Gli anni nei quali è stato scritto il testo dell'articolo 41bis
dell'ordinamento penitenziario sono quelli di confine tra l'"emergenza
terrorismo" e l'"emergenza mafia - criminalità organizzata". Non si
vuole qui dare giudizi su fenomeni sociali e politici richiamati. Si
vuole invece portare l'attenzione sugli interrogativi suscitati dalle
misure "emergenziali" adottate in relazione ad essi, in un Paese che si
definisce democratico e che disattende la propria legge fondamentale.
in questo libro percorriamo la storia recente del carcere e dei suoi
dispositivi punitivi, seguendo la traccia delle emergenze che di volta
in volta ne hanno determinato -o pretestuosamente consentito-
l'evoluzione.
Prendendo l'esperienza armata degli anni Settanta come analizzatore, si
presenta la nascita del 41bis e del corollario di articoli di legge che,
dal 1986 ad oggi, sono in uso per privare di ogni diritto quei detenuti
dei quali si vuole, con la forza, cancellare l'identità per sostituirla
con un'altra.
Venerdi 16 novembre
ore 21 - Presentazione del libro "41bis, il carcere di cui non si parla" alla presenza dell'autrice Maria Rita Prette.
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