Da più di venti anni al CPAFiSud si realizzano
iniziative politiche e culturali. Alcune di queste si ripetono ogni
anno, Fonte Santa, il 25 aprile in Santo Spirito, la Tre Giorni di
Musica Popolare, ed ogni anno ci interroghiamo sulla valenza che ha
riproporle.
Per quanto riguarda la Tre Giorni di Musica Popolare, c'eravamo detti
"basta, non ne possiamo più, dieci si son dette e dieci si son fatte"...
Forse però non per tutti son dieci; per chi si è avvicinato più tardi e per chi prima l'ha solo vista e poi ha deciso di partecipare alla sua costruzione, per chi ne ha saltata qualcuna e vuol pure lui far conto pari. Ma così non si finisce più!! Allora...
Forse dieci non son bastate a mostrare che con l'autorganizzazione si possono costruire cose che chi è coperto da istituzioni e sponsor non riesce a fare.
Forse dieci non son bastate per portare solidarietà a chi con la musica popolare, popoli, gentil, lavoratori e contadini, dà voce alle proprie storie, raccontando la vita e le lotte.
Forse dieci non son bastate a far suonare tutti quelli che nella musica popolare non vedono un commercio ma un modo per raccontare e divertire, con ubna cultura non commerciale libera dall'ossessione del profitto.
Forse dieci non ci son bastate per raccontarci dentro tutto quello che volevamo, che è di più di quello che siamo riusciti a raccontare.
Forse dieci non son bastate a far capire a Palazzo Vecchio che questo posto è vivo e vegeto e che resiste ai loro piani di vendita.
Forse dieci non ci son bastate perché la socialità di una festa popolare non si può capire se non la si condivide e non la si crea.
Forse dieci non ci son bastate perché è troppo bello e divertente viverla.
E allora...
Forse però non per tutti son dieci; per chi si è avvicinato più tardi e per chi prima l'ha solo vista e poi ha deciso di partecipare alla sua costruzione, per chi ne ha saltata qualcuna e vuol pure lui far conto pari. Ma così non si finisce più!! Allora...
Forse dieci non son bastate a mostrare che con l'autorganizzazione si possono costruire cose che chi è coperto da istituzioni e sponsor non riesce a fare.
Forse dieci non son bastate per portare solidarietà a chi con la musica popolare, popoli, gentil, lavoratori e contadini, dà voce alle proprie storie, raccontando la vita e le lotte.
Forse dieci non son bastate a far suonare tutti quelli che nella musica popolare non vedono un commercio ma un modo per raccontare e divertire, con ubna cultura non commerciale libera dall'ossessione del profitto.
Forse dieci non ci son bastate per raccontarci dentro tutto quello che volevamo, che è di più di quello che siamo riusciti a raccontare.
Forse dieci non son bastate a far capire a Palazzo Vecchio che questo posto è vivo e vegeto e che resiste ai loro piani di vendita.
Forse dieci non ci son bastate perché la socialità di una festa popolare non si può capire se non la si condivide e non la si crea.
Forse dieci non ci son bastate perché è troppo bello e divertente viverla.
E allora...
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