Giovedì ventisei maggio si è aperta con i gruppi in programma, una quantità di carne alla griglia e l'appropriata dose di libagioni la Sgrana e Traballa, IX edizione della Tre Giorni di musica popolare.
Nei programmi e nelle intenzioni il primo giorno dovrebbe essere quello in cui si rodano organizzazione e logistica, si perfezionano dettagli, si turano crepe e si tamponano imprevisti.
Poi c'è la realtà, che è un'altra cosa e che di programmi ed intenzioni a volte se ne frega.
In questa occasione se ne è fregata rovesciando in via Villamagna una vera e propria folla, a sancire ancora una volta (come se ce ne fosse bisogno) che le competenze organizzative, la coerenza implacabile e le professionalità indiscusse che il Centro Popolare Autogestito è in grado di schierare continuano a farne una realtà rispettata ed apprezzata.
Poi c'è la realtà, che è un'altra cosa e che di programmi ed intenzioni a volte se ne frega.
In questa occasione se ne è fregata rovesciando in via Villamagna una vera e propria folla, a sancire ancora una volta (come se ce ne fosse bisogno) che le competenze organizzative, la coerenza implacabile e le professionalità indiscusse che il Centro Popolare Autogestito è in grado di schierare continuano a farne una realtà rispettata ed apprezzata.
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