Il 15 novembre 2012 il Tribunale di Firenze ha emesso la sentenza di condanna contro 11 antifascisti fiorentini: otto mesi per tentate lesioni.
Questi i fatti: nel 2009 un compagno viene arrestato, accusato di aver messo un petardo all'agenzia delle entrate, ed altri 10 vengono perquisiti accusati di aver cercato di impedire scorribande dei fascisti nel centro di Firenze il 23 maggio del 2009.
Attentato con finalità di terrorismo, gruppi pronti a fare azioni violente. Così, con la grancassa dei giornali, viene presentata l'ennesima inchiesta contro compagni del movimento, nel tentativo di isolare e reprimere.
A tre anni di distanza, con la sentenza del 15 novembre, non passa comunque un teorema accusatorio che è costato al compagno Mannu un mese e mezzo di carcere a Sollicciano e mesi di arresti domiciliari. I motivi per cui e' iniziata l'inchiesta, cui fu dato ampio risalto dalle veline della Digos e che hanno portato all'arresto di un compagno, non sussistono perche' Mannu è stato assolto dall'accusa di aver collocato il petardo alla agenzia delle entrate.
Rimangono i fatti di Via della Scala; fatti che confermavano la presenza in citta' di un gruppo di neofascisti che andavano e venivano dalla loro sede in via della Scala armati di bastoni. Ma ad essere condannati sono gli 11 antifascisti; queste sono condanne politiche: hanno colpito gli antifascisti perche' antifascisti, per quello che sono e fanno quotidianamente, per il loro agire al di fuori di schemi compatibili con il sistema esistente. Ancora una volta la giustizia dei tribunali e della polizia si è dimostrata connivente con i fascisti, come è accaduto con il caso di Casseri e dell'assassinio dei due ragazzi senegalesi, inchiesta insabbiata per non coinvolgere livelli più elevati, o come accaduto recentemente con l'aggressione in centro a due omosssessuali, che i carabinieri hanno cercato di far passare per ben due settimane come un caso di furto.... Questa è la giustizia italiana. La giustizia, quella vera, fatta di una realta' in cui si continui a lottare contro la guerra e lo sfruttamento, per il superamento delle disuguaglianze e delle differenze continueremo invece a perseguirla nei nostri luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle universita' cosi' come nelle piazze e nelle strade dei nostri quartieri e delle nostre città.
Per questo, dopo il presidio e il corteo di solidarieta' che nel giorno delle condanne hanno attraversato le strade del centro di Firenze, rilanciamo con ancora piu' forza l'appuntamento di sabato 17 alle ore 16.00 sotto il consolato greco in solidarieta' con gli antifascisti greci, contro i Neonazisti di alba dorata e le torture della polizia greca.
Firenze Antifascista
Questi i fatti: nel 2009 un compagno viene arrestato, accusato di aver messo un petardo all'agenzia delle entrate, ed altri 10 vengono perquisiti accusati di aver cercato di impedire scorribande dei fascisti nel centro di Firenze il 23 maggio del 2009.
Attentato con finalità di terrorismo, gruppi pronti a fare azioni violente. Così, con la grancassa dei giornali, viene presentata l'ennesima inchiesta contro compagni del movimento, nel tentativo di isolare e reprimere.
A tre anni di distanza, con la sentenza del 15 novembre, non passa comunque un teorema accusatorio che è costato al compagno Mannu un mese e mezzo di carcere a Sollicciano e mesi di arresti domiciliari. I motivi per cui e' iniziata l'inchiesta, cui fu dato ampio risalto dalle veline della Digos e che hanno portato all'arresto di un compagno, non sussistono perche' Mannu è stato assolto dall'accusa di aver collocato il petardo alla agenzia delle entrate.
Rimangono i fatti di Via della Scala; fatti che confermavano la presenza in citta' di un gruppo di neofascisti che andavano e venivano dalla loro sede in via della Scala armati di bastoni. Ma ad essere condannati sono gli 11 antifascisti; queste sono condanne politiche: hanno colpito gli antifascisti perche' antifascisti, per quello che sono e fanno quotidianamente, per il loro agire al di fuori di schemi compatibili con il sistema esistente. Ancora una volta la giustizia dei tribunali e della polizia si è dimostrata connivente con i fascisti, come è accaduto con il caso di Casseri e dell'assassinio dei due ragazzi senegalesi, inchiesta insabbiata per non coinvolgere livelli più elevati, o come accaduto recentemente con l'aggressione in centro a due omosssessuali, che i carabinieri hanno cercato di far passare per ben due settimane come un caso di furto.... Questa è la giustizia italiana. La giustizia, quella vera, fatta di una realta' in cui si continui a lottare contro la guerra e lo sfruttamento, per il superamento delle disuguaglianze e delle differenze continueremo invece a perseguirla nei nostri luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle universita' cosi' come nelle piazze e nelle strade dei nostri quartieri e delle nostre città.
Per questo, dopo il presidio e il corteo di solidarieta' che nel giorno delle condanne hanno attraversato le strade del centro di Firenze, rilanciamo con ancora piu' forza l'appuntamento di sabato 17 alle ore 16.00 sotto il consolato greco in solidarieta' con gli antifascisti greci, contro i Neonazisti di alba dorata e le torture della polizia greca.
Firenze Antifascista
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