Il 14 febbraio 2013 alle
21.30 i sindacati di base della sanità ed ospedalieri incontrano gli
abitanti di Firenze Sud per spiegare le conseguenze dei tagli di governo
e regione ai servizi sanitari.
DIFENDIAMO LA SANITÀ PUBBLICA!
SABATO 16 FEBBRAIO ALLE ORE 15.00
IN PIAZZA S. MARCO
Tagli a servizi sanitari, ambulatori di quartiere che spariscono, liste
infinite per prendere un appuntamento per un'analisi o una visita,
aumento dei ticket sanitari, per i medicinali, ospedali dove i pazienti
vengono posteggiati e talvolta visitati negli stessi corridoi.
Dopo anni di accorpamento dei servizi sanitari, sempre meno a misura di cittadino, che obbligano anziani e non a spostarsi per accedervi, dopo anni di carrozzoni mangiasoldi, come la Società della Salute che hanno solo moltiplicato dirigenti e peggiorato i servizi, la famosa Spending Review del governo Monti, il salvatore della patria, mette una pietra tombale su un diritto sacrosanto come quello di essere curato nel modo migliore, in strutture adeguate e con sufficiente personale che possa provvedervi.
Un personale fatto di lavoratori e lavoratrici ormai ridotti all'osso, che devono oltretutto farsi carico della devastante situazione che si vive giorno per giorno nella corsia di un ospedale, in una residenza o ambulatorio; molti dipendenti di aziende esterne come cooperative e aziende di servizi, mal pagati e con turni massacranti.
Invece di investire le risorse disponibili si preferisce cedere ai privati, come le Misericordie o società spesso facenti parte di grandi gruppi, la risposta ai bisogni di chi, suo malgrado, deve usufruire di analisi e visite, provvedere alla cura di un anziano o di un disabile, al di là dell'impegno di chi ogni giorni ci lavora.
Si chiudono residenze per anziani e disabili come a San Salvi, la RA Demidoff in San Niccolò, la Residenza S.Agnese, presidi come Santa Rosa, Ognissanti, La Cupola, Via Chiantigiana, che si aggiungono alla oramai storica mancanza di un ambulatorio nel Q3 e alla prossima chiusura del distretto di Piazza della Costa a cui gli abitanti sembrano rassegnati, per poi vendere ai privati le strutture per far cassa, avviando un processo che toglie ai poveri, chi dei servizi ne ha bisogno, per regalare ai ricchi appetibili strutture immobiliari.
Ma di togliere a chi ha non se ne parla mai e quando se ne parla è solo per nascondere ciò che toccherà a noi.
Come Cpa Fi-Sud pensiamo che qualsiasi ulteriore vendita dei “gioielli di famiglia”, da San Salvi alla Scuola Don Facibeni, alla Villa di Rusciano, come la dismissione di servizi per darli al privato, non sia la cura ma l'aggravamento della malattia. Basterebbe sospendere la Tav, il Sottoattraversamento di Firenze, per mantenerle pubbliche, per avere le risorse statali, regionali e locali per i servizi sanitari, in attesa di ribaltare definitivamente la logica del profitto.
Un ampio fronte di forze sindacali e politiche sganciate da interessi di partito o “parrocchia” ha lanciato una lotta per ribaltare la situazione descritta e lancia per il giorno 16 Febbraio una giornata di mobilitazione con manifestazione sotto la Regione Toscana in Via Cavour.
Sarebbe un grande errore sottostare in silenzio quando giorno per giorno vediamo diminuire i servizi, dismettere importanti pezzi di patrimonio pubblico e quanto rimane dalle ruberie e regalie di una classe politica che vorrebbe far continuare a pagare a noi, direttamente e indirettamente, i costi della crisi, mentre le diseguaglianze aumentano e i ricchi, come avvoltoi, approfittano del momento per diventare sempre più ricchi. Noi non ci stiamo e per questo lottiamo.
Centro Popolare Autogestito Firenze Sud
Dopo anni di accorpamento dei servizi sanitari, sempre meno a misura di cittadino, che obbligano anziani e non a spostarsi per accedervi, dopo anni di carrozzoni mangiasoldi, come la Società della Salute che hanno solo moltiplicato dirigenti e peggiorato i servizi, la famosa Spending Review del governo Monti, il salvatore della patria, mette una pietra tombale su un diritto sacrosanto come quello di essere curato nel modo migliore, in strutture adeguate e con sufficiente personale che possa provvedervi.
Un personale fatto di lavoratori e lavoratrici ormai ridotti all'osso, che devono oltretutto farsi carico della devastante situazione che si vive giorno per giorno nella corsia di un ospedale, in una residenza o ambulatorio; molti dipendenti di aziende esterne come cooperative e aziende di servizi, mal pagati e con turni massacranti.
Invece di investire le risorse disponibili si preferisce cedere ai privati, come le Misericordie o società spesso facenti parte di grandi gruppi, la risposta ai bisogni di chi, suo malgrado, deve usufruire di analisi e visite, provvedere alla cura di un anziano o di un disabile, al di là dell'impegno di chi ogni giorni ci lavora.
Si chiudono residenze per anziani e disabili come a San Salvi, la RA Demidoff in San Niccolò, la Residenza S.Agnese, presidi come Santa Rosa, Ognissanti, La Cupola, Via Chiantigiana, che si aggiungono alla oramai storica mancanza di un ambulatorio nel Q3 e alla prossima chiusura del distretto di Piazza della Costa a cui gli abitanti sembrano rassegnati, per poi vendere ai privati le strutture per far cassa, avviando un processo che toglie ai poveri, chi dei servizi ne ha bisogno, per regalare ai ricchi appetibili strutture immobiliari.
Ma di togliere a chi ha non se ne parla mai e quando se ne parla è solo per nascondere ciò che toccherà a noi.
Come Cpa Fi-Sud pensiamo che qualsiasi ulteriore vendita dei “gioielli di famiglia”, da San Salvi alla Scuola Don Facibeni, alla Villa di Rusciano, come la dismissione di servizi per darli al privato, non sia la cura ma l'aggravamento della malattia. Basterebbe sospendere la Tav, il Sottoattraversamento di Firenze, per mantenerle pubbliche, per avere le risorse statali, regionali e locali per i servizi sanitari, in attesa di ribaltare definitivamente la logica del profitto.
Un ampio fronte di forze sindacali e politiche sganciate da interessi di partito o “parrocchia” ha lanciato una lotta per ribaltare la situazione descritta e lancia per il giorno 16 Febbraio una giornata di mobilitazione con manifestazione sotto la Regione Toscana in Via Cavour.
Sarebbe un grande errore sottostare in silenzio quando giorno per giorno vediamo diminuire i servizi, dismettere importanti pezzi di patrimonio pubblico e quanto rimane dalle ruberie e regalie di una classe politica che vorrebbe far continuare a pagare a noi, direttamente e indirettamente, i costi della crisi, mentre le diseguaglianze aumentano e i ricchi, come avvoltoi, approfittano del momento per diventare sempre più ricchi. Noi non ci stiamo e per questo lottiamo.
Centro Popolare Autogestito Firenze Sud
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