeliane, e non la giustificazione per il loro intervento.Esigiamo che il Presidente Napolitano, il primo ministro Monti e il ministro degli esteri Terzi non parlino in nostro nome quando si dichiarano solidali con Israele e giustificano la sua aggressione militare omicida come un “diritto alla difesa”.Consideriamo il loro atteggiamento come espressione di un asservimento dell’Italia alla logica dell’illegittimità, della sopraffazione e della violenza portata avanti dallo Stato di Israele su scala internazionale, la cui unica prospettiva è quella di una catastrofe bellica dalle devastanti proporzioni.Rivendichiamo il rispetto del diritto internazionale e umanitario da parte di tutti e che non ci siano Stati, come Israele, che ne siano esentati per sensi di colpa, ricatti o criminali alleanze.
Per rivendicare il diritto alla vita del popolo di Gaza, contro l’operazione militare israeliana “Pilastro di Sicurezza” che, con continui bombardamenti dal cielo, da terra e dal mare, sta distruggendo le strutture e infrastrutture palestinesi dell’area, e si rende responsabile di un lungo elenco di morti – bambini, donne e civili innocenti –vittime extra-giudiziarie di “assassini mirati” o di “effetti collaterali.”Ci opponiamo a che una competizione elettorale interna allo Stato di Israele si traduca in una tragedia immane per il popolo palestinese.Affermiamo il fatto che il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza su località israeliane è la logica conseguenza del disumano e illegittimo blocco imposto da Israele a Gaza, della rovina di ogni attività produttiva, dell’immiserimento della popolazione e dell’incubo connesso alle sistematiche aggressioni omicide delle forze militari israeliane, e non la giustificazione per il loro intervento.Esigiamo che il Presidente Napolitano, il primo ministro Monti e il ministro degli esteri Terzi non parlino in nostro nome quando si dichiarano solidali con Israele e giustificano la sua aggressione militare omicida come un “diritto alla difesa”.Consideriamo il loro atteggiamento come espressione di un asservimento dell’Italia alla logica dell’illegittimità, della sopraffazione e della violenza portata avanti dallo Stato di Israele su scala internazionale, la cui unica prospettiva è quella di una catastrofe bellica dalle devastanti proporzioni.Rivendichiamo il rispetto del diritto internazionale e umanitario da parte di tutti e che non ci siano Stati, come Israele, che ne siano esentati per sensi di colpa, ricatti o criminali alleanze.
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