Da un gran bel po' gli ultimi mercoledi del mese ospitano la cena degli Ultimi Rimasti.
Come spiegammo a suo tempo, si tratta di rappresentanti di un fenomeno a tutt'oggi in espansione: appassionati di calcio che non vogliono più avere a che fare con le "serie maggiori" e con tutto quello che ci gira intorno. Gente cui la tesserina fabbricadebiti chiamata "tessera del tifoso" è apparsa l'ultima, insopportabile ciliegina sulla torta di una pioggia incessante di schedature, repressioni e prese per il culo.
E per farsi schedare, reprimere e prendere per il culo si deve anche pagare, e nemmen poco.
Per questo tante persone si sono messe in coda per uscire dagli stadi, e tornare con lo stesso entusiasmo a fare il tifo per il calcio non moderno, magari per una squadra di terza categoria.
Il fatto che l'arrivo degli URL (di solito all'ora delle streghe, in incredibili campetti paludosi o arati a seconda della fortuna) sia a volte accolto come successo all'assedio di Barberino di qualche settimana fa la dice lunga sui ritmi intensissimi e sui rischi da spavento che i'ddegradellinsihurézza che c'ènno scritti su La Nazi-one sicché ènno veri impongono ai
Sicché ottanta commensali e concerto del Menestrello al Covo, dove da qualche mese è a disposizione dei performers un palco degno di questo nome, realizzato in autunno nella maniera in cui si realizzano le cose di cui c'è bisogno al CPA. Inventiva, autoregolamentazione, fai da te, arte di arrangiarsi e soprattutto LAVORO, completati in questo caso da un po' di legname di scarto...