Il comunicato di solidarietà del Coordinamento Antifascista Antirazzista Toscano.
Il 5 novembre ci sarà il processo di appello per i 13 compagni condannati in primo grado a 7 anni per gli scontri al consolato americano del 1999. La sentenza di primo grado che ha visto condannare a sette anni tutti e tredici gli imputati è scandalosa, nonostante le numerose testimonianze dei presenti, nonostante i video apparsi anche in televisione che hanno dimostrato in maniera chiara che la manifestazione fu caricata senza motivo da polizia e carabinieri, si è voluto procedere con una condanna pesantissima.
La sentenza è quindi politica. Con le condanne ai 13 compagni si è voluto colpire il movimento contro le guerra che in quegli anni portò in piazza migliaia di persone contro gli interventi “umanitari” dei governi sia di centrosinistra (dell'allora D'Alema), sia di centrodestra, dalla Jugoslavia all'Iraq, fino ad arrivare all’Afghanistan.
Nella stessa maniera in questi mesi si sta criminalizzando il movimento antifascista toscano con la montatura di Pistoia e con i fatti di Via della Scala a Firenze che hanno visto piovere decine di denunce in tutta la regione, lo stesso succede agli studenti impegnati nella lotta contro i tagli del ministro Gelmini con denunce a Firenze e Livorno.
Il Coordinamento Antifascista Antirazzista Toscano (CAAT) esprime la propria solidarietà a tutti i compagni colpiti dalla repressione ed invita tutte le realtà politiche e sociali toscane a mobilitarsi per i processi del 5 novembre a Firenze e del 19 novembre a Pistoia.
Ora e sempre resistenza.
Il 5 novembre ci sarà il processo di appello per i 13 compagni condannati in primo grado a 7 anni per gli scontri al consolato americano del 1999. La sentenza di primo grado che ha visto condannare a sette anni tutti e tredici gli imputati è scandalosa, nonostante le numerose testimonianze dei presenti, nonostante i video apparsi anche in televisione che hanno dimostrato in maniera chiara che la manifestazione fu caricata senza motivo da polizia e carabinieri, si è voluto procedere con una condanna pesantissima.
La sentenza è quindi politica. Con le condanne ai 13 compagni si è voluto colpire il movimento contro le guerra che in quegli anni portò in piazza migliaia di persone contro gli interventi “umanitari” dei governi sia di centrosinistra (dell'allora D'Alema), sia di centrodestra, dalla Jugoslavia all'Iraq, fino ad arrivare all’Afghanistan.
Nella stessa maniera in questi mesi si sta criminalizzando il movimento antifascista toscano con la montatura di Pistoia e con i fatti di Via della Scala a Firenze che hanno visto piovere decine di denunce in tutta la regione, lo stesso succede agli studenti impegnati nella lotta contro i tagli del ministro Gelmini con denunce a Firenze e Livorno.
Il Coordinamento Antifascista Antirazzista Toscano (CAAT) esprime la propria solidarietà a tutti i compagni colpiti dalla repressione ed invita tutte le realtà politiche e sociali toscane a mobilitarsi per i processi del 5 novembre a Firenze e del 19 novembre a Pistoia.
Ora e sempre resistenza.
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