giovedì 11 aprile 2013

Firenze Antifascista sulla proposta di incontro dell'ANPI provinciale

Dopo l'importante e partecipata manifestazione del 9 marzo, firenze antifascista, come ogni anno, sta organizzando il 25 aprile in piazza s.spirito e il corteo per le vie del quartiere.
La nostra piazza è una piazza partecipata e popolare, gioiosa e rabbiosa, in cui lavoratori, studenti e comitati di base prendono direttamente la parola sotto le bandiere dell'antifascismo. Questa piazza, negli anni, ha saputo proporre l'antifascismo come pratica, lontano da logiche retoriche e commemorative con le inutili celebrazioni davanti ad un pubblico sempre meno numeroso e che tanti danni hanno fatto e continuano a fare in termini politici e culturali. Proprio in merito a quest'iniziativa la presidenza dell'anpi provinciale ci ha proposto un incontro.
Da parte nostra crediamo che, rispetto a quanto successo il 9 marzo ed agli attacchi che anpi provinciale, cgil, sel e pd, hanno rivolto verso Firenze Antifascista, vi sia necessità di fare chiarezza. Dopo il corteo del 9 marzo Silvano Sarti, il presidente dell'ANPI provinciale, dopo essere intervenuto al microfono durante la manifestazione, ci ha poi definiti addirittura "camice nere" dalle colonne de La Repubblica e dalla sua viva voce durante l'intervista rilasciata ad una radio locale, sostenendo una ridicola ricostruzione della manifestazione. Pur ritenendo singolare la richiesta fattaci, da parte nostra non ci sottraiamo al confronto, purchè, appunto, vi sia una presa di posizione chiara e pubblica da parte delle Presidenza dell'Anpi provinciale rispetto a quanto successo: perchè pensiamo sia gravissimo, oltre che assurdo nel momento in cui ci viene chiesto un incontro, che i compagni di Firenze Antifascista, molti dei quali colpiti anche duramente dalla repressione per il loro protagonismo nelle mobilitazioni antifasciste, vengano definiti "camice nere"; vorremmo fosse detta finalmente la verità sul fatto che quel corteo era stato organizzato da firenze antifascista e soprattutto che la questione delle bandiere del pd, che tanto scalpore ha suscitato, era stata chiarita collettivamente nell'incontro tra Firenze Antifascista e ANPI provinciale precedente il corteo, quando dicemmo chiaramente che l'eventuale presenza in piazza dei simboli di quei partiti che come il PD hanno tradito i valori della resistenza, sarebbe stata un problema e avrebbe dovuto "affrontare le contestazioni della piazza". Sarebbe bene non scordarsi mai le parole di Violante sui "ragazzi di Salò" e il tentativo di equipararli ai partigiani, ma forse più calzante ed esplicito è il voto che alla Camera dei deputati segnò l'istituzione del Giorno del Ricordo: 502 favorevoli su 521 presenti...senza stare ad analizzare i numeri, possiamo dire che per il PD fu una scelta di campo...
Allo stesso tempo ci preme anche sottolineare come invece il rapporto con le singole sezioni dell'Anpi, almeno da parte nostra, non necessiti di alcun chiarimento vista la correttezza con cui ci siamo e si sono sempre rapportati: già nei 25 aprile degli anni passati siamo stati in piazza insieme; il 4 febbraio del 2012 manifestarono insieme a noi da piazza Dalmazia ben 16 sezioni che si organizzarono autonomamente rispetto alla presidenza dell'ANPI provincale e sempre da piazza dalmazia abbiamo manifestato insieme il 13 dicembre scorso per ricordare Samb e Diop. Auspichiamo che la partecipazione delle sezioni, sotto le proprie bandiere, possa essere numerosa anche per il 25 aprile prossimo.
Le sezioni dell'ANPI erano in piazza assieme a Firenze Antifascista anche il 9 marzo, e vi sono rimaste fino alla fine del corteo. Nei giorni successivi poi, anzichè sparare a zero su Firenze Antifascista hanno cercato di capire e hanno giustamente chiesto chiarezza.
Quella stessa chiarezza che non è stata fatta e che oggi anche noi chiediamo venga fatta, una volta per tutte, dalla presidenza dell'ANPI provinciale in modo che l'incontro che hanno proposto possa avere luogo, tenendo ben presente che quella del 25 aprile sarà una manifestazione popolare in cui non sarà gradita la presenza delle istituzioni, di chi governa questa città e di chi ha sostenuto le politiche di tagli e sacrifici del governo Monti sia dal punto di vista politico che sindacale. Non accetteremo che sulle spalle di chi lavora quotidianamente sull'antifascismo, si organizza e si confronta, altri, che dell'antifascismo si ricordano una volta l'anno, vengano a cercare in quella piazza, la nostra piazza, una facile vetrina.

Firenze Antifascista

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