Il 9 marzo circa 1500 persone hanno preso parte al corteo di Firenze Antifascista.
Il corteo è partito verso le 15.30 da piazza S.Marco dietro allo striscione unitario “Firenze è Antifascista” e si è snodato per le strade del centro città. Molti gli interventi dal microfono: studenti, lavoratori, militanti dei centri sociali e partigiani si sono alternati rilanciando la mobilitazione antifascista.
Importante la presenza delle sezioni dell'ANPI e l'intervento dal microfono di Silvano Sarti “Pillo”, presidente dell'ANPI provinciale.
Anche quest'anno Firenze ha dato un'ottima risposta alla vergognosa e misera presenza dei neofascisti in piazza.
Da sottolineare ancora una volta la militarizzazione della città: viali chiusi e transennati e centinaia di agenti in assetto antisommossa per difendere un gruppuscolo di fascisti che evidentemente questa città non vuole: poche decine di persone per un corteo nazionale disertato anche dalla stessa Meloni danno il senso del loro isolamento e della loro superflua presenza in città.
Il corteo si è chiuso con il ricordo del compagno DAX, il lancio del corteo nazionale di sabato prossimo a Milano e l'appuntamento del prossimo 25 aprile in piazza S.Spirito a Firenze.
Una nota a margine per chiarire che se due militanti del PD si sono sentite di lasciare il corteo la responsabilità non è da ricercarsi nella coerenza degli organizzatori ma nelle evidenti contraddizioni che questo partito esprime riguardo all’antifascismo.
Firenze Antifascista
Il corteo è partito verso le 15.30 da piazza S.Marco dietro allo striscione unitario “Firenze è Antifascista” e si è snodato per le strade del centro città. Molti gli interventi dal microfono: studenti, lavoratori, militanti dei centri sociali e partigiani si sono alternati rilanciando la mobilitazione antifascista.
Importante la presenza delle sezioni dell'ANPI e l'intervento dal microfono di Silvano Sarti “Pillo”, presidente dell'ANPI provinciale.
Anche quest'anno Firenze ha dato un'ottima risposta alla vergognosa e misera presenza dei neofascisti in piazza.
Da sottolineare ancora una volta la militarizzazione della città: viali chiusi e transennati e centinaia di agenti in assetto antisommossa per difendere un gruppuscolo di fascisti che evidentemente questa città non vuole: poche decine di persone per un corteo nazionale disertato anche dalla stessa Meloni danno il senso del loro isolamento e della loro superflua presenza in città.
Il corteo si è chiuso con il ricordo del compagno DAX, il lancio del corteo nazionale di sabato prossimo a Milano e l'appuntamento del prossimo 25 aprile in piazza S.Spirito a Firenze.
Una nota a margine per chiarire che se due militanti del PD si sono sentite di lasciare il corteo la responsabilità non è da ricercarsi nella coerenza degli organizzatori ma nelle evidenti contraddizioni che questo partito esprime riguardo all’antifascismo.
Firenze Antifascista
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