mercoledì 3 luglio 2013

Sul Processo per Associazione a delinquere contro il Movimento Fiorentino


Nella mattinata di lunedì 1 luglio presso il Tribunale di Firenze si è svolta una nuova udienza del "Processo contro il movimento fiorentino".


Dopo il rinvio dell'udienza del 3 maggio anche in quest'occasione, sempre per vizi di forma, abbiamo assistito ad un rinvio: la nuova udienza é fissata per l'8 novembre. Cogliamo l'occasione per ribadire la solidarietà ai compagni e alle compagne sotto processo e rilanciare le iniziativa che nei prossimi giorni ci vedranno impegnati nel dibattito antirepressivo e sul fronte della solidarietà:

Venerdì 5 luglio al Fondo Comunista di via Roccatedalda a partire dalle ore 19.00 con apericena e a seguire un dibattito su carcere, controllo e repressione a cui prenderanno parte, tra gli altri, anche i compagni di Fuoriluogo di Bologna, anch'essi coinvolti in un processo costruito sull'applicazione del reato di associazione a delinquere contro i movimenti sociali e politici.

Venerdì 12 luglio al CPA Fi-sudcon una serata benefit il cui ricavato andrà a sostenere le spese legali del processo. A partire dalle ore 19.30 aperitivo e poi cena popolare mentre alle 22.30 inizierà il concerto con la Bandak100 e Las Karne Murta.

LA SOLIDARIETÀ É UN'ARMA. USIAMOLA!

Centro Popolare Autogestito fi-sud

martedì 2 luglio 2013

01/07 Firenze Antifascista sul Corteo Basta Abusi in Divisa


Oggi un corteo composto da un migliaio di persone, tra cui molti immigrati, ha attraversato le strade del centro di Firenze arrivando sotto le finestre del consiglio comunale.


Il corteo è stato convocato da Firenze Antifascista dopo che lo scorso 13 giugno il Reparto Antidegrado della Polizia Municipale ha aggredito un gruppo di ragazzi senegalesi a Santa Maria Novella.
"Basta Abusi in Divisa". Questo lo striscione che apriva il corteo. Durante la manifestazione sono stati molti gli slogan lanciati in solidarietà con tutti coloro che subiscono le violenze poliziesche: dai lavoratori ambulanti di Firenze a chi ha perso la vita nelle celle di sicurezza delle questure e delle caserme, in carcere o per strada come Uva, Cucchi, Aldrovandi e Lonzi...solo per citarne alcuni.
La manifestazione aveva l'obiettivo di non far calare il silenzio sulla vicenda e di indicare ancora una volta i responsabili di quanto accaduto: la Giunta, il sindaco Renzi, il nuovo capo della Polizia Municipale oltre che il Reparto Antidegrado e vale a dire quella catena di comando che ordina, protegge e finanzia operazioni come quella del 13 giugno.
E' stato ribadito ancora una volta che se veramente il Comune avesse l'interesse a far emergere la verità avrebbe tutti gli elementi a disposizione per farlo: i video delle telecamere che spiano la zona di Santa Maria Novella, l'ordine di servizio e i verbali dell'operazione la cui esistenza è stata confermata dal Comune stesso e non ultimo il coinvolgimento nella vicenda della GEST, l'azienda che gestisce la tramvia. Sappiamo invece che ciò non avverrà.
Anche per questo è stato importante essere in piazza oggi così numerosi e determinati ma ciò non può bastare perché il muro di silenzio che circonda gli abusi in divisa e in particolare le operazioni del Reparto Antidegrado è ancora ben lontano dal cadere.
Crediamo però che questa sia la strada giusta per dare il coraggio di parlare a chi in passato ha subito violenze simili affinché tutta la verità venga alla luce, perché in futuro non accadano più avvenimenti di questo tipo e il "reparto speciale" agli ordini del sindaco Renzi venga finalmente sciolto.

Firenze Antifascista

lunedì 1 luglio 2013

Libreria Majakovskij - Cpa Fi Sud: Lavorare Senza Padroni‏

GIOVEDI 04 LUGLIO 2013

Ore 20.30 Cena Popolare

ore 21.30 Presentazione del Libro:
"Lavorare Senza Padroni‏" con la presenza dell'autore


"Il libro racconta l’esperienza delle Ert (Empresas recuperadas por sus trabajadores) in Argentina attraverso la voce dei protagonisti. Imprese salvate dagli stessi lavoratori che hanno risposto in maniera alternativa alla crisi economica del 2001.
Uno dei risultati più drammatici della crisi fu la chiusura o la svendita di numerose imprese che non riuscivano a reggere la concorrenza internazionale. La risposta della società civile fu l’autogestione organizzata dagli stessi lavoratori: gli operai presero in mano la gestione delle fabbriche che i loro padroni, sommersi dai debiti, avevano abbandonato.
A dieci anni dalla crisi l’autogestione in Argentina si rivela un fenomeno stabile, anzi in aumento. Un risultato che si deve alla enorme rete sociale creata dai lavoratori e alla grande solidarietà della società civile che ha legittimato le lotte.
“Un modo di fare impresa che dovremmo studiare e prendere ad esempio con estrema attenzione - spiega l’autrice del libro, Elvira Corona - perché potrebbe aiutare anche l’Italia a trovare nuove vie per risolvere il problema occupazionale”."

domenica 30 giugno 2013

Assemblea Dibattito: Repressione e Carcere


Il CPA Firenze Sud e il Collettivo del Fondo Comunista organizzano

ASSEMBLEA-DIBATTITO:

Generalizzazione della repressione
come sistema di controllo:

Morti nei commissariati e nelle carceri

Carcere e sua articolazione

Condizioni della prigionia politica

L’utilizzo del reato di associazione a delinquere contro i movimenti sociali e politici

INTERVERRANNO: Collettivo Olga, Collettivo Fuori Luogo, Libera Officina 1° Maggio

VENERDI 5 LUGLIO 2013
Fondo Comunista – Via Rocca Tedalda 277 Tel. 366-3925033 – Bus 14 via Ripa Treno: Fermata FS Rovezzano

Ore 19 Apericena

Ore 20.30 Iniziativa con proiezione di audiovisivo


In occasione della Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero, il 19 giugno scorso, abbiamo pensato di organizzare questa iniziativa concreta per approfondire e trovare una maggiore conoscenza sullo sviluppo del processo di consolidamento di questo sistema, e sull'articolazione della repressione sia a livello culturale che a livello militare.
Crediamo che la repressione e il carcere, in questo momento di sfaldamento irreversibile del sistema capitalista, abbiano raggiunto una funzione necessaria per la semplice sopravvivenza del sistema che, quindi, non ne può più fare a meno oramai a livello preventivo e di controllo come non può fare a meno della costruzione della forma culturale atta a garantire l'assoggettamento al sistema stesso.
Nel momento in cui il sistema impone la sua “legalità” come parametro discriminante e confine tra la sottomissione condizionata e la galera, la storia e l'analisi del passato e del presente sono un'arma irrinunciabile come altre.


sabato 29 giugno 2013

A fianco dei lavoratori della logistica

SABATO 29 GIUGNO giornata di mobilitazione contro la Granarolo. Dalle ore 6.00 di mattina presidio a Granarolo sotto la sede della Cooperativa, volantinaggi davanti ai supermercati anche a Firenze per denunciare il ruolo di Granarolo ed invitare al boicottaggio dei suoi prodotti;

DOMENICA 30 GIUGNO Incontro con i lavoratori della logistica dell’Emilia – ore 18.00 Parco di Villa Montalvo, Campi Bisenzio;

GIOVEDI’ 11 LUGLIO Cena di finanziamento per la Cassa di Resistenza al Cpa Firenze sud – ore 21.00

Per contribuire alla Cassa di Resistenza, i versamenti possono essere effettuati, indicando la causale “cassa di resistenza”:

• con bollettini postali sul ccp nr. 3046206

• con bonifici sul c/c IBAN IT13N0760101600000003046206

• con vaglia postale

intestati a: Sindacato Intercategoriale Cobas, Via Marco Aurelio 31, 20127 Milano

Negli ultimi mesi si è sviluppata, nel nord Italia ma non solo, la lotta dei facchini nel settore della logistica. Scioperi, picchetti, manifestazioni hanno coinvolto e mobilitato migliaia di lavoratori, in particolare immigrati, rompendo finalmente ogni divisione tra lavoratore immigrato ed italiano e ricevendo una diffusa solidarietà da studenti, centri sociali e organizzazioni sindacali di base. A seguito di queste lotte, alcune anche vincenti con aumenti contrattuali e diminuzione dei carichi di lavoro, stato e padroni stanno mettendo in campo tutti gli strumenti repressivi e preventivi consentiti: cariche, denunce, fogli di via e soprattutto licenziamenti dei lavoratori più attivi.

A Bologna sono stati licenziati 41 lavoratori della Granarolo SpA, colpevoli di aver alzato la testa e scioperato di fronte ad una decurtazione salariale (indebita) del 35% del loro stipendio e di quello dei loro colleghi. La repressione è strumento determinante per il mantenimento dello sfruttamento, in particolare verso chiunque esca dalle logiche della compatibilità e della concertazione.

E’ necessario ed urgente rispondere in maniera collettiva a questi attacchi. Raccogliamo anche a Firenze l’appello del SI Cobas e dell’ADL Cobas, per una mobilitazione in difesa dei 41 operai licenziati in Granarolo e di tutti i lavoratori colpiti dalle misure repressive e per una Cassa di Resistenza che sia di tutela per i lavoratori in lotta.

Saremo presenti sabato 29 giugno presso i cancelli della Granarolo e davanti i supermercati a Firenze. Rilanciamo lo sciopero del settore in programma per le prossime settimane.

venerdì 28 giugno 2013

Lunedi 1 luglio ore 17.30 in Piazza San Lorenzo

LUNEDÌ 1 LUGLIO ORE 17.30 PIAZZA SAN LORENZO

MANIFESTAZIONE CONTRO GLI ABUSI IN DIVISA!


A qualche giorno dalla denuncia dell’aggressione alla Stazione, fatta da Ornella De Zordo in Consiglio Comunale, i fatti sono ancora più chiari.

Per ammissione stessa del Comune la sera di giovedì 13 giugno era in corso un’operazione antiabusivismo del Nucleo antidegrado di Polizia Municipale di Firenze. Come questa operazione si sia compiuta è ormai tristemente noto. Così come appare sempre più chiaro che, da varie testimonianze ed avvenimenti accaduti, questa è la modalità “normale” di un nucleo speciale all'interno dei vigili, che gode di una sua impunità e che risponde direttamente al comandante Manzione ed al Sindaco Renzi. La responsabilità politica di quanto accaduto ricade su chi, in nome della lotta al degrado, nella città di Firenze, la città che ha vietato anche i lavavetri, ha permesso e continua a permettere che possano agire “corpi speciali” dedicati quasi esclusivamente alla caccia all'immigrato, le cui pratiche sono inevitabilmente violente e repressive.

Il deputato Pd e capogruppo in Consiglio Comunale Bonifazi (ma i doppi incarichi?), dice che i toni usati da Firenze Antifascista non fanno bene alla città e delegittimano le istituzioni; quello che non fa bene alla città, dove l’anno scorso un fascista ha sparato nei mercati rionali ai venditori ambulanti, è la retorica della lotta al degrado, gli allarmi sicurezza, l’uso dei corpi speciali per contrastare fenomeni sociali. E se si deve fare chiarezza, come detto dall'assessore Saccardi, bene: si inizino a visionare le telecamere della stazione a disposizione del Comune; e poi, ci saranno degli ordini di servizio, magari anche un verbale dell’intervento? Chi e perché aveva deciso di effettuare quell’operazione, chi erano i due anziani che guidavano la squadra… Vogliono nuovi elementi e nuovi testimoni? Anche quelli ci sono! Basterebbe chiedere conto alla GEST – l’azienda che gestisce la tramvia – per sapere chi fosse in servizio quella sera e cosa ha visto e se anche i loro controllori, così come avviene in ATAF, vengono affiancati alle forze di polizia per determinate operazioni di controllo o rastrellamento che dir si voglia.

Tante sono le domande cui il Comune potrebbe rispondere per fare chiarezza, tante le domande che i giornalisti potrebbero porre all’amministrazione, se solo vi fosse l’interesse reale a fare chiarezza, invece di inseguire un ragazzo che ha avuto solo il coraggio di denunciare quanto aveva visto.

E a chi si stupisce vogliamo ricordare quanti italiani o immigrati, sono usciti senza vita dalle carceri, dalle celle di sicurezza delle caserme e delle questure o a causa di pestaggi subiti per strada: Lonzi, Aldrovandi, Cucchi e Uva per fare alcuni esempi tristemente noti, Youssef Ahmed Sauri e Rhimi Bassem per ricordare i due ragazzi morti nelle celle di sicurezza della Questura di Firenze.

Lunedì 1 luglio manifesteremo dal Mercato di San Lorenzo fin sotto le finestre del Comune in Piazza della Signoria; la Firenze Antifascista, insieme alle comunità di immigrati ai movimenti cittadini, agli studenti, sarà in piazza contro gli abusi in divisa e in solidarietà con le vittime della violenza poliziesca, per rompere il silenzio che circonda le storie di chi subisce le violenze e gli abusi in divisa.


Sciogliere il reparto antidegrado
della Polizia Municipale di Firenze!

BASTA ABUSI IN DIVISA!

Firenze Antifascista

giovedì 27 giugno 2013

Bahar liberato su cauzione

La mattina di Mercoledì 19 giugno, Bahar Kimyongür è comparso dinanzi al giudice nazionale della alta corte di Madrid riservata ai casi di rilevanza nazionale o internazionale e ad alcuni reati gravi (tra cui i reati di terrorismo).
La prima udienza dinanzi alla Audiencia Nacional doveva chiarire le condizioni in cui B. Kimyongür (nell'ambito di un mandato di arresto emesso dalla Turchia il 28 maggio) avrebbe dovuto attendere l'azione della giustizia spagnola per la richiesta di estradizione da parte di Ankara. Fin dall'inizio dell'udienza, il legale di Bahar (Gonzalo Boye) ha espressamente richiesto la liberazione su cauzione del suo cliente.
Il giudice ha accolto la richiesta fissando la cauzione a € 10.000 per consentire a B. Kimyongür di entrare in Belgio. In che lasso di tempo? Non appena la famiglia sarebbe riuscita a versare la somma in un conto bloccato Bahar è tornato in libertà ...
Una libertà provvisoria perché, al ritorno a Bruxelles, egli avrà comunque davanti un possibile processo davanti ai giudici spagnoli.
Quindi dobbiamo rimanere in allerta.
PERCHE'? Sappiamo tutti perché tali eventi hanno avuto luogo. Lo sappiamo molto bene.
Bahar nuovamente gettato in prigione?
Per un reato? Bahar ha commesso alcun reato. A meno che non si considerila verità come un reato. A meno che pronunciare una verità troppo "reale" sia un crimine. A meno che considerare la verità nella sua radicalità sia un crimine.
Questo ritengono, senza dubbio, le autorità di Ankara. Perché Bahar ha mai smesso di denunciare le condizioni di detenzione terribili nelle prigioni turche, Kimyongür deve essere imbavagliato.
Perché Bahar ha mai smesso di denunciare gli alti esponenti del regime militare che hanno imposto il terrore negli anni '80 ad Ankara, Kimyongür dovrebbe essere imbavagliato.
Perché Bahar non ha mai smesso di denunciare l'impunità di cui i generali turchi hanno sempre goduto, nonostante la loro massa crimini, Kimyongür ad Ankara dovrebbe essere imbavagliato.
Perché Bahar non ha mai smesso di denunciare le protezioni che circondano i gruppi di estrema destra responsabili del massacro di 36 militanti di sinistra, in Piazza Taksim, il Primo Maggio 1977, Kimyongür per Ankara deve essere imbavagliato.
Perché Bahar non ha mai smesso di denunciare gli omicidi di sindacalisti impegnati nella difesa dei lavoratori, per Ankara Kimyongür dovrebbe essere imbavagliato.
Perché Bahar non ha mai smesso di denunciare le violazioni del diritto della stampa e l'imprigionamento di centinaia di giornalisti davvero troppo onesti, per Ankara Kimyongür dovrebbe essere imbavagliato.
Perché Bahar non ha mai smesso di denunciare l'intreccio della mafia e gli organi statali più alti, Kimyongür per Ankara dovrebbe essere imbavagliato.
Perché Bahar non ha mai smesso di denunciare le operazioni di commando assegnate ai picchiatori fascisti a carattere extraterritoriale per l'omicidio all'estero di esuli rivoluzionari turchi, Kimyongür deve essere imbavagliato.
Perché Bahar non ha mai smesso di denunciare la guerra sporca contro il popolo kurdo Kimyongür per Ankara dovrebbe essere imbavagliato .
Perché Bahar ha mai smesso di denunciare la collusione tra il governo turco e gli Stati Uniti, la loro piena collaborazione nella nuova guerra imperialista Kimyongür di Ankara deve essere imbavagliato.
Per non parlare del coraggio che Bahar ha dimostrato quando, contro la corrente dei media mainstream, ha continuato a chiarire e diffondere le sue idee progressiste sulla realtà del conflitto in Siria, un conflitto ampiamente strumentalizzato dal governo Erdogan che fornisce sostegno politico, logistico e militare ai combattenti islamici più estremisti.
Cari amici, Sappiamo tutti perché le cose sono accadute. E perché, da domani e nei giorni a venire, dovremo continuare a mobilitarci per Bahar.
Combattendo per la sua libertà, si lotta (in realtà) per le libertà di tutti.
Per il Comitato sulla libertà di espressione e di associazione

Jean Flinker

martedì 25 giugno 2013

venerdì 21 giugno 2013

22 giugno 2013 - Festa Benefit Rete Collettivi Fiorentini

Finita la scuola, finito lo stress, scoperto chi è promosso e chi invece deve passare un'altra estate a rincorrere la sufficienza a qualche materia, venite tutt* al Centro Popolare Autogestito per un'altra festa studentesca benefit della Rete dei Collettivi!

Alle 21 : CENA SOCIALE
Dalle 22 : MUSICA con ALT KLAN, URAGANO Dj

giovedì 20 giugno 2013

21 06 2013 - P. Staccioli e S. Baraldini presentano "Non per odio ma per amore"

Ore 20.30 Cena popolare
Ore 21.3 Presentazione di Non per odio ma per amore - Storie di donne internazionaliste con Paola Staccioli, coautrice, e Silvia Baraldini, autrice della prefazione.

Basta Abusi in Divisa

Basta abusi in divisa!
Stop police violence!
Stop à la violence de la police!
Basta de violencia policial!

Il "reparto antidegrado" della Polizia Municipale di Firenze di giorno insegue i cosiddetti "abusivi" e gli ambulanti nei mercati fiorentini, controllando documenti e sequestrando merci.
Alla sera alza il livello organizzando pestaggi in un clima di impunità.
Questo è il risultato di anni di campagne elettorali e mediatiche incentrate sul tema della "sicurezza" e della "lotta al degrado".
I colpevoli siedono nella giunta comunale fiorentina e primo fra tutti è il sindaco Renzi. Colpevole è il comandante della Polizia Municipale e il Reparto Antidegrado... e non vengano a dirci che si tratta di alcune mele marce: esiste una catena di comando che legittima, ordina e delega questo tipo di operazioni!

Solidarietà alle vittime della violenza poliziesca.
Lunedi 1 luglio ore 17.30
Manifestazione
Da San Lorenzo a Piazza della Signoria


Firenze Antifascista

mercoledì 19 giugno 2013

Le squadracce comunali del degrado

Comunicato di Firenze Antifascista

Quanto accaduto nella sera di giovedì 13 alla Stazione di SMN è gravissimo. L'operazione della Polizia Municipale ha chiaramente le caratteristiche di un pestaggio, non certo di un controllo di routine:

gli agenti non hanno fermato gli uomini scesi dalla tramvia chiedendo loro per esempio i documenti, ma li hanno aggrediti immediatamente. Ciò non lascia spazio a interpretazioni di sorta: il pestaggio era stato deciso a monte ed era esso stesso “l'operazione di polizia”. È poi emblematico il dialogo finale con il ragazzo senegalese che poco più avanti aspettava l'autobus. Lui, senza aver visto la radiolina e il distintivo, era sicuro del fatto che fosse la Polizia Municipale. Ciò sta a significare che gli ambulanti conoscono benissimo questa prassi e la considerano abituale. Il quadro è sicuramente pesantissimo ma nello stesso tempo abbastanza chiaro: questo è il “reparto antidegrado” della Polizia Municipale di Firenze che di giorno insegue i cosiddetti “abusivi” e gli ambulanti nei mercati fiorentini, controllando documenti e sequestrando merci e alla sera, evidentemente, alza il livello. Questo è risultato di anni di campagne elettorali e mediatiche incentrate sul tema della “sicurezza” e della “lotta al degrado”, che consentono oggi un clima di impunità per gli uomini in divisa.

I fatti di via Palazzuolo, l'aggressione al Paci e lo sgombero della tendopoli dei richiedenti asilo alla Fortezza erano state qualcosa di più di semplici avvisaglie, ma evidentemente non sono bastate. Pensiamo sia necessario denunciare chi sono i responsabili e i colpevoli di questa situazione. Dobbiamo farlo dando la forza e il coraggio di parlare a chi in altre circostanze ha subito pestaggi, rompendo quel muro di silenzio che permette alle forze di polizia di portare avanti queste pratiche.

I colpevoli siedono nella giunta comunale fiorentina e primo fra tutti è il Sindaco Renzi. Quel sindaco che il 2 giungo sorrideva abbronzato davanti a macchine fotografiche e telecamere appuntandosi sul petto la medaglietta della cittadinanza concessa ai senegalesi feriti dal neofascista Casseri, mentre la sua Polizia Municipale, si organizzava per portare a termine raid come questo. Colpevole è il Comandante della Polizia Municipale e il Reparto Antidegrado...e non vengano a dirci che si tratta di alcune mele marce: esiste una catena di comando che legittima, ordina e delega operazioni di questo tipo.

Pensiamo sia il momento di mobilitarci perchè tutto ciò non cada nel silenzio come ci siamo mobilitati per tenere alta l'attenzione sui fatti di Piazza Dalmazia mentre le istituzioni cittadine e le procure insabbiavano l'intera inchiesta. Non si tratta solo di manifestare solidarietà a chi è stato colpito direttamente, ma di sentirci parte in causa perchè le stesse pratiche e gli stessi metodi vengono riservati da altri reparti e altre divise a tutti coloro che sono accomunati da una condizione sociale simile: dall'operaio all'ambulante, dal proletario immigrato a quello italiano.

Invitiamo quindi tutte le realtà politiche, sociali e sindacali, tutti i lavoratori e gli studenti a fare propria la manifestazione di lunedì 1 luglio che partirà alle ore 17.30 da S.Lorenzo per arrivare in piazza Signoria sotto le finestre del Consiglio Comunale.


BASTA ABUSI IN DIVISA SOLIDARIETA' ALLE VITTIME DELLA VIOLENZA POLIZIESCA

Firenze Antifascista

LUNEDI 1 LUGLIO 2013
MANIFESTAZIONE
ORE 17.30 MERCATO DI SAN LORENZO

martedì 18 giugno 2013

Libertà per Bahar Kimyongür


Bahar Kimyongür è stato arrestato a Madrid su richiesta del governo Turco Erdogan. Militante comunista turco residente in Belgio, conosciuto da molt* di noi per il suo impegno politico, la sua coerenza, era in Spagna con la famiglia.
Alcuni fonti di informazione parlano di incontri nei giorni scorsi tra il ministro dell'interno belga e il direttore dell'intelligence turca, riguardo la presenza di cittadini belgi in Siria e il monitoraggio dei "gruppi terroristici".
Giovedi 20 Giugno verrà decisa o meno la sua estradizione in Turchia.

A Bahar va tutta la nostra solidarietà militante.


MOBILITIAMOCI PER LA SUA IMMEDIATA LIBERAZIONE

NO ALL'ESTRADIZIONE

LIBERTA' PER BAHAR KIMYONGUR

Bahar Kimyongür arrestato :
La verità disturba, Milquet (ministro belga dell'Interno) si vendica


Hanno appena fermato a Madrid il nostro amico e collega Bahar Kimyongür, autore del libro Syriana e di numerosi articoli che dimostrano l'ipocrisia dei governi europei sulla Siria. Queste ultime settimane si era mobilitato attivamente per aiutare i genitori di questi giovani che partono in Siria. Era atteso al dibattito che noi organizziamo su questo tema a Bruxelles martedì 25 giugno.

Bahar è minacciato di estradizione verso la molto democratica Turchia. Siamo molto inquieti e convinti che il governo belga è complice: Bahar disturba, la verità disturba.

La cronologia è del resto, molto chiara :

22 maggio, comunicato del ministro degli Interni: "Joëlle Milquet ha incontrato a lungo stamattina il direttore dell'organizzazione dei servizi segreti nazionali turchi, Hakan Fidan. All'epoca di questo scambio molto costruttivo, parecchie modalità di collaborazione e di scambi di notizie nei differenti scenari rievocati sono state precisate e rinforzate, in ciò che riguarda la presenza di cittadini residenti all'estero belgi in Siria particolarmente ma anche il seguito ed il controllo dei differenti raggruppamenti terroristici."

28 maggio: la Turchia rilascia in segreto un nuovo mandato di arresto internazionale contro Bahar che era stato assolto dieci anni fa dalla Giustizia belga per queste accuse arbitrarie, 13 giugno,: Al RTBF radio, il ministro Milquet sostiene il "democratico" turco Erdogan: "Penso che i servizi segreti turchi sono sinceri", sic. (Ed anche i suoi torturatori e quelli che incarcerano in massa i giornalisti?) Lei demonizza Bahar come "sostenitore di Assad" mentre questo ha, nel suo libro, denunciato i suoi aspetti dittatoriali.

17 giugno: Bahar è fermato dai civili mentre visitava con la sua sposa Deniz ed i suoi due piccoli bambini la cattedrale di Cordova (Spagna). In presenza dei suoi bambini per solennizzare bene l'occasione!

Questo giovedì 20 giugno, passa davanti al giudice a Madrid.
Chiamiamo ciascuno a denunciare questa violazione del diritto di espressione, questa bassa vendetta dei politici che si allineano sugli Stati Uniti, Israele e la Turchia! Fate circolare questo messaggio sul Net, facebook e dovunque, apostrofate i vostri mandatari politici ed i media.

Chiedete dei conti al ministro Milquet. Non si muove per aiutare i genitori smarriti, ma si rende complice di Erdogan per fermare Bahar :

Cabinet du ministère de l'Intérieur, 2 rue de la Loi, 1000 Bruxelles Tél : 02 504 85 40 Attaché de presse : Geoffroy Kensier : 0478 59 41 51 www.milquet.belgium.be

Articolo tradotto a cura del CPA FI SUD

http://www.michelcollon.info/Bahar-Kimyongur-arrete-La-verite.html

La testimonianza di quanto accaduto giovedì sera alla Stazione di SMN



Con questa comunicazione Firenze Antifascista vuole rendere pubblico e diffondere il più possibile il racconto di un testimone oculare rispetto a quanto accaduto nella serata di giovedì 13 giugno nei pressi della Stazione di Santa Maria Novella:
 
 La sera del 13/06, verso le 23.00, alla stazione di SMN, all’altezza della fermata della tramvia via Alamanni sul lato della scalinata, ho visto un gruppo di 10-15 persone che si distingueva perché indossavano tutti guanti neri e si aggiravano nei pressi della fermata con fare a dir poco agitato e aggressivo. Mi sono avvicinato facendo il vago, come fossi un passante indifferente e ascoltando ciò che dicevano mi sono reso conto che stavano aspettando qualcuno. Mi sono quindi fermato per vedere cosa stesse davvero succedendo. Ho così potuto sentire che si scambiavano frasi del tipo: "stasera è bandaccia", "dove cazzo sono, non vedo l'ora", "sono in ritardo". Erano sempre più agitati e evidentemente erano sotto l’effetto di cocaina. Dopo circa 10 minuti ho notato un altro particolare: insieme a quelli che indossavano i guanti erano presenti alcuni uomini più anziani con in mano una radiolina. Proprio dalla radiolina ad un certo punto è arrivato il segnale che stavano aspettando. Ho sentito chiaramente quella voce dire: “dall'altra parte della strada! Stanno arrivando! Attraversate!". Gli individui più giovani, quelli con i guanti neri e sicuramente più prestanti fisicamente, sono corsi sull'altro lato della strada. Ho praticamente attraversato con loro. Ho visto che nel frattempo stava arrivando la tramvia. Quando si sono aperte le portiere è sceso un gruppo di persone di cui 5 o 6 ragazzi di colore e con tutta probabilità senegalesi. Neanche il tempo di rendermi conto delle loro reali intenzioni che gli si sono scagliati addosso con una ferocia indescrivibile. Nel parapiglia ho visto sicuramente che un senegalese è stato prima schiantato su una vetrina accanto al negozio TIM e poi inseguito insieme agli altri che scappando avevano già raggiunto la parallela. Avevo paura che se li avessero raggiunti nella parallela senza che nessuno fosse presente ad assistere alla scena si sarebbero sentiti liberi di far di peggio. Quindi mi sono mosso e li ho inseguiti anch’io, ma non sono riuscito a stargli dietro…penso che fortunatamente siano riusciti a scappare! Ma tornando indietro ho notato i due uomini più anziani, quelli con la radiolina che si stavano allontanando. Così ho iniziato a seguire loro. Sono riuscito a sentirli parlare al cellulare e uno dei due ripeteva ossessivamente: “dove siete? Vi serve una macchina? Vi mando una VOLANTE?” Ho capito allora che non si trattava solo di un gruppo di fascisti, ma che questi avevano anche la divisa… Sono riuscito a seguirli fino al “Parcheggio Europa” all'altezza di via Montebello. Ad un certo punto però uno dei due, il tipo che "dirigeva l'operazione", il solito che aveva distribuito i guanti neri prima dell’aggressione si volta e mi chiede: “chi sei? Perché ci stai seguendo? Dammi i documenti!” Io gli ho detto che non gli stavo seguendo ma che mi ero perso e stavo cercando via Montebello…per quanto riguarda i documenti gli ho invece chiesto perché avrei dovuto mostrarglieli. “Per questo!” mi ha risposto lui tirando fuori il tesserino della POLIZIA MUNICIPALE. Ho visto che non ha annotato il nominativo ma con fare intimidatorio mi ha chiesto: “Abiti ancora qui?” A quel punto mi ha invitato a “levarmi dal cazzo” e, ricevuta anche l’indicazione su dove fosse via Montebello, non ho potuto che andare nella direzione opposta e poi tornare sui mie passi. Sono tornato alla stazione. Preso dalla rabbia e dall'adrenalina sono tornato alla fermata della tramvia. Lì c’era una macchina della "GEST" in mezzo alle rotaie mentre alla fermata dell’autobus poco più avanti c'era un senegalese che mi osservava. Mi sono avvicinato per chiedergli se avesse visto la scena e se sapesse cosa fosse successo. Nonostante fossero tutti in borghese e non vi fosse nessun modo per riconoscerli a colpo d’occhio, lui mi ha detto subito: “questi sono della MUNICIPALE!”... Poi, facendomi il segno della pistola con le mani mi ha detto: “molti italiani quando vedono noi impazziscono…” Non ho avuto tempo di chiedergli altro perché è arrivato l’autobus, lui mi ha salutato e se n’è andato…"

mercoledì 12 giugno 2013

Taksim Tahrir olacak! Piazza Taksim come Piazza Tahrir


AL FIANCO DELLA RIVOLTA TURCA
FERMARE SUBITO LA REPRESSIONE
LIBERTA' PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI
VIA IL GOVERNO ERDOGAN

GIOVEDI' 13 GIUGNO MANIFESTAZIONE
ALLE ORE 18:30 A PORTA ROMANA
CON CORTEO SOTTO IL CONSOLATO TURCO

Dopo quasi due settimane di mobilitazione a Istanbul ed in tutto il paese, con cortei e presidi duramente repressi dalla polizia turca, il governo Erdogan ha dichiarato guerra ai manifestanti, promettendo “tolleranza zero”. Nella notte tra martedì e mercoledì è stata sgomberata Piazza Taksim, occupata da migliaia di persone e simbolo della rivolta.
Oltre 2000 gli arresti, 5000 feriti e 4 i morti: questo il triste bilancio di due settimane di rivolta, in cui sono scese in piazza tante componenti della società turca, dalle forze sindacali e della sinistra ai nazionalisti kemalisti, da giovani studenti a settori delle tifoserie di calcio; uniti contro le politiche portate avanti da un decennio dal governo islamista di Erdogan.
Dopo oltre 40 anni di repressione verso le forze kurde e della sinistra rivoluzionaria turca, con la privazione dei più elementari diritti, l’incarcerazione dei suoi leader, stragi indiscriminate di civili in nome della guerra al PKK, la violenza dello stato turco si riversa oggi verso le rivolte che stanno scuotendo una società in crisi profonda, rivelando, se ve ne fosse bisogno, il carattere autoritario della democrazia.
E’ importante e necessaria una mobilitazione internazionale al fianco delle forze della sinistra turche e kurde, a favore delle rivendicazioni di Piazza Taksim, per una comune lotta contro le politiche di sfruttamento e repressione portate avanti in tutto il globo per la tutela degli interessi del capitale.
Portiamo la protesta sotto le sedi del governo turco, facciamo appello a tutte le organizzazioni anticapitaliste e antifasciste ad aderire e partecipare al presidio che si terrà: 
 
 GIOVEDI' 13 GIUGNO MANIFESTAZIONE
ALLE ORE 18:30 A PORTA ROMANA
CON CORTEO SOTTO IL CONSOLATO TURCO


Cpa fi-sud
PCL
Collettivo studentesco Rivoluzionario
Movimento di lotta per la Casa
Rete dei Collettivi fiorentini

martedì 11 giugno 2013

Serata benefit spese legali Collettivo Politico Scienze Politiche


Ore 18:30 Presentazione del Libro I denti del drago: storia dell'internazionale nera tra mito e realtà di Saverio Ferrari

21:00 Cena popolare (anche per vegetariani)

A seguire: concerto live con Tamales de Chipil + DJ set

Ingresso e Bar a prezzi popolari.

domenica 9 giugno 2013

Steampunk. Domenica al cinema in giugno e luglio

Ogni domenica, apericena alle 20.30 e proiezione alle 22.00

09/06: The time machine (S. Wells)
16/06: Sherlock Holmes (G. Ritchie)
23/06: Documentario: E quel giorno uccisero la felicità di Silvestro Montorio
30/06: Van Helsing (S.Sommers)
07/07: Vidocq (Pitof)
14/07: The Prestige (C. Nolan)

venerdì 7 giugno 2013

8 giugno 2013: manifestazione antifascista

SABATO 8 GIUGNO
MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA
ALLE ORE 15.30
DAVANTI ALL’ESSELUNGA
DI VIA DI NOVOLI

https://www.facebook.com/events/575404699148842/

Sabato 8 giugno Forza Nuova ha lanciato un presidio a Novoli. La Firenze Antifascista sarà in piazza perché crediamo sia indispensabile negare ai fascisti ogni spazio di agibilità politica.
Riteniamo che gli abusi commessi sui minori a “Il Forteto” rappresentino qualcosa di vergognoso e infame, ma altrettanto lo è l'utilizzo propagandistico che i fascisti ne stanno facendo in termini di visibilità proprio come in questo caso.

Sarà anche l’occasione per manifestare solidarietà nei confronti degli 8 antifascisti condannati venerdì scorso dal tribunale di Pontassieve a 3 mesi e al risarcimento di 2500 euro proprio a Forza Nuova per aver impedito ai fascisti di diffondere materiale xenofobo a Rignano sull’Arno nel 2009.
Sarà poi sicuramente un momento per ricordare Clément Méric, dell'età di 19 anni, ucciso mercoledì scorso a Parigi da un gruppo di fascisti, ed esprimere solidarietà e vicinanza ai suoi familiari, ai suoi amici e compagni di lotta.

FUORI I FASCISTI DA FIRENZE!
SOLIDARIETÀ ANTIFASCISTA INTERNAZIONALE!

Firenze Antifascista

sabato 25 maggio 2013

XI Sgrana e Traballa - Tre giorni di musica popolare - 2

Piovere, è piovuto.
E un freddo della madonna.
La logistica del CPAFiSud è notoriamente capacissima di tutto e ne ha viste ed affrontate di peggio.
Tavoli in giro per i corridoi, e centinaia di persone servite di griglia e di cantina come se nulla fosse.

"...Qui davanti, vedete, abbiamo i colori della città de L'Aquila, che sono il verde e il nero. Il nero del lutto, ma anche il verde della speranza. Diventarono i colori cittadini dopo il devastante terremoto del 1703.
Il primo, devastante terremoto.
Prima di allora, i colori erano il bianco e il rosso.
Adesso, a quattro anni di distanza dal secondo, siamo tentati di eliminare il verde e di tenere solo il nero del lutto..." (Compagnia Aquilana di Canto Popolare)


venerdì 24 maggio 2013

XI Sgrana e Traballa - Tre giorni di musica popolare - 1

Il 23 maggio 2013 è iniziata l'undicesima edizione di Sgrana e Traballa, la tre giorni di musica popolare resa possibile dalla mobilitazione totale degli attivisti.
Tre gruppi sul palco e almeno cinque generazioni a tavola... per l'undicesima volta!



I Tarabaralla eseguono Mia bella Annina. Una canzone popolare che Pyotr Ilyich Tchaikovsky ascoltò durante una permanenza a Firenze attorno al 1878, utilizzandone la melodia per il Capriccio Italiano, op. 45.


lunedì 20 maggio 2013

Carlo Monni (1943-2013)


I ricchi che ingrassano,
e i poveri a patire,
ma un giorno, porca troia,
questa storia l’ha a finire.

venerdì 17 maggio 2013

18 maggio - Serata benefit per la palestra del CPAFiSud

Dalle ore 17:00 incontri di boxe tra le palestre popolari del Cpa fi sud, Malborghetto ed Emerson.

Ore 20:30 cena popolare

A seguire musica live con A FREE MAMA
Dj set con TSUNAMI MOVEMENT
Dj set trash con TULLOSAICOMESONO

giovedì 16 maggio 2013

Sintesi finale dell'assemblea dell'11 Maggio - Euromediterraneo



L'assemblea sul tema Unione Europea e Mediterraneo, che si è tenuta a Firenze nel ciclo di incontri Le mani sporche dell'Europa organizzati da Cpa Fi-Sud, Collettivo Politico Scienze Politiche, Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos, ha visto la partecipazione di compagn* provenienti oltre che dalla Toscana, da Padova, Milano, Bologna, Parma, Torino, oltre che di organizzazioni della sinistra di classe di Marocco, Tunisia, Egitto (quest'ultimo è intervenuto via telefono a causa della vertenza in atto nella logistica). Molti altri hanno dimostrato il loro interesse ma per motivi diversi non sono potuti essere presenti.

I partecipanti all'assemblea con l'intento di gettare le basi per un lavoro comune stabiliscono:


1. La nostra solidarietà nei confronti della lotta del proletariato nord africano, qui in Italia come sull'altra sponda del mediterraneo, è una solidarietà di classe.

2. L'impegno a costruire un lavoro stabile e paritetico con i compagni nord africani presenti in Italia

3. E' necessaria la massima attenzione rispetto agli sviluppi politici all'interno dei paesi del nord africa

4. Il sostegno nei confronti di coloro che sull'altra sponda continuano la lotta per un reale cambiamento politico, economico e sociale

5. La necessità di un approfondimento comune sulle conseguenze delle devastanti politiche imperialiste nel mediterraneo

6. L'importanza del sostegno alle organizzazioni della sinistra palestinese, anche alla luce del ruolo che Hamas sta rivestendo nelle politiche capitaliste in tutta l'area

7. L'organizzazione di cicli di incontri su tematiche specifiche che consentano di stabilire e rafforzare le relazioni tra i compagni/e delle due sponde del mediterraneo

8. Il sostegno alle lotte della logistica come laboratorio del superamento del rapporto indigeno/immigrato


Inoltre:

L'assemblea esprime tutta la solidarietà al compagno Moez del Fronte Popolare Tunisino in Italia, oggetto di un'aggressione oscurantista-fascista da parte di un gruppo riconducibile alla Nahda (partito integralista dell'islam politico in Tunisia) e ritiene estremamente grave la pesante repressione e la violenza contro i compagni/e in Tunisia e fuori dei confini come accaduto con l'uccisione di Chokri Belaid.

Informata della lotta nelle carceri marocchine, l'assemblea esprime la sua solidarietà militante ai compagni/e prigionieri politici in Marocco del Movimento 20 febbraio e del sindacato studentesco (UNEM) in sciopero della fame.


Un augurio di buon lavoro a tutt*.

17 maggio: serata con il comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti (TA)


mercoledì 15 maggio 2013

16 maggio 2013 - Paesi Baschi. Un muro di solidarietà

Alle ore 20.30 cena popolare

Alle ore 21.30 collegamento in diretta con il Ponte di Ondarroa dove da giorni la Solidarietà di un intero paese nei confronti della compagna Urtza Alkorta, accusata di "collaborazione con ETA", sta impedendo che gli apparati repressivi portino a termine il suo arresto.
Un momento di informazione e solidarietà per dare il nostro contributo, per quanto piccolo, all'allargamento della Solidarietà Internazionale.
Durante la serata video e foto sul "muro di solidarietà" di Ondarroa e su quello di qualche settimana fa a Donostia che per giorni ha impedito l'arresto di altri 8 giovani accusati in quel caso di militare in un’organizzazione giovanile – Segi - messa fuori legge da Madrid con l’accusa di sostenere l’ETA.

PRESOAK ETXERAT!

lunedì 13 maggio 2013

11 maggio 2013: a Vicchio i fascisti non passano

Sabato 11 maggio, Forza Nuova avrebbe dovuto manifestare a Vicchio con un presidio sotto il Comune alle ore 20.00 dopo una breve sosta davanti al Forteto.
La seconda manifestazione di neofascisti che gli abitanti di Vicchio avrebbero dovuto sopportare dopo quella che Casa Pound aveva "organizzato" pochi giorni fa e per la quale molti erano rimasti schifati ma che non aveva avuto un'adeguata risposta antifascista visto che i "fascisti del terzo millennio" ormai si guardano bene dal pubblicizzare le loro iniziative.
Nel pomeriggio di sabato, quando invece ha iniziato a spargersi la voce dell'arrivo di Forza Nuova, la sezione dell'Anpi e altri antifascisti di Vicchio hanno deciso di chiamare un presidio per dare un'adeguata accoglienza alla manifestazione neofascista. Anche noi, come Firenze Antifascista, abbiamo deciso di partecipare.
Uomini della Digos, camionette e decine di carabinieri erano pronti a stendere il tappeto rosso ai neofascisti ma con il passare dei minuti il presidio si è ingrossato: passanti che si fermavano a chiedere cosa stesse succedendo e saputo dell'arrivo di Forza Nuova telefonavano a casa per dire che sarebbero tornati più tardi, commercianti che abbassavano la saracinesca e venivano in presidio, anziani, donne, uomini, ragazzi, bambini...alle 21.00, quando solitamente in giro tra Piazza della Vittoria e Piazza Giotto c'è poca gente, c'erano circa 200 persone.
Alla fine i fascisti non si sono fatti vedere, se ne sono rimasti fino alle 21.30 davanti al Forteto in un parcheggio buio e poi hanno girato le macchine verso Firenze e scortati se ne sono tornati a casa. La notizia ha fatto scoppiare la piazza di Vicchio in un applauso e dopo aver intonato tutti assieme "Bella Ciao" il presidio si è sciolto.

Ieri Vicchio si è espressa chiaramente. Lo si capiva delle facce, dalle voci e dagli scambi di battute che si sono susseguite in una piazza che abbiamo tenuto per più di tre ore: ciò che è accaduto al Forteto è un qualcosa di aberrante, infame e schifoso, ma lo è altrettanto il tentativo di strumentalizzazione che ne stanno facendo i neofascisti per acquistare agibilità e visibilità. Sterili quindi anche le accuse che qualche giorno fa ha provato a rivolgere Casa Pound a quei passanti che mostravano la loro indignazione: "Chi è contro questo presidio difende il Forteto!", dicevano...
E' stato dimostrato che così non è!

FUORI I FASCISTI DA VICCHIO!
FUORI I FASCISTI DA FIRENZE!

Firenze Antifascista

domenica 12 maggio 2013

23,24 e 25 maggio 2013 - XI Tre Giorni di Musica Popolare

Sgrana & (Tra)Balla
XI Tre Giorni di Musica Popolare
23-24-25 Maggio 2013

Da più di venti anni al CPA Fi sud si realizzano iniziative politiche e culturali. Alcune di queste si ripetono ogni anno, Fonte Santa, Il 25 Aprile in Santo Spirito, la Tre giorni di musica popolare, ed ogni anno ci interroghiamo sulla valenza che ha riproporle.
Per quanto riguarda la tre giorni di musica popolare c'eravamo detti “basta, non ne possiamo più, 10 si son dette e dieci si son fatte...”
Forse però non per tutti son dieci, per chi si è avvicinato più tardi e per chi prima l'ha solo vista poi ha deciso di partecipare alla sua costruzione, per chi ne ha saltata qualcuna e vuol pure lui far conto pari. Ma cosi non si finisce più !! Allora...
Forse dieci non son bastate a dimostrare cos' è una festa popolare, che da sola è sorta e che ha coinvolto nel suo spirito centinaia di persone contribuendo alla sua crescita ed alla sua riuscita.
Forse dieci non son bastate a mostrare che con l'autorganizzazione si possono costruire cose che chi è coperto da istituzioni e sponsor non riesce a fare.
Forse dieci non son bastate per portare solidarietà a chi con la musica popolare, popoli, genti, lavoratori e contadini, da voce alle proprie storie, raccontando la vita e le lotte.
Forse dieci non son bastate a far suonare tutti quelli che nella musica popolare non vedono commercio ma un modo per raccontare e divertire, con una cultura non commerciale libera dall'ossessione del profitto.
Forse dieci non ci son bastate per raccontarci dentro tutto quello che volevamo che è di più di quello che siamo riusciti a raccontare.
Forse dieci non son bastate a far capire a Palazzo Vecchio che questo posto è vivo e vegeto e che resiste ai loro piani di vendita.
Forse dieci non ci son bastate perché la socialità di una festa popolare non si può capire se non la si condivide e non la si crea.
Forse dieci non ci son bastate perché è troppo bello e divertente viverla. E allora …

Programma Completo



Giovedi 23 Maggio

Dalle ore 19.30 Stuzzica e ristuzzica

TARABARALLA
Il gruppo presenta uno spettacolo che ripercorre la storia dei canti popolari della tradizione toscana dal rinascimento, ai canti di lavoro di fine ottocento, fino alla canzone d'autore di Odoardo Spataro.
Da un po' di tempo hanno approfondito lo studio di quella nicchia di repertorio dei canti di protesta di lotta , della resistenza.

Dalle ore 21.00 I cuochi son pronti
VINCANTO“Popolo che canta non muore” è un viaggio attraverso canti sul tema della Resistenza, visto però da varie angolature. Dai canti classici che nacquero “sui monti” in Italia e sulle barricate repubblicane in Spagna, che venivano cantati dai partigiani durante la guerra, pieni di speranza e orgoglio, a quelli nati sotto il regime fascista e quello franchista, più sarcastici e insieme più malinconici, fino a canzoni d’autore, spesso più riflessive, ma anche più ironiche e pungenti. Canzoni che sono vere pagine di storia, importanti come documenti, e insieme di grande valore musicale e poetico..

NENEJEM
Progetto musicale che nasce nel 2001 dalla volontà di Guerino Di Sanzo (chitarra e voce), Andrea Dilillo (batteria e percussioni) e Gaspare Bucca (Basso). Il gruppo si consolida con il polistrumentista Samuele Venturin (chitarra, violino, fisarmonica e mandolino). I quattro costruiscono affinità nell'amicizia ed elaborano un repertorio sulle capacità canore e sulla storia calabro lucana di Guerino, instancabile chansonnier del miglior meridione. Gaspare, forte nella sua cultura siculo jamaicana, morbido ed incalzante nelle sue linee di basso, s'intreccia con le ritmiche arabo africane di Andrea e il gruppo inizia a girare dando il meglio di se dal vivo dove il rock ed il reggae s'impastano con le tarantelle e gli stornelli popolari in una miscela che trascina e tracima nel ballo


Venerdi 24 Maggio

Dalle ore 19.30 C’è sempre qualcosa da spelluzzicare

CA DI CAMPO
La Compagnia Aquilana di Canto Popolare nasce alla Cantina del Boss a L’Aquila, luogo di ritrovo serale degli universitari, studenti provenienti da diverse parti d'Italia. La Compagnia in quella cantina cantava, ballava e suonava, per la sola gioia di farlo, canzoni d' amore e di dispetto, di lotta e di lavoro, con l'organetto e il ddu bott', la chitarra e il violino, i tamburelli, il flauto e le castagnette. Dopo la notte maledetta del 6 aprile 2009, quando è stata la terra a ballare una tarantella di morte, le parole e i suoni sono andati in esilio, e a vegliare sulle macerie e nei vicoli deserti è rimasto solo il silenzio. Ma la Compagnia non ha mai smesso di suonare e cantare, di portare in giro la musica della tradizione popolare, in attesa di tornare nella sue care e vecchie cantine, piazzette, strade e vicoli.

Dalle ore 21.00 Magna te che magno io

ESMIYA
Esmiya in cretese vuole dire lo stare insieme, l'incontro. L'incontro tra quattro persone arrivate a Creta da qui e là. Questo incontro portò alla creazione di un gruppo musicale con l'Uti, il Nèi, le percussioni, le voci e le musiche tradizionali da varie parti della Grecia.

LOU TAPAGE
Il viaggio inizia alle porte del 2000 nel sud ovest del Piemonte, su quelle montagne dove si uniscono mare e pianura, Francia e Italia: una terra di confine in cui l'unirsi e il confondersi di lingue e tradizioni dà vita ad un mosaico di differenti voci, colori, suoni, un frastuono che tradotto in musica e in Occitano-Provenzale porta il nome Lou Tapage. Un gruppo rock figlio del Folk - contaminato da un discreto numero di padri ignoti - la cui musica spazia dal ritmo dei balli popolari alle arie irlandesi, dal cantautorato italo-francese alla musica celtica,il tutto legato da un filo conduttore che è proprio lo stile eclettico e personale con il quale i Lou Tapage da 10 anni a questa parte suonano in giro per l'Europa.


Sabato 25 Maggio

Dalle ore 19.30 E un vi si lascia senza mangiare e bere

RENATA MEZENOV SA
Propone un ricco repertorio di canzoni che hanno segnato dal primo ‘900 la nascita di un genere che non si è mai estinto nella tradizione canora dell’isola di Cuba: La Trova. Si tratta di uno stile musicale che è alla radice della musica cubana più diffusa e conosciuta nel mondo, intrecciata alle caratteristiche influenze africane e spagnole. La memoria di un’infanzia trascorsa a San Pietroburgo la porta ad interpretare anche melodie dell’antica Russia.

GRUP HAYKIRIS
Il Grup Haykiris (Grido) nasce in Germania nella numerosa comunità di immigrati turchi. Fedele Alla tradizione della musica e danza turca ha rielaborato le sonorità della musica popolare con l'inserimento dei suoni degli strumenti moderni creando una contaminazione di grande effetto. Vicini al Partito dei lavoratori turchi in Germania (ATIK) raccontano nei loro testi la lotta della parte migliore del loro popolo.

Dalle ore 21.00 E mangia, riecco tutto quì popò di roba

DIGRESK
Digresk è un gruppo di musica popolare bretone. Digresk significa decrescenza in bretone. Ma lo stile di questi 6 musicisti è tutt'altro che decrescente. Il celtico-electro-rock è una fusione fra la musica degli strumenti tradizionali bretoni e celtici, come il Binioù, la bombarda, il flauto e la cornamusa, con i ritmi più moderni della chitarra elettrica e dei sintetizzatori. E questa alchimia perfetta fa ballare ogni anno migliaia di bretoni durante i Fest-Noz (feste popolari) bretoni. Gruppo militante, i Disgresk hanno sempre appoggiato con la loro musica e la loro allegria le lotte del popolo bretone.

KALAMU
Kalamu (il cui nome significa musica kalabra) nascono nel 2005, quando un gruppo di giovani calabresi sperimenta un percorso musicale che vede la loro terra d?origine protagonista in un?evoluzione di suoni contaminati dal mondo che la circonda. Parte il progetto che riprende brani della tradizione popolare meridionale rielaborati con l?uso di sempre nuovi generi musicali e brani composti interamente da loro utilizzando la musicalità dei loro dialetti con testi che affrontano tematiche sociali, politiche, culturali della loro terra e del resto del mondo, attraverso occhi di giovani che non smettono di sperare in un futuro migliore.

giovedì 9 maggio 2013

12 maggio: Resistenze nella crisi. Vio.Me fabbrica occupata in Grecia

Domenica 12 maggio al Cpa Firenze sud alle ore 18.00

VIO.ME FABBRICA OCCUPATA in GRECIA

L'occupazione e l'autogestione operaia come risposta alla crisi.
La necessità della costruzione di rapporti sociali e territoriali, solidarietà ed appoggio dal quartiere.
Le relazioni costruite con altre fabbriche.
Le prospettive di lotte comuni nell'area del Mediterraneo.

NE PARLIAMO con
Makis Anagnostou, rappresentante sindacale della fabbrica occupata di Vio.Me, e Yannis Ieropoulos, avvocato

Collettivo Prezzemolo dell'Istituto Universitario Europeo, Cpa Firenze sud, Cantiere Sociale K100Fuegos, Collettivo Politico Scienze Politiche

mercoledì 8 maggio 2013

Europa e Mediterraneo: crisi, fascismo e reazione. Appuntamenti 9-11 maggio

Giovedi 9 maggio dalle 19, edificio D5 del Polo di Novoli.
Apericena e iniziativa con Fronte Popolare Tunisino, Davide Conti (La Sapienza, Roma), Collettivo Prezzemolo ed antifascisti tedeschi (via Skype).
Sabato 11 maggio al CPAFiSud dalle 10.30 alle 16.00 assemblea pubblica su Europa e Nord Africa. Ne parleremo con i compagni tunisini, egiziani e marocchini per individuare il contesto di lotta comune che lega le due sponde del Mediterraneo e le prospettive che ci si pongono davanti.

CPAFiSud, Collettivo Politico di Scienze Politiche, Cantiere Sociale Camillo Cienfuegos

martedì 7 maggio 2013

11 maggio 2013: serata di chiusura sala concerti

Sabato 11 Maggio
Serata di chiusura sala concerti

Ore 21:00 cena sociale
Ore 23:00 Vari dj si esibiranno sul palco del cpa e ci faranno ballare con pezzi che vanno dallo ska al reggae,dal punk agli anni 80 e per finire trash.
- Borroka dj firm
- Lotto dj(banpay)
- Tullosaicomesono

lunedì 6 maggio 2013

XI Tre Giorni di Musica Popolare 23-24-25 maggio 2013

Da più di venti anni al CPAFiSud si realizzano iniziative politiche e culturali. Alcune di queste si ripetono ogni anno, Fonte Santa, il 25 aprile in Santo Spirito, la Tre Giorni di Musica Popolare, ed ogni anno ci interroghiamo sulla valenza che ha riproporle. Per quanto riguarda la Tre Giorni di Musica Popolare, c'eravamo detti "basta, non ne possiamo più, dieci si son dette e dieci si son fatte"...
Forse però non per tutti son dieci; per chi si è avvicinato più tardi e per chi prima l'ha solo vista e poi ha deciso di partecipare alla sua costruzione, per chi ne ha saltata qualcuna e vuol pure lui far conto pari. Ma così non si finisce più!! Allora...
Forse dieci non son bastate a mostrare che con l'autorganizzazione si possono costruire cose che chi è coperto da istituzioni e sponsor non riesce a fare.
Forse dieci non son bastate per portare solidarietà a chi con la musica popolare, popoli, gentil, lavoratori e contadini, dà voce alle proprie storie, raccontando la vita e le lotte.
Forse dieci non son bastate a far suonare tutti quelli che nella musica popolare non vedono un commercio ma un modo per raccontare e divertire, con ubna cultura non commerciale libera dall'ossessione del profitto.
Forse dieci non ci son bastate per raccontarci dentro tutto quello che volevamo, che è di più di quello che siamo riusciti a raccontare.
Forse dieci non son bastate a far capire a Palazzo Vecchio che questo posto è vivo e vegeto e che resiste ai loro piani di vendita.
Forse dieci non ci son bastate perché la socialità di una festa popolare non si può capire se non la si condivide e non la si crea.
Forse dieci non ci son bastate perché è troppo bello e divertente viverla.
E allora...

giovedì 2 maggio 2013

4 maggio 2013: in piazza contro la repressione. Solidarietà per chi lotta!

per info e adesioni: corteo4maggio@gmail.com
La data del 4 maggio, a due anni esatti dall’inizio dell’operazione repressiva contro il Movimento fiorentino con l'applicazione di 35 misure cautelari e un totale di 86 imputati, il giorno successivo alla prima udienza del primo grado, dovrà essere un momento per manifestare la Solidarietà nei confronti dei compagni coinvolti in questo processo così come in tutti gli altri.
Dobbiamo anzitutto fare in modo che la repressione non abbia la possibilità di agire nel silenzio, cercando di accrescere la consapevolezza rispetto ai meccanismi e gli strumenti che lo Stato utilizza per colpire chi sta già lottando e respingere nel “privato” tutti coloro che alle lotte si stanno avvicinando oggi: nessun compagno dovrà mai sentirsi e restare solo davanti alla repressione.
Una mobilitazione lanciata inizialmente da CPA fi-sud, Collettivo Politico di Scienze Politiche, Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos, CSA Next-Emerson, Rete dei Collettivi Studenteschi fiorentini, Collettivo di Scienze Autorganizzato e Collettivo Studentesco Rivoluzionario e a cui si sono via via aggiunte le adesioni di molte realtà del territorio.
Il 4 maggio saranno poi in piazza anche compagni provenienti da altre realtà che sia durante il corteo che durante il proseguo della giornata in Largo Annigoni interverranno per parlare delle lotte che si sviluppano sui loro territori ed in particolare delle operazioni repressive di cui sono stati fatto oggetto. Ci saranno i compagni di Azione Antifascista Teramo colpiti dall'ondata repressiva in seguito ai fatti del 15 ottobre a Roma con l'accusa di devastazione e saccheggio.
Ci sarà il Comitato cittadino "Livorno non si piega" nato in solidarietà agli indagati per i fatti del 30 Novembre, 1° e 2 Dicembre 2012.
Ci saranno alcuni No Tav sotto processo per il loro protagonismo nella lotta a difesa della Valle. Ci sarà Aldo Milani, in prima linea a fianco dei lavoratori della logistica, recentemente raggiunto dal foglio di via da Piacenza assieme ad altri compagni.
Interverranno poi i compagni di OLGa che racconteranno la loro esperienza di lotta contro carcere e repressione.

Rilanciamo quindi l'invito ad esser presenti sabato 4 maggio alle ore 15.30 in Largo Annigoni, per estendere la solidarietà e continuare a lottare!

Alle 15.30 concentramento in LARGO ANNIGONI, a seguire CORTEO per le vie della città e ritorno in piazza.

Dalle ore 18.30 in LARGO ANNIGONI
BAR, CIBO E BEVANDE A PREZZI POPOLARI
INTERVENTI E CONTROINFORMAZIONE

Alle 20.30 CONCERTO con:
MALEDUCAZIONE ALCOLICA (Tuscia Ska)
BANPAY CREW (Dancehall from Florence)
+ GUESTS

Promuovono:
CPA fi-sud
Collettivo Politico di Scienze Politiche
Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos
CSA Next-Emerson
Rete dei Collettivi Studenteschi fiorentini
Collettivo di Scienze Autorganizzato
Collettivo Studentesco Rivoluzionario

Hanno aderito:
Confederazione Cobas
Spazi Liberati
Comitato Antifascista e Antirazzista Toscano - Firenze
Collettivo Prezzemolo
CSP - Partito Comunista
PerUnaltracittà lista di cittadinanza Firenze
L'Altracittà, giornale della periferia
Comunità delle Piagge
Partito Comunista dei Lavoratori
Fronte della Gioventù Comunista Firenze
Collettivo Putilov Firenze - Presidio per il Partito Comunista
Brigata di Solidarietà attiva Toscana
ValdarnoAntifa
Centro Politico 1921 - Livorno

mercoledì 1 maggio 2013

Solidarietà al Newroz di Pisa

Come Cpa fi-sud vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne del Newroz a seguito dell'incendio che nella mattinata del 28 aprile è stato appiccato all'interno del centro sociale. La risposta dei compagni a quest'attacco non si è fatta attendere e l'assemblea convocata nel pomeriggio del giorno stesso ha lanciato un corteo per il 4 maggio a Pisa.
Proprio quel giorno, assieme ad altre realtà del territorio fiorentino, abbiamo però in programma un corteo contro la repressione in solidarietà con gli 86 compagni coinvolti nel processo contro il Movimento fiorentino. Per questo motivo non potremo essere in piazza a Pisa ma non mancheremo di ribadire la nostra solidarietà nei confronti del Newroz per le vie della nostra città.

CONTRO IL FASCISMO, CONTRO LA REPRESSIONE, NON UN PASSO INDIETRO!

Cpa fi-sud

lunedì 29 aprile 2013

11 maggio 2013: Assemblea - Le mani sporche dell'Europa


2 Maggio 2013 ore 21.00
Unione Europea: la costruzione di un polo imperialista

Partecipano:
Prof. Calchi Novati
Sergio Cararo (Redazione Contropiano)

Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos. Via Chiella - Campi Bisenzio

3 maggio 2013 ore 21.00
Sistemi di Controllo e integrazione poliziesco giudiziaria dell'Europa

Partecipano
Danilo Camplese (Avvocato di Bologna)
Bahar Kimyongür -(Attivista politico belga - Associazione Tayad)

Cpa Fi Sud. Via Villamagna 27a - Firenze

9 Maggio 2013 ore 21.00
Europa e Mediterraneo: crisi, fascismo e reazione

Partecipano:
Fronte Popolare Tunisino
Davide Conti (La Sapienza Roma)
Collettivo Prezzemolo (Istituto Europeo)
Antifascisti tedeschi

Polo Scienze Sociali Novoli

11 Maggio 2013 Assemblea - Le Mani Sporche dell'Europa ore 10.30 - 11.00

Le Rivolte arabe, la guerra in Libia e il successivo intervento in Mali hanno violentemente rimesso al centro del dibattito il mediterraneo e il ruolo che l'europa imperialista riveste nelle politiche di rapina, di guerra, di ingerenza politica ed economica nell'area.
Un ruolo che i compagn* dei paesi del nord africa non esitano a definire una nuova colonizzazione. Le politiche di penetrazione verso questi paesi, le conseguenti violente ristrutturazioni economico/finanziarie, le privatizzazioni con la conseguente svendita dei settori strategici, la disoccupazione di massa, l'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, sono le basi sulle quali si sono costruite e sviluppate le cosiddette "primavere arabe".
"Primavere" che però ad oggi devono fare i conti con governi che rappresentano chiaramente gli interessi della borghesia internazionale come prodotto in chiave reazionaria delle rivolte stesse e un esempio di come i fascismi, nelle varie forme in cui si possono presentare (vedi governi islamici), siano un'ipotesi credibile per il capitale nell'attuale fase di crisi. Nello stesso tempo sono emerse sempre più chiaramente le relazioni che intercorrono tra lo sfruttamento della massa di proletari provenienti da questi paesi all'interno dell'europa del capitale e lo sfruttamento che la stessa riversa nei paesi del mediterraneo. Siamo all'interno di una stessa periferia, anche se nel centro dell'imperialismo, e ciò ci lega indissolubilmente verso una prospettiva comune. Periferia nel centro dell'imperialismo in quanto lo sviluppo diseguale, la politica di rapina che si nasconde dietro le"politiche di austerity" dettate dalle borghesie europee dominanti nei confronti di tutti i paesi dell'europa mediterranea, sono caratteristiche proprie delle relazioni che intercorrono tra il centro e la periferia stessa. Una prospettiva che rompe la logica assistenzialista che ha caratterizzato in questi anni la con lo spaccato di proletariato costretto a spostarsi dai paesi del nord africa e quelli europei, che ci pone su un livello paritetico nella individuazione di terreni di lotta comune. E' da questa lettura della realtà che ci troviamo davanti, per quanto poco approfondita possa essere, che nasce la volontà di creare un momento di confronto che porti a fare un passaggio ulteriore sia nella comprensione del ruolo dell'europa (Ue), sia nella ricerca dei terreni sui quali misurarci in futuro sulle due sponde del mediterraneo.
Abbiamo individuato nella data dell'11 Maggio 2013 un momento per iniziare questo lavoro, in coincidenza con la presenza a Firenze dei vari protagonisti delle politiche nefaste della Ue, da Barroso a Monti, e tutta la loro cricca di lacchè. E' stata garantita la presenza di compag* di organizzazioni del Marocco, Tunisia, Egitto. La proposta è una assemblea che dovrebbe strutturarsi in due momenti. Una prima parte di analisi sul ruolo dell'Europa nel mediterraneo, le sue politiche di espansione e dominio, attraverso alcuni interventi, oltre ai contributi dei compagni del nord africa. Una seconda parte dove affrontare le possibili "campagne" da portare avanti insieme sulle due sponde e con quali modalità costruirle. Ad oggi i temi da noi individuati attorno ai quali si possono sviluppare queste campagne sono logistica, call center, centri di detenzione.
Vorremmo che questa assemblea rappresentasse realmente un momento in cui si possano definire le modalità concrete per portare avanti questo lavoro. L'orario ipotizzato è dalle 10.30/11.00 per terminare nel primo pomeriggio intorno alle 16.30. L'iniziativa si svolgerà al Centro Popolare Autogestito FI-SUD – Via Villamagna 27a Firenze. Chiaramente ci sarà il pranzo e per chi vuole dormire a Firenze non ci sono problemi in particolare se comunicato per tempo.

Per Info e adesioni: colpol@inventati.org

Cpa Firenze Sud - Centro Sociale Camilo Cienfuegos, Collettivo Politico Scienza Politiche

sabato 27 aprile 2013

Firenze Antifascista sulla piazza del 25 aprile



Firenze Antifascista ha organizzato in Santo Spirito la tradizionale piazza in occasione del 25 aprile.
Dalle ore 15.30 un continuo passaggio di persone che si sono fermate al bar, ai banchini informativi e hanno atteso i primi interventi e l'inizio del corteo. Gli interventi sono stati aperti del Partigiano "Sugo" che ha poi ceduto la parola agli studenti dei collettivi medi e universitari.

 
Alle 17.00 il saluto a Potente, la deposizione della corona e la partenza del corteo. Centinaia e centinaia di persone - poco ci interessa entrare nella guerra dei numeri con giornalisti e Questura, il video e le foto che seguono parlano da sole - che hanno invaso le strade di S.Frediano fino a piazza Tasso e poi per via del Leone dove il corteo ha sostato sotto la nuova occupazione e ha applaudito all'intervento dal megafono di uno degli occupanti. Infine il corteo ha fatto ritorno in S.Spirito.
A quel punto, davanti ad una piazza stracolma a prendere la parola sono stati, prima Spazi Liberati (a questo link il loro intervento http://www.youtube.com/watch?v=7etVGRFshs4) e subito dopo i lavoratori.
Uno dopo l'altro si sono alternati al microfono un operaio della Pirelli, poi un'operaia della Renault, un delegato COBAS della Ginori, un lavoratore ATAF che ha parlato a nome della confederazione COBAS, un operaio della Ex-Electrolux, una lavoratrice CUB della Sanità ed infine Riccardo Antonini, lavoratore delle Ferrovie, licenziato dall'azienda per il suo impegno per la sicurezza sul lavoro e il suo protagonismo al fianco dei familiari delle vittime della strage di Viareggio.
Chiusi gli interventi è salito sul palco il Menestrello che accompagnato da altri tre ottimi musicisti ha presentato il disco inciso in collaborazione con Firenze Antifascista con alcune delle canzoni che la Brigata Sinigaglia cantò entrando a Firenze per liberarla.
Durante l'inizio del concerto un altro intervento ha rilanciato la manifestazione organizzata per il 4 maggio da diverse realtà del territorio: una piazza contro la repressione, in solidarietà con tutti i compagni e le compagne colpiti da denunce, processi e arresti per il loro impegno politico. L'accento è stato messo in particolare sul processo contro il Movimento Fiorentino, un'inchiesta costruita sull'applicazione del reato di associazione a delinquere alle lotte politiche e sociali e che prenderà il via proprio in quei giorni.
Durante la sua esibizione il Menestrello ha lasciato spazio ancora una volta a Sugo e alla lettura del saluto che Teresa Mattei, partigiana "Chicchi", inviò alla piazza di Firenze Antifascista di qualche anno fa.

 
Mentre si allestiva il palco in attesa dell'inizio del concerto dei Dirty Old Band, gli ultimi due interventi della giornata: il saluto di un compagno greco che ha rilanciato alla Solidarietà Internazionale Antifascista e l'intervento di compagno che ha fatto il quadro sull'attuale situazione in Venezuela e i tentativi di destabilizzazione da parte della destra, appoggiati dagli USA e dai paramilitari, dopo la vittoria di Maduro all'ultima tornata elettorale.

A chiudere la serata la Malasuerte fi-sud: il solito bagno di folla e l'ottimo epilogo di una giornata fantastica, in cui tutti coloro che hanno collaborato hanno dato l'esempio pratico di cosa voglia dire festeggiare una giornata come quella del 25 aprile fuori da una logica esclusivamente commemorativa, ma coscienti di essere i protagonisti delle lotte di oggi portatrici degli stessi valori che animarono la spinta di chi 70 anni fa scelse di non piegarsi al fascismo e scelse la clandestinità, a rischio della propria vita, per la libertà e la costruzione di una società di eguali.

ORA E SEMPRE RESISTENZA! 

Il video del corteo...200 secondo i giornali...
http://www.youtube.com/watch?v=JcRGDGUQKkI&feature=youtu.be
  Alcune foto della giornata…
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.579755402048695.1073741826.486260468064856&type=3

Firenze Antifascista

Alessandro Giobbi (Il Menestrello), Fischia il vento
http://www.youtube.com/watch?v=iiKsK-W0OXU

Alessandro Giobbi (Il Menestrello), Bersagliere ha cento penne
http://www.youtube.com/watch?v=A9BCr3QmQ_o

Malasuerte Fi Sud, IRA, chiusura concerto
http://www.youtube.com/watch?v=OBi2ipjx7r8&feature=youtu.be