"...La prima cosa da dire, è che lo stato spagnolo pratica la tortura in maniera sistematica ed abituale".
Le cifre di uno dei principali laboratori repressivi dell'Unione Europea sono impressionanti. Oltre settecento prigionieri politici, trentamila persone che nei trent'anni successivi alla fine di un franchismo che non ha avuto alcuna Norimberga sono passate per le carceri del Regno. L'incontro con Etxerat, ospitato dal CPAFiSud nell'ultima giornata fiorentina della settimana di solidarietà con il Paese Basco, ha portato all'attenzione delle decine di intervenuti quale sia la traduzione pratica delle ilegalizaciones di Madrid, fatte apposta per far terra bruciata attorno ai prigionieri politici, indicare chiaramente che chi si azzarda anche soltanto a criticare il potere costituito è atteso dalla stessa fine, e provocare la completa smobilitazione sociale dell'indipendentismo basco in ogni sua accezione.
Le cifre di uno dei principali laboratori repressivi dell'Unione Europea sono impressionanti. Oltre settecento prigionieri politici, trentamila persone che nei trent'anni successivi alla fine di un franchismo che non ha avuto alcuna Norimberga sono passate per le carceri del Regno. L'incontro con Etxerat, ospitato dal CPAFiSud nell'ultima giornata fiorentina della settimana di solidarietà con il Paese Basco, ha portato all'attenzione delle decine di intervenuti quale sia la traduzione pratica delle ilegalizaciones di Madrid, fatte apposta per far terra bruciata attorno ai prigionieri politici, indicare chiaramente che chi si azzarda anche soltanto a criticare il potere costituito è atteso dalla stessa fine, e provocare la completa smobilitazione sociale dell'indipendentismo basco in ogni sua accezione.
La giornata ha offerto una doppia esibizione di txalaparta, una di quelle cene popolari da cento e più persone per le quali il CPAFiSud è noto da ventun anni ed il programmato concerto dei Linea e dei Claxon.
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