Il Centro Popolare Autogestito Firenze Sud, nonostante abbia ovviamente e come sempre cose molto più importanti da affrontare, si trova obbligato a rispondere alla presa di posizione del presidente di Publiacqua, Erasmo De Angelis comparsa qualche giorno fa su alcuni organi di stampa soltanto perché qualcuno potrebbe essere indotto a credere a quanto letto.
Il De Angelis ha ripreso, chissà perché, una stravecchia “non notizia”: nella scuola occupata ormai da 10 anni dal CPA è presente l'amianto.
Ormai nessuno crede più a questa falsità, perché da tempo smentita, ma come si sa, a forza di ripetere e ripetere, una falsa notizia alla fine diviene vera. E' proprio il caso di dire che ormai da tempo il De Angelis è a libro paga nella “Fabbrica del falso”. Anche lui ha fatto il suo percorso nella “contestazione giovanile” per poi approdare a poltrone ben più significative.
La scuola di via Villamagna non fu chiusa per la presenza dell'amianto ma per il drastico calo degli iscritti. Ci voleva il De Angelis, a quindici anni dalla chiusura e a dieci dall'occupazione, con in mezzo due anni di assoluto disinteresse e di abbandono completo dello stabile, per ricicciare fuori con la storia dell'amianto.
Il presidente di Publiacqua non è nuovo a questo tipo di uscite in questioni riguardanti il CPA. Quando nel lontano 2000 un ampio schieramento di realtà politico-sociali sottoscrisse un documento contro la costruzione del centro commerciale nell'area ex-Longinotti (allora occupata dal CPA), anche la Lega Ambiente aderì, ma l'allora presidente ambientalista fece ritirare la firma per non dispiacere alla Coop, nonostante che gli iscritti la pensassero diversamente.
Oggi ci riprova e sicuramente troverà consenso in quelle forze politiche che osteggiano una realtà sociale e politica come il CPA: già ci immaginiamo le interrogazioni comunali che verranno presentate sull'argomento.
Un'ultima considerazione: sarà stata anche una coincidenza, ma guarda caso la “scoperta” del De Angelis ha trovato spazio nello stesso giorno e nello stesso articolo, in cui si parla dell'operazione repressiva nei confronti degli studenti fiorentini.
Erasmo, l'hai sparata grossa anche a questo giro.
Ma in mano non ti rimarrà niente.
Complimenti, bella fine hai fatto.
Il De Angelis ha ripreso, chissà perché, una stravecchia “non notizia”: nella scuola occupata ormai da 10 anni dal CPA è presente l'amianto.
Ormai nessuno crede più a questa falsità, perché da tempo smentita, ma come si sa, a forza di ripetere e ripetere, una falsa notizia alla fine diviene vera. E' proprio il caso di dire che ormai da tempo il De Angelis è a libro paga nella “Fabbrica del falso”. Anche lui ha fatto il suo percorso nella “contestazione giovanile” per poi approdare a poltrone ben più significative.
La scuola di via Villamagna non fu chiusa per la presenza dell'amianto ma per il drastico calo degli iscritti. Ci voleva il De Angelis, a quindici anni dalla chiusura e a dieci dall'occupazione, con in mezzo due anni di assoluto disinteresse e di abbandono completo dello stabile, per ricicciare fuori con la storia dell'amianto.
Il presidente di Publiacqua non è nuovo a questo tipo di uscite in questioni riguardanti il CPA. Quando nel lontano 2000 un ampio schieramento di realtà politico-sociali sottoscrisse un documento contro la costruzione del centro commerciale nell'area ex-Longinotti (allora occupata dal CPA), anche la Lega Ambiente aderì, ma l'allora presidente ambientalista fece ritirare la firma per non dispiacere alla Coop, nonostante che gli iscritti la pensassero diversamente.
Oggi ci riprova e sicuramente troverà consenso in quelle forze politiche che osteggiano una realtà sociale e politica come il CPA: già ci immaginiamo le interrogazioni comunali che verranno presentate sull'argomento.
Un'ultima considerazione: sarà stata anche una coincidenza, ma guarda caso la “scoperta” del De Angelis ha trovato spazio nello stesso giorno e nello stesso articolo, in cui si parla dell'operazione repressiva nei confronti degli studenti fiorentini.
Erasmo, l'hai sparata grossa anche a questo giro.
Ma in mano non ti rimarrà niente.
Complimenti, bella fine hai fatto.
Poca inventiva, tra l'altro. Nella primavera del 2009, invece di pensare a laurearsi e in attesa di andare a fancazzare in regione (poi il minimo che gli càpita come mette il naso fuor di casa è di essere cacciato a stiaffi da' negozi... che ci sia il suo motivo?) Giovanni Donzelli basò la propaganda elettorale sulla stessa cosa. Le lettere atterrarono anche nella cassetta della posta di molti attivisti, che ne gustarono la bassa spregevolezza denunciata perfino dal fastidioso "ciao" dell'incipit.
Ma chi stracazzo vi conosce.
In via Villamagna si lavora. A quelli del CPA gli scaldapoltrone con la cravatta e devono dare del lei.
Ma chi stracazzo vi conosce.
In via Villamagna si lavora. A quelli del CPA gli scaldapoltrone con la cravatta e devono dare del lei.
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