LUNEDì 9 MAGGIO
CORTEO ORE 13.30
PIAZZA DELLA REPUBBLICA
A Firenze dal 6 al 10 maggio tutti i maggiori rappresentanti dell'Unione Europea si incontrano per “interrogarsi sullo Stato dell'Unione, sulle azioni in corso e sulle prospettive future”. I leader della Fortezza Europa, fondata sull'esclusione e sulla repressione, saranno a Firenze per una kermesse utile solo all'immagine sbiadita di una politica europea, la cui principale funzione sembra sia rimasta quella dei respingimenti di massa.
All'incontro parteciperà naturalmente anche il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, che sarà a Firenze il 9 maggio. L'Italia è pienamente partecipe della recente impresa neocoloniale in Libia. Il ministro Frattini è il rappresentante di un Governo in guerra, che partecipa senza remore ai bombardamenti "alleati" sul territorio e sulle popolazioni della Libia spinto dalla necessità di difendere gli interessi economici del grande capitale italiano. La guerra è ancora una volta il mezzo per consolidare gli investimenti italiani, che in Libia riguardano in particolar modo il settore degli idrocarburi dato che l'Eni rappresenta la maggiore compagnia petrolifera operante nel paese.
Ad esso si aggiunge il settore costruzioni dove Italcementi è largamente presente dopo aver delocalizzato, nel 2010, buona parte della produzione per risparmiare sulla manodopera. E stavolta la guerra serve anche all'Italia per preservare il Trattato di cooperazione e amicizia italo-libico stretto dal governo Berlusconi con Gheddafi per ottenere il controllo dei flussi migratori grazie all'istituzione di enormi lager in territorio libico per i migranti diretti in Italia. E' quindi chiaro ed evidente che questa guerra, come del resto quelle che l'hanno preceduta, non ha niente a che fare con i tanto decantati diritti umani o con il diritto all'autodeterminazione dei popoli ormai degradati a mero alibi per la coscienza collettiva.
La Firenze contro la guerra, antirazzista e a favore di un'Europa dei popoli non può che considerare il Ministro Frattini persona non gradita, manifestando il 9 maggio contro la presenza del ministro del governo Berlusconi, contro la guerra, per la solidarietà internazionale.
Ad esso si aggiunge il settore costruzioni dove Italcementi è largamente presente dopo aver delocalizzato, nel 2010, buona parte della produzione per risparmiare sulla manodopera. E stavolta la guerra serve anche all'Italia per preservare il Trattato di cooperazione e amicizia italo-libico stretto dal governo Berlusconi con Gheddafi per ottenere il controllo dei flussi migratori grazie all'istituzione di enormi lager in territorio libico per i migranti diretti in Italia. E' quindi chiaro ed evidente che questa guerra, come del resto quelle che l'hanno preceduta, non ha niente a che fare con i tanto decantati diritti umani o con il diritto all'autodeterminazione dei popoli ormai degradati a mero alibi per la coscienza collettiva.
La Firenze contro la guerra, antirazzista e a favore di un'Europa dei popoli non può che considerare il Ministro Frattini persona non gradita, manifestando il 9 maggio contro la presenza del ministro del governo Berlusconi, contro la guerra, per la solidarietà internazionale.
No alla guerra imperialista
No alla Fortezza Europa
Al fianco dei popoli in lotta
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