Il CPA Firenze Sud e il Collettivo del Fondo Comunista organizzano
ASSEMBLEA-DIBATTITO:
Generalizzazione della repressione
come sistema di controllo:
Morti nei commissariati e nelle carceri
Carcere e sua articolazione
Condizioni della prigionia politica
L’utilizzo del reato di associazione a delinquere contro i movimenti sociali e politici
INTERVERRANNO: Collettivo Olga, Collettivo Fuori Luogo, Libera Officina 1° Maggio
VENERDI 5 LUGLIO 2013
Fondo Comunista – Via Rocca Tedalda 277 Tel. 366-3925033 – Bus 14 via Ripa Treno: Fermata FS Rovezzano
Ore 19 Apericena
Ore 20.30 Iniziativa con proiezione di audiovisivo
ASSEMBLEA-DIBATTITO:
Generalizzazione della repressione
come sistema di controllo:
Morti nei commissariati e nelle carceri
Carcere e sua articolazione
Condizioni della prigionia politica
L’utilizzo del reato di associazione a delinquere contro i movimenti sociali e politici
INTERVERRANNO: Collettivo Olga, Collettivo Fuori Luogo, Libera Officina 1° Maggio
VENERDI 5 LUGLIO 2013
Fondo Comunista – Via Rocca Tedalda 277 Tel. 366-3925033 – Bus 14 via Ripa Treno: Fermata FS Rovezzano
Ore 19 Apericena
Ore 20.30 Iniziativa con proiezione di audiovisivo
In
occasione della Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero,
il 19 giugno scorso, abbiamo pensato di organizzare questa iniziativa
concreta per approfondire e trovare una maggiore conoscenza sullo
sviluppo del processo di consolidamento di questo sistema, e
sull'articolazione della repressione sia a livello culturale che a
livello militare.
Crediamo che la repressione e il carcere, in questo momento di sfaldamento irreversibile del sistema capitalista, abbiano raggiunto una funzione necessaria per la semplice sopravvivenza del sistema che, quindi, non ne può più fare a meno oramai a livello preventivo e di controllo come non può fare a meno della costruzione della forma culturale atta a garantire l'assoggettamento al sistema stesso.
Nel momento in cui il sistema impone la sua “legalità” come parametro discriminante e confine tra la sottomissione condizionata e la galera, la storia e l'analisi del passato e del presente sono un'arma irrinunciabile come altre.
Crediamo che la repressione e il carcere, in questo momento di sfaldamento irreversibile del sistema capitalista, abbiano raggiunto una funzione necessaria per la semplice sopravvivenza del sistema che, quindi, non ne può più fare a meno oramai a livello preventivo e di controllo come non può fare a meno della costruzione della forma culturale atta a garantire l'assoggettamento al sistema stesso.
Nel momento in cui il sistema impone la sua “legalità” come parametro discriminante e confine tra la sottomissione condizionata e la galera, la storia e l'analisi del passato e del presente sono un'arma irrinunciabile come altre.