SABATO 27 OTTOBRE – ore 14.30
IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA A ROMA
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
CONTRO MONTI ED IL SUO GOVERNO
Partenza pullman da Firenze ore 8.00 dal teatro tenda
Per prenotazioni ed informazioni 3889537974
IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA A ROMA
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
CONTRO MONTI ED IL SUO GOVERNO
Partenza pullman da Firenze ore 8.00 dal teatro tenda
Per prenotazioni ed informazioni 3889537974
Sabato 27 ottobre saremo in piazza a Roma per il corteo contro Monti, il
suo governo e chi lo appoggia, contro le politiche di tagli e sacrifici
che sta imponendo, nella prima manifestazione nazionale da quando si è
insediato il governo dei banchieri e dei tecnici - No Monti Day -
organizzata da tutto il sindacalismo di base, da varie forze politiche e
sociali, il Comitato No debito, centri sociali, associazioni e comitati
per i beni pubblici...
Ad un anno dalla sua formazione il governo che doveva salvare l'Italia, appoggiato dai partiti maggiori, dai media principali e, di fatto, non osteggiato affatto dai sindacati confederali, ha mostrato in modo chiaro il suo ruolo di aguzzino a favore della classe dirigente italiana ed internazionale.
L'oscena controriforma delle pensioni, i tagli continui alla sanità, alla scuola ed all'università, ai trasporti, l'attacco ai salari diretti ed indiretti, hanno portato allo spostamento continuo di risorse dai lavoratori a padroni, banche e parassiti vari che continuano ad arricchirsi alle spalle di chi continua a fare sacrifici quotidiani.
La politica del governo è proseguita poi, fregandosene di referendum e sovranità popolare, con la vendita del patrimonio pubblico, le privatizzazioni dei servizi e le politiche di esternalizzazione, tutti provvedimenti volti a favorire i grandi gruppi industriali e finanziari italiani ed internazionali.
Fino all’ultima attuale legge di stabilità che, con lo specchietto per le allodole della mossa populista della diminuzione di un punto IRPEF, colpisce in realtà in profondità i redditi bassi con l’aumento IVA, il blocco delle detrazioni (finanche per i genitori disabili!!!), ed ancora ulteriori tagli alla sanità ed all’istruzione.
Roboanti sono gli echi degli scandali delle regioni, dal Lazio alla Lombardia, ma ancora una volta la corruzione della politica è utilizzata in funzione reazionaria, portando di fatto alla legittimazione dei vari finti tecnici prestati alla politica.
E non poteva mancare certo, in uno stato di crisi come quello attuale, la prosecuzione ed accentuazione delle politiche repressive: arresti contro militanti politici e sociali, inchieste, denunce, divieti e manganelli hanno fatto da base per la criminalizzazione e delegittimazione per chiunque metta in discussione la giustezza di queste politiche, con attacchi arroganti e violenti contro chi ha osato contestare il governo di tecnici.
In quest’ultimo anno numerosi sono stati i momenti di mobilitazione locale o settoriale, la protesta dei lavoratori delle fabbriche in crisi, dall’ALCOA all’ILVA, alle altre piccole o grandi aziende in cassa integrazione od in via di dismissione per delocalizzazioni o altro; abbiamo visto numerosi ancora una volta i lavoratori salire su una gru o su un tetto per rivendicare i propri diritti ed urlare la propria disperazione, in un gesto estremo già di per simbolo dell’isolamento in cui i lavoratori si trovano.
Proprio per questo sabato 27 ottobre saremo a Roma, perché è finalmente un momento nazionale di lotta contro le politiche di tagli e sacrifici; saremo a Roma per rivendicare ancora diritti e dignità, servizi veramente pubblici ed universali; e saremo a Roma per manifestare la nostra solidarietà a tutti i compagni in carcere e sotto inchiesta per le manifestazioni NO TAV e del 15 ottobre del 2011, per i compagni condannati a decine di anni di carcere per i fatti del g8 di Genova 2001 come per tutti coloro coinvolti nelle varie inchieste in tutta Italia
Centro Popolare Autogestito Firenze sud
Ad un anno dalla sua formazione il governo che doveva salvare l'Italia, appoggiato dai partiti maggiori, dai media principali e, di fatto, non osteggiato affatto dai sindacati confederali, ha mostrato in modo chiaro il suo ruolo di aguzzino a favore della classe dirigente italiana ed internazionale.
L'oscena controriforma delle pensioni, i tagli continui alla sanità, alla scuola ed all'università, ai trasporti, l'attacco ai salari diretti ed indiretti, hanno portato allo spostamento continuo di risorse dai lavoratori a padroni, banche e parassiti vari che continuano ad arricchirsi alle spalle di chi continua a fare sacrifici quotidiani.
La politica del governo è proseguita poi, fregandosene di referendum e sovranità popolare, con la vendita del patrimonio pubblico, le privatizzazioni dei servizi e le politiche di esternalizzazione, tutti provvedimenti volti a favorire i grandi gruppi industriali e finanziari italiani ed internazionali.
Fino all’ultima attuale legge di stabilità che, con lo specchietto per le allodole della mossa populista della diminuzione di un punto IRPEF, colpisce in realtà in profondità i redditi bassi con l’aumento IVA, il blocco delle detrazioni (finanche per i genitori disabili!!!), ed ancora ulteriori tagli alla sanità ed all’istruzione.
Roboanti sono gli echi degli scandali delle regioni, dal Lazio alla Lombardia, ma ancora una volta la corruzione della politica è utilizzata in funzione reazionaria, portando di fatto alla legittimazione dei vari finti tecnici prestati alla politica.
E non poteva mancare certo, in uno stato di crisi come quello attuale, la prosecuzione ed accentuazione delle politiche repressive: arresti contro militanti politici e sociali, inchieste, denunce, divieti e manganelli hanno fatto da base per la criminalizzazione e delegittimazione per chiunque metta in discussione la giustezza di queste politiche, con attacchi arroganti e violenti contro chi ha osato contestare il governo di tecnici.
In quest’ultimo anno numerosi sono stati i momenti di mobilitazione locale o settoriale, la protesta dei lavoratori delle fabbriche in crisi, dall’ALCOA all’ILVA, alle altre piccole o grandi aziende in cassa integrazione od in via di dismissione per delocalizzazioni o altro; abbiamo visto numerosi ancora una volta i lavoratori salire su una gru o su un tetto per rivendicare i propri diritti ed urlare la propria disperazione, in un gesto estremo già di per simbolo dell’isolamento in cui i lavoratori si trovano.
Proprio per questo sabato 27 ottobre saremo a Roma, perché è finalmente un momento nazionale di lotta contro le politiche di tagli e sacrifici; saremo a Roma per rivendicare ancora diritti e dignità, servizi veramente pubblici ed universali; e saremo a Roma per manifestare la nostra solidarietà a tutti i compagni in carcere e sotto inchiesta per le manifestazioni NO TAV e del 15 ottobre del 2011, per i compagni condannati a decine di anni di carcere per i fatti del g8 di Genova 2001 come per tutti coloro coinvolti nelle varie inchieste in tutta Italia
Centro Popolare Autogestito Firenze sud
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